DELIRIO LIBICO – RENZI HA POCHE IDEE POCO MA CONFUSE SULLA CRISI LIBICA E CERCA L’ASSE CON LA FRANCIA – MA PARIGI IN LIBIA È UN ABILE CONCORRENTE PERCHÉ LA SUA TOTAL SI DEVE ESPANDERE A SPESE DELL’ENI

Al di là dei sorrisi di convenienza di ieri tra Hollande e Renzie, in Libia Francia e Italia sono in lotta per il controllo del gas e dei pozzi petroliferi. Alla fine della guerra, guardando le concessioni, si vedrà chi è stato più furbo…

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manifestazione a parigi hollande e renzi manifestazione a parigi hollande e renzi

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Ma la Libia è un problema di chi? Con il 12% del fabbisogno energetico italiano soddisfatto dal gas libico, e con la vicinanza delle coste, sicuramente è un grosso problema di Roma. Ma il governo su questo ha le idee poco chiare.

 

RENZI DORME - MOGHERINI MADIA RENZI DORME - MOGHERINI MADIA Isis - libia Isis - libia

Federica Mogherini, Alto rappresentante della politica estera Ue, preme perché una soluzione alla crisi libica sia trovata dall’Onu. E sulla stessa linea c’è anche Renzie, che ieri ha incontrato Francois Hollande e ha incassato l’appoggio della Francia sulla strategia che mira a mandare avanti il Palazzo di Vetro. Invece, il ministro Gentiloni era pronto a un intervento diretto nell’ambito di una task force internazionale, ed è rimasto isolato.

RENZI GENTILONI RENZI GENTILONI

 

Tutto bene, anche i sorrisi di ieri tra il presidente francese e il premier italiano. Però la vera battaglia si gioca su gas e pozzi di petrolio. Un derby proprio con la Francia, pronta ad aiutare l’espansione della sua Total, mentre l’Eni sembra giocare in difesa. Alla fine della guerra, dalla divisione delle concessioni petrolifere, si vedrà chi si è mosso meglio tra le varie fazioni in lotta. 

 

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