AL CONSIGLIO EUROPEO IN CUI L’UE E LA GRAN BRETAGNA CERCANO UN COMPROMESSO ANTI-BREXIT, SCENDE IL GELO TRA RENZI E MOGHERINI: I DUE NON SI SALUTANO E NON SCAMBIANO UNA PAROLA - ANCHE LA MERKEL NON DEGNA DI UNO SGUARDO IL CAZZONE TOSCANO CHE FA IL GIGIONE CON I REIETTI DELL'UE: TSIPRAS E IL PORTOGHESE ANTONIO COSTA

Il bulgaro e mastodontico Bojko Borisov ha un' aria svagata e annoiata, ma non a tal punto dall' astenersi dall' abbracciare per un attimo Federica Mogherini - È lo stesso Borisov che a Malta, in uno degli ultimi vertici europei, diceva di Renzi, richiesto di un paragone con Berlusconi: “Renzi parla, parla, parla...” -

Condividi questo articolo


Marco Galluzzo per  il “Corriere della Sera”

 

renzi mogherini 3 renzi mogherini 3

Le telecamere sono tutte per il premier britannico David Cameron, i primi piani, i faldoni di documenti che ha portato da Londra, i lunghi conciliaboli con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, con François Hollande, con Angela Merkel.

 

Del resto è il suo Consiglio, la ricerca di un compromesso fra la Ue e la Gran Bretagna. Al suo arrivo il premier inglese esce dalla macchina e dice che è disposto a restare a Bruxelles per il tempo che ci vorrà. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, invece arriva nella grande sala che ospita il tavolo ovale e si siede con aria distaccata al suo posto: chi vuole va da lui, non il contrario, è anche una questione di ruoli. Matteo Renzi non è fra quelli che si intrattiene con Juncker, arriva quasi per ultimo al varco del palazzo intitolato a Justus Lipsius.

 

david cameron brexit david cameron brexit

Salta il vertice con i socialisti, al suo posto manda a rappresentarlo Gianni Pittella.

Dopo gli scontri con la cancelliera sulle banche, quelli con Juncker sulla flessibilità di bilancio, l' agenda del vertice sembra non dare spazio alle battaglie del nostro premier. Sulle politiche che riguardano i migranti afferma che «Dublino è fallita, ed è un fatto», sul compromesso con Londra si professa fiducioso, come la presidente della Lituania, la bionda Dalia Grybauskaite, che con una buona dose di realismo dice apertamente: «Tutti faranno un po' di scena, poi si troverà un accordo».

 

DONALD TUSK DONALD TUSK

Le telecamere del Consiglio europeo riprendono per una ventina di minuti gli attimi che precedono lo squillo della campanella da parte di Donald Tusk, prima dell' inizio dei lavori. Renzi sembra non incrociare mai Federica Mogherini, l'Alto rappresentante per la politica estera, nemmeno durante la photo opportunity del vertice, durante la quale stanno l' uno accanto all' altra, ma senza parlarsi, senza scambiare una battuta. Il gelo che da mesi raccontano alcune ricostruzioni dei media italiani appare confermato dalle riprese autorizzate in streaming dal Consiglio europeo.

 

RENZI MERKEL 9 RENZI MERKEL 9

Riprese che raccontano il nostro premier a suo agio con il premier greco Alexis Tsipras, suo compagno di banco abituale nei vertici, poi a fianco del portoghese Antonio Costa, prima della fotografia di gruppo, infine con i premier del Belgio e della Croazia, con i quali scambia impressioni reciproche prima dell' inizio del Consiglio.

 

Per alcuni minuti è anche accanto alla cancelliera Merkel, che sembra divertirsi con il belga Charles Michel, ma senza prestare troppa attenzione a Renzi: lo guarda per un attimo, ma in apparenza senza dialogare. Le accuse esplicite del nostro capo del governo sul sistema bancario tedesco potrebbero avere un ruolo in un gelo che le telecamere non smentiscono.

renzi tsipras renzi tsipras

 

Nella mimica degli attimi che precedono l' inizio del Consiglio si segnalano altre note. Il bulgaro e mastodontico Bojko Borisov ha un' aria svagata e annoiata, ma non a tal punto dall' astenersi dall' abbracciare per un attimo Federica Mogherini. È lo stesso Borisov che a Malta, in uno degli ultimi vertici europei, diceva di Renzi, richiesto di un paragone con Berlusconi: «Renzi parla, parla, parla...».

 

Più o meno negli stessi attimi Matteo Renzi scambia alcune parole con il polacco Tusk, che secondo il body language fa ampi segni con le mani, come a dirgli «adesso basta». Basta con le critiche alla Ue?

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…