CI MANCAVA SOLO IL CAV - NELLE CARTE DELL’INCHIESTA DI ISCHIA SPUNTA ANCHE UNA INTERCETTAZIONE DI BERLUSCONI: “I GIUDICI VOGLIONO ARRESTARMI SU ORDINE DI NAPOLITANO”

Salvatore Dama per “Libero Quotidiano”

napolitano berlusconinapolitano berlusconi

 

A più di un anno di distanza Silvio Berlusconi rimette piede in Sardegna. Festeggerà la Pasqua a Villa Certosa. Un break necessario, ha confessato il Cavaliere, per allontanarsi temporaneamente dei problemi politici e dalle voci insistenti sulla cessione del Milan. Il fatto che l’ex premier abbia chiuso l’accordo con il Carroccio non significa che siano finiti i problemi.

 

Il partito è ancora attraversato da liti e polemiche tra correnti. Che probabilmente andranno avanti fino alla consegna delle liste, prevista per fine aprile. La Puglia è il posto più litigioso. Anche ieri c’è stato un botta e risposta tra il candidato Francesco Schittulli e il commissario di Forza Italia Luigi Vitali. Il primo chiede «liste forti composte dai candidati più competitivi e niente esclusioni».

NAPOLITANO E TESTA BERLUSCONI NAPOLITANO E TESTA BERLUSCONI

 

E «una lista aggiuntiva che faccia riferimento all’europarlamentare Raffaele Fitto con nuovi candidati scelti anche nella società civile». Se entro oggi queste richieste non saranno accolte, è l’ultimatum di Schittulli, andrà avanti senza Fi, ma con le liste disponibili a seguirlo.

 

Vitali? Dice di essere pronto ad accogliere le richieste del candidato: «Faremo liste il più possibile competitive e ci sarà una lista aggiuntiva di Fitto», giura il commissario berlusconiano. Però il leader dei dissidenti azzurri non si fida e pure ieri ha riunito i ricostrutturi per decidere quali mosse mettere in campo. Fitto accetta la proposta di Schittulli relativa alla lista aggiuntiva: «Non avevamo previsto di farla, ma se la chiede lui, per noi va bene».

napolitano - berlusconinapolitano - berlusconi

 

A una condizione, però: che in Forza Italia ci sia spazio per tutti. Altrimenti sarà rottura e, annunciano i fittiani, in caso di ingiuste esclusioni «porteremo le carte in tribunale». Aut aut sui quali Vitali rimane freddo, però: «Nessuno può porre condizioni», precisa. Non bastassero i problemi, scoppia anche il caso Toti. Nel senso di Giovanni, consigliere politico di Berlusconi, candidato alla presidenza delle Regione Liguria.

 

È una delle condizione che ha dovuto incassare Matteo Salvini per non avere problemi in Veneto, però la base leghista è in rivolta. Insorge contro la decisione di chiedere un passo indietro a Edoardo Rixi per far posto all’ex direttore di Studio Aperto. Facebook è tutto un «Salvini cosa fai?», «Regali la Liguria al Pd», «Vi interessa solo il cadreghino», «Toti non lo voto neanche morto!», «Che delusione...» e via dicendo.

 

BERLUSCONI OFFRE UN FAZZOLETTO A NAPOLITANO BERLUSCONI OFFRE UN FAZZOLETTO A NAPOLITANO

Senza considerare chi contesta il paracadute con cui il consigliere politico azzurro, nativo di Viareggio e milanese acquisito, è arrivato in Liguria. Ma Salvini difende la scelta: «A me interessa vincere, da soli avremmo triplicato i voti, ma non vinto». Quanto ai natali del candidato del centrodestra, Salvini risponde: «Paita è ligurissima e da assessore al territorio ha finito il mandato da assessore alle alluvioni. Se questa è la sua conoscenza del territorio, preferisco uno di Bolzano!».

 

berlusconi-napolitanoberlusconi-napolitano

Un po’ a sorpresa, critiche alla scelta di Toti arrivano anche dal cerchio magico. Il medico personale del Cavaliere Alberto Zangrillo, in un tweet e, successivamente, in un’intervista al Messaggero, confessa di preferire la candidata del Pd: «Ho letto le 40 pagine di programma della candidata Raffaella Paita e le ho trovate assolutamente condivisibili. Al momento non avrei dubbi a scegliere lei». Toti? Meglio di no, ammette Zangrillo: «Tengo alla Liguria, considero Genova la mia città, ho tanti amici e soffro vedendo appassire la mia Regione, rassegnata a qualsiasi evenienza».

 

Alberto Zangrillo e Paolo BonaiutiAlberto Zangrillo e Paolo Bonaiuti

Non è che, forse, voleva essere candidato lui e ci è rimasto male? Un voto a Toti non lo darebbe neanche Manuela Repetti. Ma questo era scontato: «È una persona così, uno che non ha rispetto degli altri», dice la senatrice, fresca di un clamoroso addio a Forza Italia insieme al compagno Sandro Bondi. «Ha chiesto le nostre dimissioni dal Senato», si sfoga in un’intervista alla Zanzara, su Radio 24, «è una cosa di bassissimo livello. Poi su Sandro ha fatto una battuta sgradevole».

 

razzi toti mariarosaria rossirazzi toti mariarosaria rossi

L’addio di Bondi, aveva detto Toti, asseconda l’esigenza di rinnovamento del partito, così si leva «la vernice vecchia». La Repetti si toglie un po’ di sassolini: «Quelli del cerchio magico, e parlo di Toti e della Rossi, gestiscono tutto. In un momento difficile Berlusconi ha ceduto spazio a chi fisicamente gli stava intorno. Ha delegato troppo a persone che non hanno autorevolezza. La Rossi non ha nemmeno il consenso da parte del partito. In molti si lamentano...».

 

Uno di questi è senz’altro Denis Verdini. Con cui Berlusconi, tuttavia, sta provando a recuperare un rapporto. Con buona pace della fidanzata Francesca Pascale, che è contrarissima. E pazienza. I due avranno di che consolarsi con Harley, cucciolo di Golden Retriever di due mesi e mezzo, ricevuto in dono dalla Brambilla. È il terzo cane in famiglia dopo Dudù e Dudina.

 

AMEDEO LABOCCETTA AMEDEO LABOCCETTA

Così, tanto per scacciare anche quei brutti pensieri. Quelli che Silvio aveva condiviso al telefono con Amedeo Laboccetta, ignaro che quest’ultimo fosse intercettato. Era il maggio dell’anno scorso: «I giudici vogliono arrestarmi su ordine di Napolitano. Aspettano solo un mio passo falso...».

GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU

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