CONTE GIOCA A POKER CON L'EUROPA SUL RAPPORTO DEFICIT-PIL (M5S E LEGA NON VOGLIONO SCENDERE SOTTO IL 2,1%) - SALVINI FA IL "BOTTO" A PIAZZA DEL POPOLO: SECONDO UN SONDAGGIO GPF, IL 42% DEGLI ITALIANI LO VUOLE A PALAZZO CHIGI - BERLUSCONI NON CORRERA’ ALLE EUROPEE: IL SUO “VALORE AGGIUNTO” ORMAI SMUOVE AL MASSIMO DUE PUNTI PERCENTUALI...

-

Condividi questo articolo


Marco Antonellis per Dagospia

 

berlusconi salvini berlusconi salvini

Mentre il governo Conte gioca a poker con l'Europa (Di Maio e Salvini proprio in queste ore hanno fatto sapere al Premier di non essere disponibili a scendere sotto il 2,1% nel rapporto deficit/Pil ma l'avvocato degli italiani ha lasciato intendere che potrebbe scendere, in sede di trattativa con Juncker, anche fino al 2% che poi è il vero obiettivo, anche se non detto, del governo di Roma: riservatamente Lega e 5Stelle fanno sapere che tutto sommato potrebbe  andare bene anche il 2% purché non si scenda all'1,9 che significherebbe la resa nei confronti dell'Europa) anche il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani getta sul tavolo tutta la sua credibilità per tentare di convincere il suo capo in Italia, Silvio Berlusconi a scendere in campo per le prossime elezioni europee.

SALVINI BERLUSCONI SALVINI BERLUSCONI

 

Ma il pressing è destinato con tutta probabilità al fallimento perché il Cav (non chiamatelo più ex Cav; ci ha tenuto a precisarlo la scorsa settimana all'Ergife di Roma) a differenza del suo vice di partito sa benissimo che non smuoverebbe granché voti. Nei sondaggi riservati viene fuori che con Berlusconi in campo, capolista per l'Europarlamento, Forza Italia guadagnerebbe al massimo uno o due punti percentuali.

 

Poco, troppo poco per un leader che ha fatto la storia della politica italiana recente. Insomma, il sogno di Tajani sembra destinato a rimanere tale.  Ma i problemi per Forza Italia sono anche altri. Perché la partita per le regionali con Matteo Salvini e Giorgia Meloni non è affatto chiusa, anzi.

 

matteo salvini luigi di maio matteo salvini luigi di maio

A Berlusconi sono stati recapitati i tanto attesi sondaggi sulle candidature per Basilicata, Piemonte e Calabria ma non sarebbero stati risolutivi e si resta in attesa di dati più probanti. Così come non ci sono ancora certezze, spiegano fonti di Centrodestra, per le altre candidature spettanti rispettivamente a Fratelli d'Italia (Abruzzo) e Lega (Sardegna, Emilia Romagna, Toscana). Insomma, l'alleanza di Centrodestra per le regionali è più che mai in alto mare. Morale della favola: servirà presto un altro vertice a tre.

conte salvini di maio conte salvini di maio

 

E mentre Silvio Berlusconi cerca per l'ennesima volta della sua carriera volti nuovi da lanciare in politica (stavolta in vista delle elezioni europee) e di rafforzare la comunicazione del partito attraverso i social chi fa il "botto", quello vero, è Matteo Salvini: dopo la manifestazione di Piazza del Popolo, secondo un sondaggio Gpf che Dagospia ha potuto visionare in anteprima, il 42% degli italiani vorrebbe vedere il leader leghista a Palazzo Chigi. Ma da Presidente del Consiglio, non da vice.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…