LA DESTRA FRANCESE? COME CANE E GATTO – LA LITE BESTIALE IN CASA LE PEN CON IL DOBERMAN DI PAPÀ JEAN MARIE CHE SBRANA LA GATTINA DELLA FIGLIA MARINE PORTA VOTI: LEI SE NE VA DI CASA E FA BRECCIA NEL CUORE DEGLI ANIMALISTI DI TUTTO IL MONDO

Il rapporto tra il fondatore del Front National, Jean Marie e la figlia, nuova icona del partito, già logoro dopo le liti pubbliche su nozze gay e antisemitismo, si è infranto definitivamente su un incidente domestico - Proprio come cani e gatti, padre e figlia hanno preso finalmente strade diverse…

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Manila Alfano per “il Giornale

 

JEAN MARIE LE PEN E LA FIGLIA MARINE JEAN MARIE LE PEN E LA FIGLIA MARINE

Non per politica ma per amore di una gattina. alla fine, Marine Le Pen, se ne è andata. Ha sbattuto la porta ed è uscita dalla casa paterna dove viveva. il rapporto tra il fondatore del Front National, Jean Marie e la figlia, nuova icona del partito, aveva retto alle liti pubbliche su nozze gay e antisemitismo e ora si è infranto su un incidente domestico.

 

Idee diverse sul futuro del partito? Diatribe su frasi politicamente scorrette? No. La pasionaria di Francia se ne è andata dopo che una delle sue adorate gattine è stata sbranata dal dobermann del padre.

 

jean marie le pen jean marie le pen

Chissà quante volte si sarà lamentata Marine della ferocia del cane, e chissà quante volte Jean Marie avra minimizzato. Fino all'altro giorno quando la micetta è stata uccisa. Eccola la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che l'ha portata a lasciare una volta per tutte la tenuta di famiglia nei pressi di Parigi, per trasferirsi a vivere lontana dai «cagnacci» del padre.
 

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Ora pare che già da tempo Marine sognava di trasferirsi altrove. È probabile che non avesse mai trovato l'occasione giusta per discuterne con l'ingombrante padre. Fino all'uccisione della sua micia.
 

E forse non era stato un caso che per la prima volta a giugno aveva avuto la forza di prendere le distanze dal padre per le sue battute antisemita nei confronti del cantante di origini ebraiche Patrick Bruel. Secondo le indiscrezioni di L'Express la leader frontista ha già acquistato una proprietà a La Celle-Saint-Cloud, nel dipartimento delle Yvelines, a pochi chilometri da Parigi. Secondo il giornale francese, che rivela la vicenda, si tratta di una grande villa con giardino, dove potrà organizzare dei ricevimenti. E dove soprattutto i suoi animali domestici potranno vivere in pace e serenità senza l'incubo dei cani del padre.
 

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Altro che terza via. Con la sua reazione Marine ha davvero fatto breccia nel cuore degli animalisti di tutto il mondo. Lei, che ha avuto il merito di sdoganare il partito dell'estrema destra, che ha rinnegato l'ideologia razzista del padre, empatica con il francese medio, con questa mossa, ha definitivamente ammaliato i suoi elettori.

Jean Marie Le Pen Jean Marie Le Pen

 

C'è voluto un gatto per mettere fine al rapporto ormai troppo complesso di Marine con Jean-Marie. Erano mesi ormai che tra padre e figlia si era incrinato qualcosa di profondo. Jean- Marie l'ha definitivamente capito a giugno quando la figlia aveva preso le distanze dalla frase contro gli ebrei. Lui, con la stizza di chi sa di essere un ormai numero due, le aveva risposto inacidito: «Ti sei allineata». Era l'inizio della fine.

 

MARINE LE PEN VOTA MARINE LE PEN VOTA

Prima c'era stata la lunga, lenta emancipazione di Marine; con la tolleranza dei matrimoni gay, accantonando le ossessioni del padre in tema di guerra, strizzando l'occhio ai giovani con l'idea dell'anti-sistema. Fine di una visione politica comune, ma di più: emancipazione di una figlia. Dopo aver accantonato le ossessioni paterne in tema di guerra, colonie perdute e purezza etnica, ha rivendicato l'amore per i felini sui cani. 
 

E così, neppure le passioni più domestiche ormai potevano più andare d'accordo. Lui e i suoi dobermann, lei e i mici bengalesi. La convivenza ormai era diventata impossibile. Proprio come cani e gatti, padre e figlia hanno preso finalmente strade diverse. La più clamorosa conferma che l'animalismo è di destra.

 

 

 

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