COME SFANGARLA DALLA MANNAIA DEL REDDITOMETRO - A MARZO LE PRIME ISTRUTTORIE SUI REDDITI DEL 2009 BASATE SULLE SPESE SOSTENUTE EFFETTIVAMENTE, MA ANCHE SU “AGGIUSTAMENTI” STATISTICI DA POLLO DI TRILUSSA - PER SFUGGIRE ALLE GRINFIE DEL FISCO IL CONTRIBUENTE DOVRA’ AFFRONTARE UN CONTRADDITTORIO, MA L’ONERE DELLA PROVA SPETTA ALLA “DIFESA” - GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE PER SALVARE LA PELLE…

Benedetto Santacroce per il "Sole 24 Ore"

L'attivazione nei prossimi mesi (probabilmente a marzo) delle prime istruttorie di accertamento fiscale relative al periodo d'imposta 2009 basate sulla nuova versione del redditometro impone di verificare cosa sia effettivamente cambiato rispetto al passato e quale siano le difese che il contribuente può produrre per opporsi alle pretese del fisco.

La natura induttiva/presuntiva dello strumento e le regole imposte dall'articolo 38, comma 5 del Dpr 600/73 in materia di accertamento sintetico ci forniscono gli strumenti per individuare le forme di difesa e comprendere il percorso che il contribuente per il quale il fisco determina una situazione di incompatibilità reddituale deve fare per evitare o almeno ridurre gli effetti di una eventuale rettifica.

Proprio in relazione allo strumento bisogna evidenziare che lo stesso si basa su un meccanismo di calcolo matematico statistico che converte le spese in reddito in base a determinati coefficienti e in relazione a un campione di riferimento che ruota intorno a tre variabili: la composizione familiare, la localizzazione territoriale e degli indici di capacità contributiva.

In particolare, come ha chiarito il decreto attuativo del 24 dicembre 2012, la posizione del contribuente viene determinata attraverso l'analisi di indici di capacità contributiva costituite da spese predeterminate effettivamente sostenute dal contribuente e tratte o dai dati contenuti nell'anagrafe tributaria ovvero dai dati Istat o da studi socio economici.

È chiaro che mentre nel primo caso le spese sono determinate in modo diretto e specifico nel secondo e terzo caso le stesse sono considerate in base a una media. Da ciò si evince che i risultati del redditometro, in relazione al singolo contribuente, non sono basati solo su elementi certi e documentati, ma soffrono di una serie di adeguamenti statistici.

Proprio per questo la procedura prevista dall'art. 38, 5 comma del Dpr 600/73 prevede, ancor prima di arrivare all'accertamento vero e proprio su cui si può instaurare un contenzioso due momenti obbligatori di confronto tra contribuente e fisco. Il primo costituito a termine della prima fase istruttoria con una richiesta da parte dell'amministrazione finanziaria al contribuente di informazioni e chiarimenti. La seconda costituita da un vero e proprio contraddittorio inquadrato nel procedimento di accertamento con adesione.

Queste due fasi sono determinanti per far valere da parte del contribuente le proprie ragioni e per verificare gli elementi che sono effettivamente in possesso dell'amministrazione. In questa fase come prevede la norma il contribuente potrà contestare, fornendo prove contrarie che:

- la sua posizione sia quella realmente monitorata dallo strumento di accertamento indicando elementi che evidenziano una collocazione del soggetto in un campione di riferimento diverso (ad esempio appartenenza a un cluster diverso da quello monitorato per il fatto che la sua composizione familiare è differente);

- il finanziamento delle spese prese a base dall'ufficio è avvenuta con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d'imposta ovvero con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o comunque legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile (ad esempio dimostrando che alcune spese sono derivate da somme di denaro accumulate in quote di risparmio di anni precedenti);

- il diverso ammontare delle spese attribuite dall'ufficio (ad esempio dimostrando che le spese stimate relative al mutuo sono diverse).

Tutto l'insieme delle voci appena indicate dimostrano come lo strumento del redditometro nuova versione offre al contribuente più spazi di difesa già nella fase del confronto diretto con l'ufficio. L'ufficio a sua volta deve tenere in considerazione tutte gli elementi contrari prodotti dal contribuente. In particolare in fase di accertamento con adesione quando si forma un vero e proprio contraddittorio la verbalizzazione dei successivi incontri è vincolante per l'emissione dell'atto di accertamento. In questa fase sarà cura del contribuente chiarire in modo puntuale le sue contestazioni e obbligo dell'ufficio inserire nell'atto definitivo le motivazioni che hanno determinato il rigetto delle prove contrarie.

2 - IL REDDITOMETRO E I SUOI EFFETTI

1 - LO STRUMENTO
Il redditometro è la determinazione sintetica del reddito complessivo della persona fisica fondata sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacità contributiva individuato mediante l'analisi di campioni significativi di contribuenti. Si tratta di uno strumento automatico e standardizzato basato su coefficienti di conversione di spese in rendite. Il suo funzionamento è relativo a un campione di riferimento che include il singolo contribuente in ragione di tre variabili: composizione del nucleo familiare; localizzazione geografica; elementi induttivi di capacità contributiva.

