PER CHI SUONA LA CAMPANIA? SFANCULATO DAL PD CAMPANO, RENZI CEDE SULLE PRIMARIE PER LA SCELTA DEL CANDIDATO GOVERNATORE - DE LUCA RIFIUTA UN POSTO NEL GOVERNO, IN AGGUATO DEL BASSO DE CARO

Dagoreport

 

RENZI  . LEOPOLDA da0f5dae008a9669b4be9513e11f3f73RENZI . LEOPOLDA da0f5dae008a9669b4be9513e11f3f73

Dove non sono riusciti Bersani, D'Alema, i sindacati, la Camusso, Landini, la Finocchiaro, i Giovani turchi e Travaglio, hanno potuto gli “alti papaveri” del Pd campano. Ieri, all'hotel Oriente, si è consumata la prima, vera sconfitta di Matteo Renzi: le primarie per la scelta del candidato governatore Pd si faranno, malgrado la sua contrarietà. Una sconfitta politica e d'immagine dagli esiti imprevedibili.

 

E a nulla è servita la presenza in città del vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini per smussare gli angoli e invitare tutti alla riflessione. Il mandato del numero due del Nazareno era chiaro: far slittare la conta interna e lavorare a un terzo nome (i due battaglieri Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino sono pronti a lasciare sul campo elettorale morti, feriti e prigionieri) che piacesse anzitutto a Roma.

Andrea Cozzolino Andrea Cozzolino

 

Invece, nulla. Guerini è uscito dalla direzione regionale con le ossa rotte e con la data delle primarie in tasca: 14 dicembre. I testimoni dicono che non c'è stata partita nel braccio di ferro: i renziani, in Campania, sono pesi piuma rispetto al vecchio apparato comunista che ancora controlla il partito. “Sono elefanti che non vogliono incamminarsi verso il cimitero. Più conservatori di quelli di destra”, sintetizza a Dagospia un dirigente renziano a proposito degli avversari. Che cosa succederà ora?

 

vincenzo de lucavincenzo de luca

Lo strappo campano non è affatto piaciuto a Roma anche perché da quelle parti non sono abituati a trattare e a ricevere rifiuti. Come quello opposto una decina di giorni fa dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che non ha voluto fare un passo indietro in cambio di un posto nell'Esecutivo. De Luca, reduce dall'odissea nel Gabinetto Letta, dov'era sottosegretario ai Trasporti (senza deleghe), ha mangiato la foglia e si è impuntato sulle primarie facendo così saltare il banco.

 

lorenzo guerinilorenzo guerini

Sa, infatti, il primo cittadino, che in agguato c'è anche Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario dalemiano e suo successore (con deleghe) al ministero dei Trasporti, che vorrebbe piazzarsi come candidato di garanzia per conquistare Palazzo Santa Lucia dove ora siede il suo vecchio amico ed ex compagno socialista Stefano Caldoro. Se davvero riuscisse il blitz, salterebbe però l'accordo con il Nuovo centrodestra di Nunzia De Girolamo che ritiene Del Basso De Caro, a torto o a ragione, l'ispiratore della guerriglia mediatica che, complice l'inchiesta sull'Asl di Benevento, la costrinse alle dimissioni da ministro dell'Agricoltura.

DEL BASSO DE CARO DEL BASSO DE CARO

 

Da segnalare, in ultimo, il tentativo – già stroncato – dell'area centrista del Pd di proporre come terzo nome l'ex assessore regionale Ennio Cascetta. “A questo punto candidiamo direttamente Bassolino, almeno ci risparmiamo un passaggio”, ha detto un renziano lasciando la sala dell'Hotel Oriente dove i vecchi vietcong hanno vinto la prima sfida contro il giovane Matteo l'americano.

 

nunzia de girolamonunzia de girolamo

vesuviosegreto@gmail.com

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!