CHE MATTARELLI ‘STI SINISTRATI - PD E SEL ORA OSANNANO IL PRESIDENTE MA L'AVEVANO SCARICATO DUE VOLTE: NEL 2001 UN PEZZO DI PD FECE DI TUTTO PER BLOCCARE LA SUA CANDIDATURA MENTRE L'ALA RADICALE HA PROVATO A FARNE SALTARE L'ELEZIONE ALLA CONSULTA

Nell'ottobre del 2011 arrivò il suo turno: fu eletto giudice della Consulta alla quarta votazione con 572 voti, uno in più del quorum - I tentativi precedenti erano andati tutti a vuoto sia perché i dipietristi erano andati sull'Aventino sia perché i radicali del Pd si erano smarcati…

Condividi questo articolo


Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

 

MATTARELLA DC-forever MATTARELLA DC-forever

Un profluvio di santini e di incenso circondano Sergio Mattarella da quando è stato eletto capo dello Stato. Il nuovo presidente della Repubblica, infatti, ha le physique du rôle per piacere all'italiano medio (di centrosinistra): è cattolico, sobrio, ha la schiena dritta, ama la Costituzione, gira in Panda, abita in una foresteria e, come molti meridionali, è calcisticamente doppiofedista: tifa per il suo Palermo e simpatizza per l'Inter. Ovvio che i media ne preparino la «beatificazione» in vista dell'insediamento di domani.

 

Eppure la classe dirigente di centrosinistra che oggi lo esalta, fino all'altroieri non lo amava più di tanto e lo avrebbe volentieri pensionato già una decina di anni fa. Prendiamo il caso del trentino Lorenzo Dellai, fondatore con Francesco Rutelli della Margherita (il partito di Mattarella e di Renzi) e oggi capogruppo di Per l'Italia, rimasuglio della diaspora montiana. «Una candidatura eccellente, sarà un garante dell'autonomia», ha detto Dellai pensando alla sua Regione (ormai balcanizzata tra Trento e Bolzano).

 

de mita e mattarella de mita e mattarella

Ora, facciamo un passo indietro al marzo del 2001. Siamo alla vigilia delle elezioni che Silvio Berlusconi stravincerà e il centrosinistra, guidato da Francesco Rutelli, deve salvare la poltrona dei vari big al governo.

 

Sergio Mattarella è ministro della Difesa e big della Margherita a Palermo. Poiché nell'uninominale si sa già che non ci sarà scampo (saranno le elezioni del 61-0), bisogna decidere i posti nel proporzionale in Sicilia Occidentale. Il centrosinistra la dà vinta, per motivi di tenuta della coalizione, al mastelliano Totò Cardinale e Mattarella è costretto a «emigrare» in Trentino.

 

sergio mattarella sergio mattarella

Proprio Dellai, capataz del partito a Trento si indigna e comincia a raccogliere le 2.500 firme necessarie per un candidato locale, Tarcisio Grandi. I bolzanini, che detestano l'italiana Trento, raccolgono 2.500 firme per Mattarella. Il partito, cioè Rutelli e il segretario del Ppi Pierluigi Castagnetti, revoca l'autorizzazione ai trentini e l'elezione di Mattarella è cosa fatta. Ma Dellai se la lega al dito.

 

La Procura di Bolzano avviò un'indagine e il 4 aprile 2003 diciassette esponenti margheritini di Bolzano furono rinviati a giudizio: autenticazioni false, raccolta di firme senza autorizzazione e falsificazione delle firme a favore di Mattarella. Nel frattempo, il reato fu depenalizzato e il processo si estinse per prescrizione. Oggi Dellai è contento, anche perché spera di tornare ad allearsi con il Pd nel suo territorio.

 

Terminata la carriera parlamentare, Mattarella, al pari di altri colleghi giuristi, divenne una riserva della Repubblica per la Corte Costituzionale. Nell'ottobre del 2011 arrivò il suo turno. Fu eletto giudice della Consulta alla quarta votazione con 572 voti, uno in più del quorum. I tentativi precedenti erano andati tutti a vuoto sia perché i dipietristi erano andati, come al solito, sull'Aventino sia perché i radicali del Pd si erano smarcati.

 

sergio mattarella e rosy bindi sergio mattarella e rosy bindi

Considerato che la maggioranza di centrodestra aveva votato più o meno compattamente per l'esponente piddino, si comprese subito che non erano solo Idv e pannelliani i «colpevoli».

 

sergio mattarella e pierferdinando casini sergio mattarella e pierferdinando casini

Nelle tre votazioni precedenti, infatti, era spuntato qualche voto a favore di Luciano Violante, sostenuto dall'ala sinistra del Pd. Solo la moral suasion del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che aveva invitato le Camere a trovare «soluzioni condivise», garantì l'elezione di Mattarella. Che oggi, a torto o a ragione, è in odore di santità. I vecchi rancori verso il rigido e rigoroso «onorevole Metallo» si sono sopiti.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...