COME VOTEREBBERO GLI IMMIGRATI IN ITALIA? AFRICANI E ASIATICI IN MASSA PER IL PD, GLI EST EUROPEI PER LA DESTRA - BENE IL MOVIMENTO 5 STELLE, ZERO LA LEGA - IL POLITICO PIÙ APPREZZATO? MATTARELLA - POI RENZI, LANDINI E GRILLO

Quanto ai Paesi d’origine, gli africani vanno matti per il presidente della Repubblica e per Matteo Renzi - Landini spopola tra i latinoamericani, Grillo va fortissimo tra gli asiatici - I leader di centrodestra piacciono per lo più alle donne - Alfano e Berlusconi vengono preferiti dagli over 40, mentre Salvini e la Meloni conquistano i giovani…

Condividi questo articolo


Vladimiro Polchi per “la Repubblica”

 

marina sereni napolitano mattarella gasparri marina sereni napolitano mattarella gasparri

Disprezzano i politici, ma andrebbero in massa a votare. Amano Sergio Mattarella, promuovono Matteo Renzi, guardano con fiducia a Maurizio Landini. Se potessero, gli immigrati saprebbero bene per chi votare: africani e asiatici a sinistra, i cittadini dell’Est Europa a destra. Pd e Movimento 5 Stelle la farebbero da padroni. La Lega Nord sarebbe ridotta al lumicino.

 

RENZI E BOSCHI RENZI E BOSCHI

A fotografare gli orientamenti di voto dei cinque milioni di “nuovi italiani” è un sondaggio della Fondazione Leone Moressa. I risultati? I gusti degli immigrati non paiono così distanti da quelli degli italiani: bassa la fiducia nei politici. Solo il 22,3 per cento gli dà la sufficienza, quasi l’80% li boccia senza appello. In particolare, un quarto dei migranti si ferma al voto 5 e un quinto li bolla col voto più basso: uno.

 

Bassa fiducia, ma forte desiderio di partecipazione alla vita pubblica: ben il 75,9% degli stranieri dichiara che andrebbe a votare alle elezioni in Italia. I più interessati al voto sono gli uomini, ultraquarantenni, africani (81%) e asiatici (88%). Tra chi si asterrebbe, invece, la maggioranza (69,2%) indica come motivo la sfiducia nei politici ritenuti «tutti uguali», uno su quattro (23,1%) lo scarso interesse verso la politica. I restanti non andrebbero a votare perché «tanto i politici non fanno mai gli interessi degli immigrati».

 

landini landini

Tra i protagonisti della scena pubblica, il più apprezzato dagli “stranieri d’Italia” è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un consenso pari al 70,4%. Alto il voto anche per il premier Renzi (piace al 59,3% degli immigrati). La coalizione sociale, lanciata nelle ultime settimane da Maurizio Landini, fa schizzare la fiducia nel leader Fiom al 38,9%. Beppe Grillo incassa la fiducia di poco meno di un terzo degli immigrati (29,6%).

 

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, chiamato a gestire le emergenze migratorie, si ferma al 25,9%. A livelli minimi di fiducia si piazzano i leader di centrodestra: Giorgia Meloni (18,2%) e Silvio Berlusconi (14,8%). Ultimo Matteo Salvini che, nonostante le sue campagne antiimmigrati, ottiene comunque la fiducia del 13% degli stranieri.

IL COMIZIO DI BEPPE GRILLO A PIOMBINO IL COMIZIO DI BEPPE GRILLO A PIOMBINO

Quanto ai Paesi d’origine, gli africani vanno matti per il presidente della Repubblica e per Matteo Renzi. Landini spopola tra i latinoamericani, Grillo va fortissimo tra gli asiatici.

 

I leader di centrodestra piacciono per lo più alle donne. Alfano e Berlusconi vengono preferiti dagli over 40, mentre Salvini e la Meloni conquistano i giovani. E ancora: la leader di Fratelli d’Italia trova il massimo consenso tra i cittadini dell’Est Europa (22%) e del Sud America (25%). Matteo Salvini, invece, va forte soprattutto tra gli asiatici (22%).

Come già rilevato da una ricerca Ismu del maggio 2010, gli immigrati continuano a preferire la sinistra (38,9%), ma non in massa.

ALFANO E BERLUSCONI ALFANO E BERLUSCONI

 

Il 35,2% si dice di centro e oltre un quarto (25,9%) si considera di destra. Tra gli africani e gli asiatici prevale la sinistra, mentre le nazionalità dell’Est Europa (reduci dai regimi comunisti) tendono a preferire centro e destra. Peraltro i neocomunitari, come romeni e bulgari, possono già votare alle elezioni amministrative.

 

Infine, tra i singoli partiti domina la scena il Pd di Renzi, con il 43,7% delle preferenze. Nettamente staccato, in seconda posizione, il Movimento 5 Stelle (18,8%), che precede Forza Italia (10,9%). Si avvicina alla soglia del 10% l’Ncd, che conferma un certo apprezzamento degli immigrati per il ministro Alfano. Oltre il 9% sceglie Sel, mentre in coda, come era prevedibile, finiscono due partiti tradizionalmente critici verso l’immigrazione: Fratelli d’Italia (4,6%) e Lega Nord (2,8%).

 

SALVINI SICILIA 1 SALVINI SICILIA 1

Insomma, di fronte alle urne i “nuovi italiani” paiono avere le idee abbastanza chiare. Il problema? «Il dibattito sull’immigrazione si sviluppa senza tener conto dei diretti interessati, che non essendo cittadini italiani non hanno diritto alla partecipazione elettorale — scrivono i ricercatori della Fondazione Leone Moressa — il risultato della ricerca conferma ancora una volta che l’immigrazione è una realtà molto più complessa di come si potrebbe immaginare, non facilmente riconducibile a luoghi comuni e immagini stereotipate».

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)