CONSULTA: DALLO STALLO ALLE 5STELLE - RENZI VUOLE COINVOLGERE IL M5S NELL’ELEZIONE DEI 2 GIUDICI COSTITUZIONALI E IN CAMBIO OFFRE AI GRILLINI UN POSTO NEL CSM - TRAMONTATO VIOLANTE, IL PREMIER PUNTA SU CANDIDATI TECNICI: “L’IDEALE SAREBBERO DUE DONNE” (TE PAREVA)

Contatti riservati ci sarebbero già stati col M5S che ha detto di essere disponibile a votare due nomi di personaggi dal profilo tecnico e istituzionale indiscutibile - I forzisti non disponibili a sostenere il tecnico puntano su Donato Bruno, il senatore di Fi più votato..

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Liana Milella per “la Repubblica

 

renzi e beppe grillo con il gelato renzi e beppe grillo con il gelato

Renzi prende in mano la partita della Consulta. Lo fa con il piglio politico di chi, dopo tre mesi di stallo e venti sedute a vuoto, decide di metterci la faccia e di rischiare con una mossa a sorpresa che inaspettatamente apre la porta al partito di Grillo.

 

Dice il premier ai suoi: «Dobbiamo prendere atto che la candidatura di Violante ormai va messa in archivio, e dobbiamo guardare avanti. Ai grillini. Abbiamo un posto nel Csm che possiamo lasciare a loro, e loro saranno ovviamente liberi di scegliersi il candidato che preferiscono. Noi, per la Consulta, dobbiamo indicare due nomi di tecnici puri, nomi di alto profilo, se fossero due donne sarebbe ancora meglio».

 

RENZI E GRILLO BARBIERE RENZI E GRILLO BARBIERE

Renzi incontra Napolitano, gli fa i complimenti per la tempestività nell’aver nominato i suoi due giudici. Quando esce dal Quirinale decide che anche il Parlamento deve “svoltare”. Sulla Consulta, politicamente, il Pd non si può permettere altri ritardi. La partita va chiusa aprendo un tavolo di possibile intesa con M5S. Contatti riservati ci sarebbero già stati. L’M5S ha sempre detto di essere disponibile a votare due nomi di personaggi dal profilo tecnico e istituzionale indiscutibile.

 

Luciano Violante Luciano Violante

Tant’è che adesso Renzi, mentre ne parla con il suo inner circle, insiste sulla qualità dei nomi, «non devono essere come Catricalà e Violante», quindi nessuno che abbia già avuto a che fare con la politica. A questo punto, proprio dopo il fallimento di queste candidature, secondo Renzi è indispensabile puntare su gente dal curriculum professionale specchiato, tecnici di altissimo profilo, inattaccabili sotto qualsiasi punto di vista.

 

A questo punto, sulla Consulta, Renzi già da oggi si muoverà in due direzioni. Da una parte un indispensabile chiarimento all’interno del suo stesso partito, dall’altro un ponte lanciato verso i grillini, per i quali si riapre la possibilità di mandare un proprio rappresentante al Csm e che potrebbero concorrere ad eleggere i due giudici costituzionali. Già oggi, quando sarà Senato per l’informativa sulla Ue, Renzi incontrerà il capogruppo a Palazzo Madama Luigi Zanda e quello alla Camera Roberto Speranza.

Antonio Catricala e moglie Antonio Catricala e moglie

 

Con loro metterà a punto la sua nuova strategia, che saranno poi concretamente i gruppi parlamentari a gestire. Ovviamente il premier discuterà del nome possibile che il Pd potrà esprimere al posto dell’ex presidente della Camera Luciano Violante, un candidato sul quale ormai «non si può che voltare pagina». Con Zanda e Speranza, Renzi andrà alla ricerca non solo del futuro giudice, «possibilmente una donna», ma anche della strategia da mettere in atto con i pentastellati e con Forza Italia.

 

DONATO BRUNO DONATO BRUNO

Va da sé che l’apertura di Renzi ai grillini può sbloccare ben 143 voti che potrebbero essere fondamentali per raggiungere l’elevato quorum dei due terzi dei componenti, cioè 570 voti. Voti la cui assenza, in questi mesi, si è fatta pesantemente sentire. I grillini hanno ripetuto ufficialmente che sono disposti a votare soltanto per candidati che non hanno un passato politico, ma sono dei tecnici puri.

 

Luigi Zanda Luigi Zanda

È da vedere — se l’avance di Renzi dovesse fare concreti passi in avanti — se Berlusconi opterà per un tecnico, ma soprattutto se deputati e senatori di Forza Italia saranno disposti a sacrificare un nome di loro diretta emanazione per un tecnico puro, per giunta votabile anche da M5s.

 

ROBERTO SPERANZA ROBERTO SPERANZA

Finora le candidature bruciate di Catricalà e Caramazza dimostrano che i forzisti rifiutano il tecnico e vogliono imporre nomi come quello di Donato Bruno, il senatore forzista più votato. Raccontano che Berlusconi non mostra particolare interesse per il posto alla Corte. Forse ora che Renzi entra nella partita anche lui vorrà cominciare a giocare.

 

 

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