Il contribuente viene attribuito a un campione di riferimento predefinito. Il suo reddito viene stimato sulla base: delle spese sostenute e in possesso del fisco perché direttamente rilevate dal mercato e contenute nell'anagrafe tributaria (le spese sono quelle sostenute dal contribuente ovvero dal coniuge o dai famigliari fiscalmente a carico); della spesa media rilevata dai risultati dell'indagine sui consumi dell'Istat o da studi socioeconomici; da ulteriori spese sostenute dal contribuente e disponibili dalle informazioni del sistema, dalla quota degli incrementi patrimoniali imputabili al periodo d'imposta e della quota di risparmio annua riscontrata

2 - L'ESITO
L'elaborazione automatica e l'incrocio degli elementi attraverso un meccanismo statistico matematico forniscono alle Entrate un risultato che può essere di compatibilità reddituale oppure di incompatibilità reddituale, con individuazione dello scostamento.
Sulla base dell'esito di incompatibilità, l'agenzia delle Entrate, oltre a poter attivare ulteriori accertamenti, ha selezionato la posizione del contribuente per perseguire gli step di confronto successivo: inizio dell'attività istruttoria preventiva, con comunicazione degli esiti della procedura dagli uffici centrali a quelli periferici titolari dell'accertamento;

invio di una comunicazione al contribuente per convocarlo per un primo confronto con richiesta di chiarimenti; incontro con l'Agenzia e acquisizione dei documenti e dei chiarimenti del contribuente; inizio dell'attività istruttoria diretta all'emissione dell'avviso di accertamento; attivazione necessaria del procedimento di accertamento con adesione; esito del procedimento di accertamento con adesione con contraddittorio con la parte: adesione del contribuente e definizione delle rettifiche dell'ufficio o non adesione alle richieste dell'ufficio e ricorso in commissione tributaria sull'avviso di accertamento.

3 - L'ISTRUTTORIA
L'ufficio centrale dell'agenzia delle Entrate, sulla base dell'esito dell'analisi di incompatibilità reddituale con individuazione dello scostamento (così come determinato dalla procedura), dovrebbe attivare i propri uffici periferici inviando le risultanze della selezione. L'ufficio periferico, a questo punto, inizierà l'attività istruttoria delle posizioni selezionate anche attraverso ulteriori attività di acquisizione di informazioni localizzate.

È in questo momento che avviene la predisposizione di una comunicazione con cui gli uffici periferici dell'agenzia delle Entrate, responsabili per competenza per l'attività di controllo, manifestano le incompatibilità riscontrate al contribuente (individuazione delle specifiche voci che necessitano di chiarimenti) e richiedono allo stesso delle giustificazioni.
In questa fase, dunque, viene inviato da parte dell'Agenzia al contribuente un invito a comparire di persona o per mezzo di rappresentanti per fornire dati e notizie rilevanti ai fini del successivo eventuale accertamento.

4 - L'INCONTRO
Il confronto con l'Agenzia (in uno o più incontri) diventa determinante per il futuro eventuale accertamento. Per evitare l'attivazione della fase di accertamento è prevista una presunzione semplice in cui viene richiesto al contribuente di fornire le prove contrarie. Si tratta di: dimostrare che il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d'imposta, oppure con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile, oppure il diverso ammontare delle spese attribuite dall'ufficio.

In questa fase l'ufficio ha l'obbligo di acquisire le informazioni fornite dal contribuente e deve attraverso ulteriori controlli locali verificare l'impatto delle giustificazioni sulla pretesa e richiedere, se necessario, ulteriori informazioni. Qui la collaborazione tra ufficio e contribuente diventa essenziale per far sì che le eventuali richieste dell'ufficio siano più calibrate rispetto alla concreta situazione del contribuente

5 - L'ACCERTAMENTO
Se le prove fornite dal contribuente non sono soddisfacenti, l'ufficio predispone un invito al contraddittorio stabilendo una data e inviando al contribuente un atto di accertamento sintetico determinato sulla base della procedura matematico statistica e arricchito in senso positivo o negativo dagli ulteriori accertamenti fatti in sede locale, nonché dalle valutazioni delle singole prove fornite dal contribuente.

La procedura di accertamento con adesione, al contrario della prima fase, è strettamente formalizzata e proceduralizzata. Anche in questo caso è possibile fornire da parte del contribuente ulteriori elementi di valutazione e prove contrarie.

Ogni incontro viene formalizzato e l'ufficio deve, in questa fase, al contrario della precedente, confrontarsi attivamente. Il risultato degli incontri e del contraddittorio è formalizzato in un atto finale. Quest'ultimo in caso di adesione del contribuente è un atto di definizione che cristallizza le posizioni delle parti, definisce l'intera vertenza e liquida le spese a carico del contribuente. La procedura si definisce con il pagamento dell'intero importo ovvero, se rateizzato, della prima rata. In caso di non adesione, l'atto di accertamento diventa la base del ricorso.

 

 

REDDITOMETRO REDDITOMETRO redditoAGENZIA DELLE ENTRATE REDDITOMETRO ATTILIO BEFERA ATTILIO BEFERAIMUTASSA SULLA CASA jpegTASSA IMU jpegtasselogo agenzia delle entrate REDDITOMETRO

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)