tsipras varoufakis grexit draghi lagarde europa merkel

CHIUDIAMO LA SETTIMANA CON ALTRE BASTONATE DA BCE E FMI: ''NON È IL MOMENTO DI AUMENTARE IL DEFICIT''. A BALI SONO RIUNITI I CAPOCCIONI DELL'ECONOMIA GLOBALE, E L'ITALIA È IL GIAMBURRASCA DELLA SITUAZIONE. DRAGHI NON LA MENZIONA (MA È CHIARISSIMO), IL DELEGATO DEL FONDO MONETARIO (CHE FU CAPO DELLA TROIKA IN GRECIA!!) DICE CHE ''L'ITALIA VA CONTRO I 'SUGGERIMENTI' CHE ABBIAMO DATO''. CITOFONARE AD ATENE PER SAPERE COME FINISCE CHI LI SEGUE...

 

draghi yellen lagarde suicide squad

1. BCE: LAUTENSCHLAEGER, SOSTENIBILITÀ DEBITO È IMPORTANTE

 (ANSA) - Fra i rischi monitorati dalla Banca centrale europea c'è quello "che il debito pubblico e privato possano non essere sostenibili" e "anche la sostenibilità del debito pubblico è una preoccupazione". Lo ha detto durante un discorso a Malta Sabine Lautenschlaeger, membro del comitato esecutivo della Bce e vice-presidente della Vigilanza bancaria.

 

"Anche se la Bce può contribuire alla stabilità del sistema finanziario, non può da sola assicurare la stabilità finanziaria" e dunque "è importante che tutti gli attori rilevanti siano pienamente consapevoli delle rispettive responsabilità, e agiscano in modo da essere all'altezza di queste responsabilità".

 

 

2. DRAGHI E FMI AVVERTONO L’ITALIA: NON È IL MOMENTO DI AUMENTARE IL DEFICIT. JUNCKER: ROMA NON RISPETTA I PATTI

Da www.ilsole24ore.com

 

Bce e Fondo monetario mettono in guardia il governo italiano dai rischi contenuti nella manovra di bilancio. Rischi che derivano essenzialmente dal nuovo deficit previsto dalla legge di bilancio - circa 22 miliardi su una manovra da 37 - in un Paese che «vanta» un debito pubblico superiore al 130% del Pil, secondo solo alla Grecia nell’area euro.

ario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a d

 

«Per i Paesi dell’Eurozona ad alto debito - ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nel testo dell'intervento pronunciato a Bali in occasione della riunione del Fondo monetario internazionale - è di particolare importanza la piena adesione alle regole del Patto di stabilità e crescita per la salvaguardia di solide posizioni di bilancio». Un riferimento implicito all’Italia.

 

 

Più esplicito ancora Poul Thomsen, capo del Dipartimento europeo del Fmi. secondo il quale la manovra in discussione «va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del Fmi. Non è il momento di allentare le politiche» di bilancio, sottolinea.

 

Secondo Draghi, è importante che ciò avvenga nell’attuale contesto in cui vi è un'espansione economica su larga scala. Sempre riferendosi all’Eurozona Draghi richiama poi la necessità di implementare ulteriormente le riforme strutturali.

 

SABINE LAUTENSCHLAGER

Da parte sua, il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker , più volte bersaglio di feroci critiche da parte di esponenti del governo italiano, ha accusato Roma - in un’intervista a Le Monde - di «non rispettare la parola data», invitando quindi l’esecutivo a «non mettere in pericolo la solidarietà europea». «Non ho nulla contro l’Italia, tutto il contrario: la amo. Che si smetta di descriverci come dei mostri freddi, rinchiusi in un bunker, insensibili all'appello dei popoli», ha poi aggiunto Juncker.

 

«Bce: Italia non potrà essere aiutata fuori da un piano di salvataggio Ue»

Ieri l’agenzia Reuters, citando cinque fonti vicine alla Bce, scriveva che «la Banca Centrale Europea non potrà soccorrere l’Italia in caso di crisi di liquidità del governo e delle banche a meno che Roma non entri in un piano di salvataggio della Ue».

 

 

POUL THOMSEN

Le fonti sottolineavano che «le regole Ue consentono alla Bce di aiutare un Paese soltanto nel quadro di un programma di salvataggio europeo» e che «aggirare tali norme minerebbe la credibilità della stessa Bce». La dichiarazione suona come un messaggio al governo italiano, nel vivo delle tensioni fra Roma e Bruxelles sui contenuti della «manovra del popolo» che sarà presentata alla Commissione entro il 15 ottobre. Le fonti citate da Reuters, presenti a un summit Fmi in Indonesia, aggiungevano che l’Italia potrebbe ancora evitare una crisi debitoria se il governo cambia rotta - a patto di non fare affidamento sulla Bce per «domare» gli investitori o salvare le sue banche.

 

 

Le banche italiane sono il «punto caldo» della crisi

La motivazione tecnica è che la Bce non può intervenire in soccorso di un paese singolo senza che questo abbia stipulato un «programma», ossia un bailout con regia europea in cambio di pesanti riforme del proprio sistema. Qualsiasi tentativo di scavalcare i paletti della Bce, aggiungevano le fonti, potrebbe mettere a rischio la credibilità di Francoforte agli occhi dei paesi creditori. A partire dalla Germania. Le fonti avvisavano che le banche italiane, con 375 miliardi di titoli di Stato domestici in pancia, potrebbero essere il «punto caldo» della questione: i Btp servono come “cassa” per assicurare capitali alla Bce, inclusi 250 miliardi di debiti a lunga scadenza.

 

poul thomsen capo della troika in grecia

Def, l’Ufficio di bilancio boccia la manovra «Previsioni troppo ottimistiche»

Se arrivasse un downgrade delle nostre obbligazioni, come nel caso della Grecia, i bond diventerebbero non ammissibili sia per i prestiti che per i programmi di stimolo monetario dell’istituto di Francoforte. Attualmente il debito italiano è classificato due gradini sopra il livello “spazzatura” da tre delle quattro principali agenzie di rating e tre gradini sopra dall’ultima rimanente, la Dbrs. Moody’s e S&P Global dovranno fornire un aggiornamento sul credito italiano nella seconda metà di ottobre.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...