malago renzi marino

DISPETTI OLIMPICI – LA CANDIDATURA PER ROMA 2024 VA UFFICIALIZZATA ENTRO SETTEMBRE MA IL CAMPIDOGLIO NON HA FATTO NULLA – MARINO È INCAZZATO CON MALAGÒ, SCELTO DA RENZI, CHE NON GLI FA TOCCARE PALLA – IL RUOLO FANTASMA DI MONTEZEMOLO

Carlo Tecce per il “Fatto Quotidiano

 

malago e montezemolo renzimalago e montezemolo renzi

Il crimine non è una disciplina olimpica. Ma con impavido tempismo, appena scoperchiata Mafia Capitale, il giovane Matteo Renzi e l’amico Giovanni Malagò, una coppia di piacioni di professione, hanno candidato Roma per i Giochi del 2024. Siccome l’Italia è tutta bella e tutta cara, e non soltanto la capitale è votante, Renzi s’è inventato l’Olimpiade itinerante: un po’ a Firenze per il Brunelleschi, a Napoli e in Sardegna per la vela e il mare, a Milano per le bici. E perché escludere Torino, Venezia o il Vaticano, che dispone di campetti di pregiata erbetta inglese? Come spesso accade, Ignazio Marino ha incassato. Non il denaro: la gomitata politica, che non è per niente sportiva.

 

L’EX CHIRURGO fa il bonario, però s’è imputato. E non fa passare nulla, non concede nulla al rampante Malagò, già designato prossimo sindaco di Roma. Entro il 15 settembre va formalizzata la candidatura, ma né la giunta comunale, né l’assemblea capitolina hanno approvato un documento valido. Anzi, non l’hanno neanche abbozzato o discusso. Per la sfiancante corsa al 2024, che sarà definita fra un paio di anni, il Campidoglio ha accontato una miseria: 150.000 mila euro.

 

renzi malago marino del rio foto mezzelani gmt330renzi malago marino del rio foto mezzelani gmt330

Marino s’è “dato” coraggio. Il guaio è che le ripicche non lasciano un graffio. Il Coni ha il controllo assoluto, e non per una ribalda gestione di Malagò, di per sé ribaldo, ma perché Matteo gli ha prestato (non regalato) il potere. A differenza di Gianni Alemanno e Silvio Berlusconi che spesero milioni di euro per le Olimpiadi 2020 e poi furono bloccati da Mario Monti, stavolta non esiste un comitato promotore che riunisce comune, governo e Coni.

 

Malagò ha affidato la gestione a Coni Servizi, una società di proprietà del ministero del Tesoro. Marino non dovrà imprecare sui soldi che mancano: gli 8 milioni necessari per avviare la macchina li mette lo Stato. Con l’obolo di governo, Malagò s’assicura il controllo totale, può fare e disfare, allestire conferenze stampa, centellinare annunci più o meno inutili con quel tipo di prosopopea che ricalca lo stile renziano.

 

Per imbellettare l’immagine di Roma, il presidente del Coni ha arruolato Luca Cordero di Montezemolo, che ha accettato di sfidare la sorte, spavaldo, dopo aver legato il suo ciuffo al fallimento dei mondiali di Italia ’90. Anche il ruolo di Montezemolo è simbolico. Talmente simbolico, o meglio ancora metafisico, che il Coni non ne ha deliberato la nomina. Che importanza? Zero, decide Malagò.

olivieri mennea malago?? foto mezzelani gmt040olivieri mennea malago?? foto mezzelani gmt040

 

Correzione: Malagò con il nullaosta di Renzi. Questa sintonia ha permesso a Claudia Bugno, una dirigente ministeriale ex consigliere nel Cda di Banca Etruria (con il papà del ministro Maria Elena Boschi vicepresidente), di ottenere il coordinamento del comitato promotore. E Marino, offeso, ha ingaggiato per 37.000 euro un ex assessore di Barcellona, Enric Truno y Lagares, per importare i fasti catalani dell’edizione del ’92.

 

Assunti i rimedi pallitiavi, e queste per adesso sono davvero scaramucce con Malagò (leggi pure Renzi), l’ex chirurgo minaccia di fare il referendum consultivo sui Giochi per far esprimere i romani. Le previsioni sono scontate: i romani, disillusi, bocceranno il progetto.

 

È presto, per ora è (è ancora) un’ipotesi. Al Comitato Olimpico Internazionale sono grati a Renzi per aver inaugurato la maratona burocratica e lobbistica da qui al 2024, ma sono sei le città che potrebbero sfidare Roma: Baku, Boston, Budapest, Amburgo, una metropoli indiana e la più blasonata, Parigi, che in quell’anno vuole celebrare un centenario olimpico. Oltre i simboli e la grandeur, i Giochi rappresentano un impiccio. Vedi il Brasile, stremato già dopo i Mondiali, tra balletti coreografici e rivolte feroci.

malago totti montezemolomalago totti montezemolo

 

LA NOVERGIA con Oslo si è ritirata per quelle invernali del 2022, resiste la Cina con Pechino, impegnata in un farsesco ballottaggio con Almaty, in Kazakistan, il regno del dittatore Narzabayev. Vincerà la Cina. E vinceranno gli sprechi. A Pechino non sanno come smaltire le strutture del 2008. I Giochi vanno contro la logica economica. Anche se parsimoniosa, l’Italia dovrebbe spendere almeno 10 miliardi di euro.

 

ignazio marino e il dalai lama che sbadigliaignazio marino e il dalai lama che sbadiglia

Nessuno s’è bevuto la farsa degli imprenditori impazienti di investire su Roma 2024. E non è il caso di affrontare la questione scadenze, consegna dei lavori. Già L’Expo di Milano è un umiliante gioco di ritardi e ruberie. Forse sarebbe saggio candidare Roma per il 2054. Per iniziare domani con gli appalti.

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…