UN BULLO SOTTO INCHIESTA - DALLE SPESE PAZZE AI TEMPI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE ALL’AFFITTO DELL'ATTICO PAGATO DA MARCO CARRAI, DAI SOLDI RACCOLTI DALLE FONDAZIONI FINO ALLA BANCAROTTA DEL PADRE A PALAZZO CHIGI, ECCO TUTTI I GUAI GIUDIZIARI DI RENZI

È legittimo che un anonimo imprenditore paghi l'affitto a un sindaco e nei tre anni successivi riceva incarichi in società controllate dal Comune? - Altro fascicolo aperto senza indagati né ipotesi di reato riguarda i soldi raccolti dalle fondazioni. Tanti soldi. Chi lo ha finanziato? Tra loro c' è qualcuno che è poi stato ripagato con una nomina o con appalti pubblici?...

Condividi questo articolo


Davide Vecchi per il “Fatto quotidiano”

NARDELLA RENZI CARRAI NARDELLA RENZI CARRAI

 

Mara Carfagna, Mariastella Gerlmini, Stefania Prestigiacomo e Giorgia Meloni il 12 maggio 2008, dopo aver giurato da ministre del governo Berlusconi, ricevettero un mazzo di fiori da un mittente all' epoca totalmente sconosciuto : Matteo Renzi. Il giovane presidente della Provincia, per complimentarsi con la pattuglia rosa, fece recapitare alle neoministre un omaggio floreale. A spese della Provincia, ovviamente. Nei cinque anni di gestione del boy scout l' ente spese circa 20 milioni di euro tra rappresentanza, missioni all' estero, manifestazioni, pranzi, cene e comunicazione per diffondere il verbo renziano.

RENZI CARRAI RENZI CARRAI

 

Un precursore delle spese pazze, in pratica. La Procura di Firenze, già guidata da Giuseppe Quattrocchi, non ritenne necessario intervenire. La Corte dei Conti, invece, aprì un fascicolo ma solamente nel 2012 su indicazione del ministero dell' Economia che rivelò "gravi anomalie" nella gestione renziana della Provincia. Questa è la prima indagine che ha toccato il giovane di Rignano.

 

Da allora, nella rapidissima e spregiudicata ascesa politica, che in appena sei anni lo ha accomodato con una manovra di Palazzo alla guida del governo, i fascicoli che hanno coinvolto lui e il suo ormai romanizzato Giglio magico sono numerosi. Le indagini sono sempre in corso.

RENZI NARDELLA E LA MAGLIA DI MARIO GOMEZ RENZI NARDELLA E LA MAGLIA DI MARIO GOMEZ

 

Uno tra i più noti è quello aperto nel marzo 2014 sulla vicenda dell' attico in via degli Alfani 8 a Firenze, in cui Renzi era residente, ma a pagare il canone per quasi tre anni era il fedele Marco Carrai che non solo aveva ricevuto incarichi diretti in Provincia e poi in Comune ma era stato nominato a capo di Firenze Parcheggi, controllata di Palazzo Vecchio, ed è tuttora presidente di Aeroporto di Firenze nonché nel cda di Open, la fondazione che finanzia l' attività politica di Renzi.

 

La domanda nasceva spontanea, anche tra gli inquirenti : è legittimo che un anonimo imprenditore paghi l' affitto a un sindaco e nei tre anni successivi riceva incarichi in società controllate dal Comune, appalti dall' amministrazione e gestisca le casse di associazioni fondazioni create ad hoc per finanziare le campagne elettorali che nel tempo portano quel primo cittadino a diventare premier? La risposta ancora non è stata individuata.

RENZI E BOSCHI RENZI E BOSCHI

 

Altro fascicolo aperto senza indagati né ipotesi di reato riguarda i soldi raccolti dalle fondazioni. Tanti soldi. Un tesoretto che sfiora cinque milioni di euro, accumulato dal 2007 a oggi attraverso due associazioni totalmente segrete fino al febbraio scorso (Noi Link e Festina Lente) e due fondazioni (Big Bang e Open). Sono le casseforti personali di Renzi, quelleche gli hanno permesso di sostenere una campagna elettorale permanente per cinque anni e che hanno coinvolto e coinvolgono tutti i fedelissimi del Capo, compresi Luca Lotti e Maria Elena Boschi.

