alfano shalabayeva ablyazov nazarbaev

CHISSÀ COSA PENSA IL MINISTERO DEGLI ESTERI, ALFANO, DI QUEL CHE DICE IL DISSIDENTE KAZAKO ABLYAZOV: “SO CHE IMPORTANTI POLITICI ITALIANI HANNO INTERESSI ECONOMICI PERSONALI CON IL REGIME KAZAKO. IL GOVERNO ITALIANO È COLPEVOLE SULL’ESTRADIZIONE DI MIA MOGLIE MA OCCORRE CAPIRE CHI ORDINATO DI CONSEGNARLA. NON SO SE SIA STATO ALFANO MA SO CHE LUI SI È FATTO STRUMENTO DI NAZARBAIEV”

angelino alfano 2angelino alfano 2

Paolo Mondani per “il Corriere della Sera”

 

Passeggia sul lungo Senna insieme alla figlia Madina, e ha l'aspetto di chi ha vissuto un incubo e solo per miracolo ha portato a casa la pelle. Mukhtar Ablyazov, il banchiere e dissidente kazako, marito di Alma Shalabayeva, è ora un uomo libero.

 

Dopo tre anni di detenzione è uscito dal carcere di Fleury-Merogis la notte del 9 dicembre scorso. «Mi aspettavo che la Francia consentisse l'estradizione verso la Russia - dice ancora incredulo - mi ero preparato al peggio, conosco i metodi del Kazakistan, e se fai politica come l'ho fatta io possono anche ucciderti».

Mukhtar Ablyazov Mukhtar Ablyazov

 

Il Consiglio di Stato, massimo organo amministrativo francese, lo ha di fatto prosciolto dall'accusa di appropriazione illecita per la somma stratosferica di 6 miliardi di dollari, ed ha negato alla Russia l'estradizione per il timore che venisse poi trasferito in Kazakistan. L'Alta Corte definisce «politica» la richiesta russa, e ritiene che mascheri la volontà del presidente kazako Nursultan Nazarbaiev di rimettere «al sicuro» il suo dissidente più pericoloso.

 

La storia di Ablyazov inizia nel 1998, quando Nazarbayev, lo nomina ministro dell'Energia. Tre anni dopo rompe con il presidente, fonda un partito e finisce in carcere. Rimesso in libertà, a seguito delle pressioni di Amnesty International e del Parlamento europeo, compra la Bta Bank kazaka e la dirige fino al 2009, quando il governo ne chiede la nazionalizzazione.

mukthar ablyazov figlia alua e alma shalabayeva mukthar ablyazov figlia alua e alma shalabayeva

 

Ablyazov rifiuta e fugge a Londra, dove ottiene l'asilo politico, ma poi, su richiesta del governo kazako, viene processato per frode. Accusa che lo seguirà anche in Francia. «È un' accusa costruita, Nazarbaiev avrebbe potuto portare delle prove di fronte a un tribunale ma non l'ha mai fatto. Sono calunnie che mi inseguono da anni».

 

Da Londra si sposta in Italia con moglie e i figli; nel maggio del 2013 qualcuno lo avverte che i kazaki sono ancora sulle sue tracce. La Questura di Roma, sollecitata dall'ambasciatore kazako Yelemessov, piomba nella sua casa di Casalpalocco il 31 maggio, ma lui è già in viaggio verso il confine francese.

 

Pur avendo coltivato buoni rapporti con le autorità americane, Ablyazov nega di aver avuto la dritta da qualcuno: «Mi sentivo spiato, avevo percepito il pericolo, nessuno mi ha avvertito, e non ho mai avuto a che fare con servizi segreti». Attorno alla sua abitazione romana c'era un gruppetto di detective italiani assoldati da un'agenzia investigativa israeliana. «Sicuramente dietro di loro c'era il Kazakistan e il suo presidente Nazarbaiev», spiega. Dopo la sua fuga, la moglie Alma e la figlia Alua di 5 anni vengono prelevate dalla polizia italiana ed espulse verso il Kazakistan con la scusa di un documento ritenuto falso, ma che falso non era.

ALFANO ABLYAZOV TOP SECRET ALFANO ABLYAZOV TOP SECRET

 

Il nostro ministero dell'Interno (allora guidato da Alfano) aveva così permesso a un Paese come il Kazakistan di tenere in ostaggio la famiglia di un dissidente. Espulsione che qualche mese dopo l'Italia è costretta a rimangiarsi; mentre oggi presso il tribunale di Perugia sette poliziotti, un giudice di pace e tre diplomatici del Kazakistan devono rispondere di sequestro di persona e altri reati. Ablyazov misura le parole: «Penso sia giusto attendere che il tribunale concluda il suo lavoro, ma spero che le indagini accertino l'identità dei mandanti, non solo degli esecutori. Il Kazakistan riuscì a mobilitare uomini potenti in Italia».

 

Vertice Osce in Kazakistan Nursultan Nazarbayev con Silvio Berlusconi x Vertice Osce in Kazakistan Nursultan Nazarbayev con Silvio Berlusconi x

Ablyazov non fa nomi. «So di certo però che ci sono importanti politici italiani che hanno interessi economici personali con il regime kazako. Conosco bene come funziona la macchina corruttiva in Kazakistan». Il giudizio sull' operato dell' allora governo Letta e del ministro dell' Interno Alfano non è meno severo: «Il governo italiano è certamente colpevole ma occorre capire chi ha dato materialmente l' ordine di consegnare mia moglie e mia figlia al Kazakistan. Io non so se sia stato il ministro Alfano ma so che lui si è fatto strumento del governo di Nazarbaiev».

 

Parliamo di un presidente che ha piazzato i suoi parenti a dirigere le aziende di idrocarburi, che controlla le banche, il 70 per cento degli organi di informazione, ed è personalmente coinvolto in alcune storie di corruzione legate alle compagnie petrolifere che estraggono dagli immensi giacimenti kazaki.

ablyazov interpol ricercato dai russi ablyazov interpol ricercato dai russi

 

Ablyazov le cita: «Eni, Shell, Chevron, Mobil e le compagnie cinesi hanno grandi progetti di estrazione ma non sono affari trasparenti, vengono esentate dal pagare tasse e nessuno ha mai visto i loro contratti, nè può dire quanto estraggano e quanto ricavino. Questo può avvenire senza dare qualcosa in cambio al presidente?». Secondo Ablyazov, avrebbero avuto un ruolo nell' imbarazzante vicenda del maggio 2013 proprio gli affari sugli idrocarburi: «Non ne ho le prove, ma so come lavora Nazarbaiev, e sono sicuro che chiese aiuto all' Eni per favorire l' espulsione dall' Italia di mia moglie e mia figlia».

ROMANO PRODI NAZARBAYEV ROMANO PRODI NAZARBAYEV

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