CAMERON CON VISTA SU ARRESTI E SCANDALI A LUCI ROSSE - IL GOVERNO NELLA BUFERA: UNA TRENTINA I MINISTRI, SOTTOSEGRETARI E COLLABORATORI MARIUOLI COSTRETTI ALLE DIMISSIONI DAL 2010 - MA IL PREMIER RESTA IL POLITICO CON LA POPOLARITÀ PIÙ ALTA: DURERÀ?

Fabio Cavalera per “il Corriere della Sera

 

david camerondavid cameron

Le dimissioni del viceministro Brooks Newmark, nel bel mezzo del congresso che chiama a raccolta i conservatori in quel di Birmingham, sono un bel problema per David Cameron. Non tanto per la vicenda in sé che è un peccatuccio di carne rimasto insoddisfatto: il suddetto, responsabile delle «politiche per la società civile» è caduto nella trappola del tabloid Mirror.

 

Una giornalista gli ha scritto un messaggio invitandolo a un incontro galante, lui le ha risposto spedendole una sua foto in pantaloni di pigiama e dandole appuntamento per una nottata di fuoco. Sciocco, superficiale, arrapato. La donna era una cronista e lo ha svergognato. Tutto qui (anche se il viceministro è sposato e ha figli). 
 

Ed MilibandEd Miliband

Il problema vero è che con Brooks Newmark fanno 8: otto viceministri che per scandali e gaffe hanno mollato dal 2010 il governo. Se aggiungiamo i ministri veri e propri il numero passa a 11. E se allarghiamo a sottosegretari e consiglieri di Downing Street, arriviamo vicini ai 30. Zitto zitto, David Cameron ha superato alla grande, in questa classifica speciale di marachelle e di «mariuoli», il tanto vituperato predecessore laburista Gordon Brown. E per l’immagine non è che sia il massimo.

regina elisabetta ii regina elisabetta ii

 

Turn over o sliding doors che hanno mille motivazioni e mille storie di contorno: spese parlamentari folli, interessi privati prevalenti sull’interesse pubblico, spionaggio dei tabloid, oltre naturalmente a qualche dissenso serio (solo un paio), come quello esternato dalla baronessa Warsi sulla linea di Downing Street verso i Paesi musulmani e dall’europeista tory Kenneth Clarke infastidito dal crescente livore anti Ue del suo leader. 
 

Una catena di scivoloni, brutti e meno brutti, cominciata quattro anni fa, 17 giorni dopo la formazione del governo quando il «segretario» del Tesoro, il deputato dei Comuni David Laws (un alleato liberaldemocratico) incaricato della spending review, se ne scappò in fretta perché lo pizzicarono per uno sforamento di 40 mila sterline sui rimborsi generosamente concessi a Westminster.

 

Un assaggino di ciò che sarebbe accaduto ai suoi colleghi di esecutivo: Liam Fox, il ministro della Difesa che nei suoi viaggi di lavoro all’estero si occupava di favorire le commesse militari alla società di un suo collaboratore, e Chris Huhne (altro libdem) punito (un anno di carcere) per avere ostacolato la giustizia.

 

Brooks Newmark 
Brooks Newmark

Una sciocchezza iniziale (una multa per eccesso di velocità scaricata sulla moglie), trasformata in caso nazionale (il ministro che ha ripetutamente detto il falso alla polizia). 
Nel diario di Downing Street ci sono pagine comiche e pagine vergognose. E’ comico il sottosegretario all’immigrazione Mark Harper che aveva lanciato la campagna «go home» (andate a casa) ma di nascosto aveva in casa una signora, immigrata clandestina, che faceva le pulizie. E’ comico il banchiere e consigliere di Cameron, Peter Cruddas (alla testa dei finanziatori tory), che chiedeva 250 mila sterline da versare nella casse del partito per organizzare cene private o partite di tennis di generosi ammiratori con lo stesso David Cameron. Ed è comico il cancelliere dello scacchiere George Osborne che compra il biglietto di seconda classe in treno ma va a scrocco in prima. 
 

Ma è vergognoso il capitolo sullo spionaggio dei tabloid Murdoch che è entrato come un missile nelle stanze di Downing Street. Andy Coulson, ex direttore di News of the World , chiamato da Cameron alla direzione della comunicazione dei tory e di Downing Street, era stato uno «cervelli» dello scandalo e del successivo tentativo di insabbiamento. I sospetti gli giravano attorno da tempo quando Cameron decise di assumerlo. Adesso Coulson è in carcere.

 

liam fox segretario della difesaliam fox segretario della difesa

Vittima sacrificale del perverso rapporto stampa-politica (la sua amica Rebekah Brooks l’ha scampata per il rotto della cuffia). In confronto alle porcherie di Andy Coulson e compagnia, che intercettavano telefoni e posta delle loro ignare vittime, sono uno scherzo le 5.800 sterline di rimborsi che Maria Miller, sottosegretaria alla Cultura e alle pari opportunità, avrebbe intascato in barba ai regolamenti. Inezia che le è comunque costata la poltrona. Quanto meno, nel Regno Unito, chi sgarra paga. E senza tante discussioni. Basta un sospetto e si cambia professione. Fatto sta che 30 uomini e donne di governo «dimissionati» dal 2010 non sono pochi. 
 

David Laws direttore del Tesoro Britannico David Laws direttore del Tesoro Britannico

Poi agli scandali si aggiungono le gaffe che sono una specialità dello stesso Cameron. L’ultima sulla regina è nota: ha svelato che Elisabetta «ha fatto le fusa» apprendendo della vittoria del no scozzese (i colloqui con la sovrana sono segreti). Ma come dimenticare gli altri?

 

Come la gaffe al David Letterman Show: richiesto di tradurre dal latino all’inglese «Magna Carta» (Great Charter) non ne fu in grado (lui laureato in storia e filosofia a Oxford). O sempre in terra americana quando definì il suo Paese, il Regno Unito, «junior partner degli Stati Uniti» nella Seconda guerra mondiale, dimenticando la grande battaglia d’Inghilterra e irritando i veterani.

 

O lo sbandamento sulle sue preferenze canore. Qual è il migliore concorrente della storia di X Factor? «Will Young, me lo ha detto mia figlia». Will Yong ha vinto nel 2002. Sua figlia è nata nel 2004. Bugia innocente. Scandali e gaffe per David Cameron. Ma, occorre sottolinearlo, per i britannici resta il politico con la popolarità più alta. Durerà? 

 

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)