CAPROTTI COME MARLON BRANDO! - IL LIBRO ANTI-COOP “FALCE E CARRELLO” CENSURATO MANCO FOSSE “ULTIMO TANGO A PARIGI” - DA SINISTRA, PARTE L’ATTACCO CONTRO IL COMPAGNO PEPPUCCIO TORNATORE, REO DI AVER GIRATO IL DOCUFILM IN GLORIA DEL PADRE PADRONE DELL’ “ESSELUNGA”, NEMICO STORICO DELLA SINISTRA E BERLUSCONIANO DI FERRO: “Al supermercato punta subito alla cassa, anzi, a far cassa”…

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1 - PATRON CAPROTTI, CHE SBERLA!
Da Milano Franz Brambilla Perego per Dagospia

Bernardo CaprottiBernardo Caprotti

Non lo faranno certo piangere i 300mila euro di multa, una bazzecola per lui, ma la condanna in sé, per uno abituato ad avere sempre ragione - anche se professionalmente nessuno ne mette in dubbio le straordinarie qualità imprenditoriali - come il patron dell'Esselunga Bernardo Caprotti. Pubblicando nel 2007 il libro "Falce e carrello", in cui attaccava con grande vigore il "sistema coop", ha commesso "un'illecita concorrenza per denigrazione ai danni di Coop Italia".

falce-e-carrellofalce-e-carrello

Oltre alla multa di 300mila euro, la sentenza del tribunale di Milano prevede l'obbligo di ritirare il libro dal mercato con divieto di futura ristampa. Coop Italia aveva chiesto addirittura di imporre l'affissione di copia della sentenza alle casse dei 132 punti vendita di Caprotti ma il giudice Patrizio Gattari ha ritenuto la misura eccessiva. Oltre a Caprotti e a Esselunga spa che ha distribuito il libro nei punti vendita, risultano condannati anche l'economista Geminello Alvi che ne ha curato la prefazione, il giornalista Stefano Filippi coautore e la casa editrice Marsilio.

Una piccola soddisfazione per le coop tartassate dalla finanziaria (le cui misure anti-coop avevano invece fatto felice l'ottantaquattrenne-sempre-sul-pezzo- Caprotti). Ora non c'è che da aspettare l'immancabile contro-replica del patron. Che in altri momenti della guerra santa contro le coop aveva comprato intere pagine pubblicitarie sul Corriere della Sera. Non su Repubblica.

2 - CAPROTTI COME MARLON BRANDO
Riceviamo e pubblichiamo da un lettore
Avete sentito Caprotti come Marlon brando. "Ultimo tango a Parigi" e "Falce e Carrello" sono le uniche due opere dell'intelletto che condannate al rogo. Io intanto ne ho comprato un ebook su Rizzoli. Bookrepublik lo ha gia bloccato.

coopcoop


2 - TORNATORE? UN VENDUTO, FA LO SPOT PER ESSELUNGA LA SINISTRA ACCUSA IL REGISTA DI "TRADIRE" LE COOP
Massimiliano Parente per "il Giornale"

O lettori, vi prego: salviamo il compagno Tornatore. Perché a sinistra la lotta continua tra essere e apparire è dura, qualche volta si sbaglia senza accorgersene, bisogna prestare attenzione, non ostentare mai, non superare il limite.

Il mercato esiste, purché lo usi per una causa, per fare buon viso a cattivo gioco, altrimenti succede che prima o poi si incazzano. E magari ti scoprono che Sabina Guzzanti guadagnava e investiva. E magari stanno ancora pensando a quando Santoro gli ha rifilato un discorsino dei suoi per spiegare che gli ottocentomila euro l'anno li prendeva per una legge di mercato, e infatti nessun compagno adesso si dà tanta pena per le vicende di Santoro, l'hanno abbandonato al mercato che lo ha abbandonato a se stesso. E Saviano, lo scrittore contro il mercato, si finse di non sentirlo, quando sostenne che quarantamila euro a puntata erano utili non a lui ma allo spettatore, pagati di meno non si lavora bene.

Giuseppe TornatoreGiuseppe Tornatore

Ma adesso se la stanno prendendo pure con il povero Giuseppe Tornatore, dandogli del venduto, colpevole di aver realizzato lo spot dell'Esselunga, anzi ben più di uno spot, addirittura un docufilm su Bernardo Caprotti, Il mago di Esselunga. Mentre prima, pur nel libero mercato, tra i supermercati Giuseppe aveva fatto solo la pubblicità per la Coop. E quindi subito ci si indigna, si protesta sui blog e su Facebook e gli si dà del traditore anche sul Fatto Quotidiano: «Al supermercato punta subito alla cassa, anzi, a far cassa».

E certo, si rammenta che Tornatore di spot ne ha girati tanti, per Tim, Dolce&Gabbana, Enel, Q8, Monte Dei Paschi, Sky... e passino tutti, e però quando è troppo è troppo. Esselunga è un affronto intollerabile anche perché Caprotti, oltre a essere un concorrente e nemico delle Coop, è un amico di Berlusconi. Uno che ha osato dire: «Berlusconi certe cose le ha fatte molto bene». Ma scherziamo? E adesso?

SABINA GUZZANTISABINA GUZZANTI

L'unico modo di salvare il compagno Giuseppe sarebbe dargli una risposta buona, un alibi spendibile, a volte basta poco. Alla fine la Guzzanti se l'è cavata dicendo che investiva per pensare alla vecchiaia, Santoro si inventò che doveva riscattare i sacrifici del padre ferroviere, Saviano si salva sempre con la camorra, e perfino Grillo si fa pagare cari gli spettacoli con la scusa dei vaffanculo a tutti.

Ma a Tornatore cosa gli si può inventare? Una nonna partigiana cassiera dell'Esselunga? O potrebbe dire di essersi sbagliato, che aveva sentito «docufilm» e aveva capito si trattasse di una «docufiction» per Formigli?

grilloooooo-ppgrilloooooo-pp

Non è facile, forse bisognerebbe andare a vedere cosa disse Gad Lerner quando fece lo spot dei Crumiri.

 

 

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