 

MARIA ELENA BOSCHI E RENZI MARIA ELENA BOSCHI E RENZI

Nel febbraio 2014 a seguito di alcuni articoli del Fatto e di un esposto di alcuni cittadini la Procura di Firenze avviò le indagini, per sapere da dove sono arrivati gli ingenti fondi che hanno permesso a un anonimo presidente di Provincia di diventare premier.

 

Chi lo ha finanziato? Tra loro c' è qualcuno che è poi stato ripagato con una nomina o con appalti pubblici? Domande legittime. Per ora senza risposta. Ma la Procura fiorentina ha cose ben più urgenti di cui occuparsi. Una su tutte l' inchiesta sull' Alta velocità e grandi opere che lo scorso marzo ha portato in carcere Ettore Incalza e costretto alle dimissioni da ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.

Josefa Idem e famiglia Josefa Idem e famiglia

 

È toccato ai magistrati di Genova, per esempio, scoprire che Tiziano Renzi, il padre del premier, aveva ceduto la parte sana della società di famiglia, Chil Post, alla moglie, prima di venderla a due presunti prestanome e farla fallire. Questa l'ipotesi d'accusa. Tiziano Renzi è indagato per bancarotta fraudolenta.

 

L'oggi presidente del Consiglio era stato assunto come dirigente (unico dipendente, fral'altro) alla Chil poche settimane prima di essere nominato alla guida della Provincia di Firenze così da far versare i contributi previdenziali all'ente. Poi al Comune e infine a Palazzo Chigi.

 

tiziano renzi con i cani tiziano renzi con i cani

È stato costretto a dimettersi nel 2014 perché smascherato dal Fatto. Al momento sulla vicenda la magistratura non è intervenuta. Va ricordato che per una vicenda simile, un' assunzione ritenuta fittizia da parte dell' azienda del marito, l' ex ministro Josefa Idem è stata indagata per truffa aggravata dalla Procura di Ravenna e si è dimessa dal governo Letta.

 

Oltreché per se stesso e per i parenti, Renzi deve preoccuparsi anche per quelli dei suoi fedelissimi. Dei tanti casi che hanno sfiorato il sindaco ereditario Dario Nardella, l'amico Carrai o il braccio destro Lotti, il capitolo più delicato è riferito a Maria Elena Boschi: il padre, da vicepresidente della Banca dell' Etruria e del Lazio, è stato prima multato da Bankitalia per "gravi irregolarità" e poi ha dovuto subire il commissariamento dell' istituto di credito, ridotto a non poter chiudere il bilancio tanto erano disastrati i conti. A indagare non è la Procura di Firenze ma quella di Arezzo per quanto riguarda la gestione della banca.

 

tiziano renzi 7 tiziano renzi 7

Poi ci sono i magistrati di Roma e la Consob che stanno cercando di fare chiarezza sul decreto legge varato in tutta fretta a dicembre da Renzi per trasformare le cooperative in spa. Mossa che ha dato vita a speculazioni e "operazioni poco chiare" per almeno 10 milioni di euro di plusvalenze. A guadagnarci di più fu proprio la Etruria di papà Boschi. Una coincidenza? Le domande, si sa, sono lecite. Le risposte latitano.

 

Ma arriveranno dalle procure. E dalla Corte dei Conti che dopo aver passato al setaccio le note spese della Provincia, ha aperto un medesimo fascicolo anche sugli anni in cui Renzi è stato sindaco. Indagine avviata nel 2014, proprio quando ormai varcava il soglio di Palazzo Chigi.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO

FLASH! - PUNTO DI SVOLTA IN MEDIO ORIENTE: NELLE PROSSIME ORE SARA' ANNUNCIATA LA TREGUA TRA GAZA E ISRAELE IN CAMBIO DEL RILASCIO DEI 35 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS - 45 GIORNI PER NEGOZIARE UN ACCORDO DEFINITIVO - NETANYAHU, CHE VOLEVA INVADERE RAFAH, COSTRETTO A PIU' MITI CONSIGLI DALL'AZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA, GENERALE GANTZ ("GLI OSTAGGI SONO PIU' IMPORTANTI DI RAFAH") E DALL'ALTOLA' DI BIDEN A BIBI ("SE ISRAELE INVADE RAFAH GLI AIUTI MILITARI AMERICANI VENGONO RIMESSI IN DISCUSSIONE")....