DIPARTITO DEMOCRATICO - I SINISTRATI MINACCIANO LA SECESSIONE SUL “JOBS ACT” SE NON CI SARANNO MODIFICHE IN COMMISSIONE - BERSANI METTE IL DITO NELLA PIAGA: “BERLUSCONI E VERDINI SONO TRATTATI CON RISPETTO, SPERO CAPITI ANCHE A ME”

Bersani si spinge fino a chiedere “libertà di voto” per i parlamentari Pd, come sulle questioni etiche. Pippo Civati assicura che la scissione è alle porte - La minoranza Pd si sta concentrando anche su un'altra operazione, meno aperta: alimentare l' impasse sulla Consulta per bloccare il Parlamento…

Condividi questo articolo


Laura Cesaretti per “il Giornale

 

videomessaggio di renzi contro la camusso e i sindacati 8 videomessaggio di renzi contro la camusso e i sindacati 8

Lo aveva previsto già a fine luglio il renziano Paolo Gentiloni: «Lo psicodramma sulla riforma del Senato sembrerà all'acqua di rose quando si tratterà di votare il Jobs act».

Previsione fondata: il Pd è in piena crisi di nervi.

 

E il suo segretario, nonché presidente del Consiglio, al momento tutto fa tranne che il pompiere: più la minoranza interna si imbizzarrisce e scalpita, più lui gli agita la muleta del torero sotto al naso. «Dentro al Pd c'è chi pensa di sfruttare il successo delle elezioni europee per fare ammuina», ha attaccato ieri dagli schermi del Tg2 . «Vogliono usare Renzi come foglia di fico per fare come gli pare. Ma sono cascati male, io ho preso quei voti perché voglio cambiare l'Italia davvero».

pierluigi bersani pierluigi bersani

 

Il premier difende il suo Jobs act: «Così come riformando la Costituzione non stiamo attentando alla democrazia», con la riforma del lavoro «nessuno vuole togliere diritti, ma darli a chi non li ha avuti». La vecchia guardia attaccata accusa il colpo e reagisce: «Vedo che Berlusconi e Verdini sono trattati con educazione e rispetto, spero che prima o poi capiti anche a me», replica Pier Luigi Bersani.

 

Da oggi, Renzi sarà per quasi una settimana in Usa, prima in California in visita a Twitter , Yahoo e alla Silicon Valley, poi a New York tra Onu e incontri politici (con Hillary e Bill Clinton il principale) e infine a Detroit con Marchionne alla Fiat-Chrysler. In patria, il suo partito continuerà nel frattempo a lacerarsi, e a tentare di lacerare lui. Domani si riuniscono in assemblea tutte le aree della minoranza.

 

DENIS VERDINI DENIS VERDINI

Dicono di contare su più di cento parlamentari, minacciano di far saltare il provvedimento del governo se non si troverà un «ragionevole compromesso», come dice il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano: «La reintegra del lavoratore, dopo il periodo di ?tutele crescenti?, deve rimanere. E il demansionamento va tolto». Damiano avverte: «Se arrivasse, anche non richiesto, il soccorso determinante dei voti di Berlusconi cambierebbe la natura della maggioranza».

 

Silvio Berlusconi Silvio Berlusconi

Bersani si spinge fino a chiedere «libertà di voto» per i parlamentari Pd, come sulle questioni etiche. L'avanguardia del dissenso Pippo Civati assicura che la scissione è alle porte: «Un fantasma che aleggia, e non solo dalle mie parti». Al momento, in verità, si tratta più di un wishful thinking civatiano e di pochi altri (come Stefano Fassina, che assicura: «Non voterò mai le riforme che piacciono alla destra») che di un rischio concreto.

 

pippo civati pippo civati

«La minoranza chiederà di potersi contare nei gruppi, anche dopo la Direzione - prevede un renziano della segreteria Pd - ma è l'unica arma vera che hanno. Renzi sarà durissimo fino in fondo, e voglio vedere chi avrà il coraggio di spaccare il Pd: Bersani e compagnia non possono permetterselo, e comunque non li seguirebbero neppure i loro».

 

Il sospetto nelle file anti-renziane è però che il premier stia giocando al «la va o la spacca»: alzare l'asticella sul Jobs Act fino a far saltare il banco, e andare al voto in primavera usando la guerra ai conservatori di sinistra come campagna elettorale. Il timore degli ex Ds è che Renzi, dopo aver tolto loro le chiavi della «Ditta», voglia definitivamente liberarsi della loro ipoteca sul Pd, per trasformarlo «nel PdR, partito di Renzi», come teme Fassina.

Paolo Gentiloni Paolo Gentiloni

 

Per questo, più che nella «battaglia a visto aperto» sul Jobs Act annunciata da Damiano, la minoranza Pd si sta concentrando su un'altra operazione, meno aperta: alimentare l' impasse sulla Consulta per bloccare il Parlamento, e imbastire quella che un dissidente anti-Renzi chiama «una nuova operazione Rodotà»: mettere in pista un candidato «in grado di spaccare il Pd e far saltare il patto del Nazareno». Perché è l'intesa sull'Italicum «il nostro primo obiettivo».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...