giuseppe conte

CONTE, I CONTI NON TORNANO - MANOVRA BIS PIÙ VICINA CON L’ALLARME RECESSIONE: MANCANO 4 MILIARDI - LE STIME DI BANKITALIA SULLA GELATA DEL PIL CAMBIANO LO SCENARIO DOPO L’ACCORDO CON L’UE, IL PREMIER: “PRESTO PER PARLARE DI CORREZIONI” - MA SI ALLONTANA L' OBIETTIVO DEL 2,04%

CONTE SALVINI DI MAIO BY LUGHINO

Michele Di Branco per il Messaggero

 

«È troppo presto per ragionare di manovra bis». Giuseppe Conte cerca di allontanare l' ombra dell' intervento correttivo.

 

Ma è evidente che il taglio delle stime di crescita (dall' 1 allo 0,6%) operato da Bankitalia per il 2019, coinciso proprio con il lancio di Reddito di Cittadinanza e Quota 100, misure bandiera del governo, sta seminando nervosismo all' interno della maggioranza giallo-verde.

 

«Siamo agli inizi di gennaio: sono appena partite queste nuove misure ed è appena partito il nostro piano di investimenti» ha spiegato il premier. Il quale si è comunque lasciato sfuggire una frase sibillina. «Preveniamo che possa accadere il peggio e ci siamo predisposti per tempo» ha detto Conte. Non proprio una smentita rispetto all' eventualità che Palazzo Chigi, in tarda primavera, debba appunto ricorrere ad una manovra di aggiustamento dei conti pubblici.

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 1

La tensione, comunque, è palpabile. Dopo le accuse di Luigi Di Maio a Bankitalia («Fa stime apocalittiche e non è la prima volta, sono diversi anni che non ci prende. Solo è strano: quando c' erano quelli di prima facevano stime al rialzo, ora al ribasso» aveva attaccato due giorni fa il vicepremier) ieri è stata la volta di Stefano Buffagni.

 

«Confindustria ha polemizzato il sottosegretario intervistato da Maria Latella per SkyTg24 ha appoggiato il referendum di Renzi come se fosse la soluzione a tutte le criticità del mondo: gli italiani erano da una parte e Confindustria dall' altra. Se Confindustria vuole fare l' attività che le compete, e quindi difendere gli interessi del Paese, ben venga. Ma se vuole fare politica, allora vada a far politica. Ma a questo punto ecco il pesante affondo dell' esponente di governo credo che le società di Stato, le partecipate, dovranno smettere di finanziare le decine di milioni di euro che danno a Confindustria».

conte merkel

 

LA MINACCIA Una minaccia in piena regola indirizzata verso Viale dell' Astronomia. Occorre a questo proposito ricordare che l' ipotesi che il governo avesse in mente di far uscire tutte le aziende a partecipazione pubblica (tra queste: Eni, Enel, e Leonardo) dall' associazione industriale era circolata nel corso della messa a punto della manovra. Una ipotesi, poi non concretizzatasi, alimentata in particolare da personalità di spicco della Lega. Insomma il governo sembra vivere una sorta di sindrome da accerchiamento. E a farne le spese, in queste ore, sono gli organismi che mettono in dubbio la validità della manovra, soprattutto alla luce dell' evolversi non positivo della congiuntura economica.

 

«Certo che siamo consapevoli che forse servirà una manovra correttiva, ma confidiamo che gli elementi inseriti in legge di Bilancio possano imprimere una spinta alla crescita, tanto da scacciare questa ipotesi» spiega una fonte governativa della Lega. Fiducia e realismo si mescolano, anche se i numeri parlano chiaro. Se le previsioni di Bankitalia saranno confermate nel corso dei prossimi mesi, nel Def di aprile il governo sarà costretto a prenderne atto rivedendo il quadro tendenziale dei conti pubblici e correndo il prima possibile ai ripari con una manovra correttiva che potrebbe attestarsi attorno ai 3-4 miliardi di euro. Il conto è presto fatto.

 

SALVATORE ROSSI IGNAZIO VISCO

Rispetto alle previsioni del governo, che stimano un Pil a +1% nel 2010, una contrazione dello 0,4% si tradurrebbe in un aumento del deficit di poco superiore ad 0,2%. Due decimali di Pil valgono circa 3,6 miliardi di euro. Ma poiché l' Italia, per evitare l' apertura di una procedura d' infrazione, a fine dicembre ha concordato con Bruxelles un deficit al 2,04, rischierebbe con gli arrotondamenti di arrivare al 2,3%. Dunque l' intervento richiesto potrebbe aggirarsi attorno ai 4 miliardi. Non solo. Se l' andamento dei conti sarà negativo, si bloccheranno autorizzazioni di spese per 2 miliardi: una norma cautelativa introdotta proprio dopo il confronto con la commissione europea.

 

 

ignazio visco jens weidmannconferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 14

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."