A CHI L’UNIVERSITA’? A NOI! IL DUCETTO DI RIGNANO SI PAPPA ANCHE I NUOVI SUPER PROFESSORI DA METTERE IN CATTEDRA, CHE SARANNO NOMINATI DA COMMISSARI SCELTI DA PALAZZO CHIGI - PARTITA UNA PETIZIONE PER BLOCCARE LE MOSSE DI RENZI

Condividi questo articolo


 

Francesco Borgonovo per “La Verità

 

UNIVERSITA PADOVA UNIVERSITA PADOVA

Per come è stata presentata dalla maggioranza dei giornali, sembrerebbe una questione di poco conto, la solita magagna che coinvolge i docenti italiani sempre impegnati a difendere il proprio feudo e i propri interessi di bottega. Invece la faccenda delle «cattedre Natta» non è soltanto una questione tecnica, una bega sindacale a cui dedicare al massimo mezzo secondo d’attenzione.

 

No, si tratta di una vicenda centrale, che riguarda la cultura italiana e, in certa misura, anche la libertà. Da qualche giorno il governo ha pubblicato il regolamento attuativo dell’articolo 1 della Legge di stabilità 2016, che tratta appunto delle «cattedre Natta». Si tratta di un provvedimento annunciato da Renzi in televisione qualche tempo fa, che prevede la creazione di 25 commissioni incaricate di reclutare 500 «super professori universitari» con stipendi e competenze «straordinari» in deroga all’Abilitazione scientifica nazionale.

 

l universita normale di pisa l universita normale di pisa

Di questi 500 docenti, 66 saranno promossi dall’interno del mondo accademico, mentre gli altri 464 saranno presi dall’esterno. In pratica, negli atenei italiani sbarcheranno 500 nuovi professori, che saranno scelti scavalcando tutte le graduatorie e facendo a meno dei concorsi.

 

Da un certo punto di vista, potrebbe sembrare un passo evanti, e in effetti il premier l’ha venduto proprio così. Nell’Italia che cambia verso, anche l’Università va incontro al futuro. Basta con i baroni, con i tempi smisurati, con i raccomandati, gli amici e i parenti che fanno carriera. Via libera, invece, alla qualità, magari attirando qualcuno dei «cervelli in fuga» dal nostro Paese.

 

La realtà, tuttavia, è un poco diversa. Tanto per cominciare, si vanno a penalizzare tutti i poveri cristi che da anni fanno i salti mortali nelle aule in attesa di un posto. In più, i criteri di scelta dei professori lasciano parecchio perplessi. Le 25 commissioni chiamate a individuare i nuovi docenti, infatti, saranno presiedute da «commissari stranieri» nominati direttamente da Palazzo Chigi.

universita' 1 universita' 1

 

Sarà il premier a selezionare i presidenti di commissione, i quali poi sceglieranno gli altri commissari da una lista predisposta dall’Agenzia di valutazione del sistema universitario, i cui membri sono nominati ad personam dal ministro competente (ogni commissione costerà 160.000 euro). In sostanza, il governo ha commissariato l’università, riservandosi il diritto di decidere quali insegnanti dovranno ottenere il posto e quali no. Coadiuvato nel compito da professori stranieri su cui sorgono svariati dubbi. Per esempio: in base a quali criteri saranno nominati i commissari? Saranno scelti per la loro competenza o magari perché sono graditi a qualche grande azienda estera (informatica, farmaceutica, alimentare, del tabacco...) di quelle che piacciono a Renzi?

 

universita' 2 universita' 2

Contro le «cattedre Natta» è stata pubblicata una petizione sul sito Change.org, già firmata da migliaia di persone. Inoltre, un folto gruppo di docenti ha presentato un appello al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. In prima linea c’è la politologa dell’Università di Bologna Sofia Ventura, che sulla faccenda delle «cattedre Natta» non le manda a dire. «Si tratta di un percorso parallelo rispetto a quello delle Abilitazioni nazionali», spiega. «Non vedo come potrebbe favorire lo sviluppo dell’Università, che già ha numerosi problemi tra cui quello delle risorse calanti ».

 

Secondo la Ventura «c’è una volontà di prevaricazione da parte del governo, il quale ha proposto una cosa che non ha pari nella storia repubblicana e nelle altre democrazie. Il fatto che i commissari siano nominati da Palazzo Chigi costituisce una lesione del principio costituzionale che difenda la libertà della ricerca. Mi domando come mai», continua la studiosa, «i media italiani siano stati così timidi su questa vicenda. Qui non si tratta soltanto dell’Università. Qui c’è in gioco la democrazia ».

 

stefania giannini stefania giannini

Come spesso è accaduto in questi anni, la riforma viene presentata sotto forma di «attacco alla Casta» e con la scusa di ridurre i privilegi finisce per ridurre gli spazi di libertà. «Questo attacco viene condotto sulla base di argomenti demagogici su una presunta corruzione dell’Università», spiega la Ventura. «Argomenti che sono molto in auge anche grazie alle argomentazioni di Raffaele Cantone. La presidenza del Consiglio fa leva sugli umori, sull’ostilità verso i “baroni” e“l’università corrotta”. Si serve del sentimento giacobino del momento per commissariare il mondo accademico. Vengono chiamati come commissari dei docenti stranieri, come se i professori italiani fossero una banda di malfattori. Tutto ciò è indice di provincialismo e di scarsa conoscenza del mondo universitario».

Gianfranco Viesti Gianfranco Viesti

 

A conoscere bene il mondo universitario, invece, sono due studiosi come Mario Ricciardi e Gianfranco Viesti, secondo cui le «cattedre Natta» emanano un pericoloso odore «staliniano ». Ieri, sul sito della storica rivista Il Mulino, i due professori hanno firmato un articolo che smonta il provvedimento pezzo per pezzo e svela alcune bugie del governo. Il ministro Giannini, infatti, ha dichiarato che per finanziare il provvedimento saranno stanziate «risorse aggiuntive».

 

mario ricciardi mario ricciardi

Ma secondo Ricciardi e Viesti si tratta di una falsità. «I 75 milioni che a regime costerà il provvedimento saranno tratti sempre dal Fondo di Finanziamento Ordinario delle università; che avrebbero potuto reclutare, con le normali procedure, un numero assai maggiore di docenti, anche fra i tanti “cervelli in fuga”», spiegano. Secondo i due studiosi, inoltre, «è assai pericoloso che i “super- professori” possano andarsene a insegnare dove credono: vi è un limite, ma altissimo, alle chiamate iniziali di ogni ateneo (il 30%: il che significa che potrebbero finire tutti in quattro sedi), ma comunque i “super ” sono liberi dopo tre anni di spostarsi dove credono, portando con sé lo stipendio (maggiorato)».

 

Che conseguenze avrà tutto ciò? Beh, potrebbe succedere che i nuovi professori si concentrino «nelle città più ricche, con maggiore facilità di relazioni internazionali e con migliore qualità della vita. Contribuendo così a una forte accelerazione del processo di segmentazione in serie A e serie B del sistema universitario». Dopo aver imposto il pensiero unico renziano ai media, il premier vuol prendersi pure l’università: dai cervelli in fuga siamo passati al lavaggio dei cervelli.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...