matteo renzi emmanuel macron

DOPO L’INCONTRO CON RENZI MACRON VUOL FARE UNO SGAMBETTO ALL’ITALIA SULLA LIBIA: PARIGI CHIEDE UN PROCESSO AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU SUI CENTRI PER FRENARE I MIGRANTI – OBBIETTIVO DELL’ELISEO: FAR FUORI L’ITALIA DA TRIPOLI 

 

Paolo Mastrolilli per La Stampa

 

EMMANUEL MACRON MATTEO RENZI

La Francia chiede di tenere una riunione del Consiglio di Sicurezza dell' Onu, per discutere la questione del traffico degli esseri umani in Libia. L' Italia, che ha la presidenza di turno dell' organismo, sta cercando di accomodarla, ma fa notare che il tema generale era stato già trattato martedì scorso, con l' approvazione di una risoluzione. È importante infatti che questa tragedia venga affrontata e risolta, ma non strumentalizzata al fine di avanzare gli interessi nazionali di singoli Paesi.

 

MIGRANTI IN LIBIA CAMPI

Roma ha dedicato la sua presidenza del Consiglio all' emergenza sicurezza nel Mediterraneo, in particolare con la riunione ministeriale sulla Libia guidata dal capo della Farnesina Alfano, e con il dibattito di martedì scorso sul traffico degli esseri umani, a cui è intervenuto il sottosegretario Amendola. Alla discussione hanno partecipato il segretario generale dell' Onu Guterres, il direttore di Unodoc Yuri Fedotov, la Special Rapporteur Maria Grazia Giammarinaro, e il Commissioner for Peace and Security dell' Unione Africana Smail Chergui.

MIGRANTI IN LIBIA CAMPI1

 

Al termine, il massimo organismo del Palazzo di Vetro ha approvato all' unanimità una risoluzione che condanna i traffici e impegna tutti i Paesi a fare di più per fermarli. Nel frattempo però è uscito il video della Cnn sulla vendita degli schiavi in Libia, che si è aggiunto alle osservazioni dell' Alto Commissario Onu per i Diritti Umani Zeid Ra' ad al Hussein sulle sofferenze dei detenuti. Quindi il presidente francese Macron ha chiesto di riunire il Consiglio di Sicurezza.

 

gheddafi e sarkozy jpeg

Naturalmente tutti concordano sul fatto che il traffico di esseri umani è una pratica rivoltante, come ha dimostrato la risoluzione approvata martedì, ma forse dietro all' iniziativa dell' Eliseo ci sono anche altre ragioni, come le sollecitazioni ricevute dai Paesi amici dell' Unione Africa, e magari gli interessi diretti di Parigi in Libia, inclusi quelli petroliferi. Domenica scorsa poi Le Figaro notava anche che la Francia dall' inizio dell' anno ha fermato 43.000 illegali alla sua frontiera meridionale, e si è lamentata con Roma perché non farebbe i controlli necessari a bloccarli prima.

 

MACRON SERRAJ HAFTAR

Ora è noto che l' intervento per rovesciare Gheddafi fu voluto soprattutto dall' allora presidente Sarkozy, e il caos seguito alla caduta del regime ha accelerato la crisi dei migranti, davanti alla quale l' Europa ha lasciato praticamente sola l' Italia. L' emergenza si risolverebbe prima di tutto stabilizzando il Paese, ma anche qui Parigi ha svolto un ruolo peculiare, ad esempio ospitando il generale Haftar, e di fatto incoraggiando le sue mire per la conquista militare di Tripoli.

 

Queste ambizioni, che includono la richiesta di essere nominato presidente della Libia con il controllo esclusivo delle forze armate, sono sostenute anche da Egitto, Emirati Arabi e Russia, e costituiscono forse la ragione principale per cui non si riesce a concludere un accordo che pacifichi davvero tutto il Paese.

AL SISSI HAFTAR

 

La presidenza italiana fa notare che il dibattito in Consiglio sul traffico degli esseri umani è già avvenuto, ma si sta adoperando affinché la richiesta francese possa essere soddisfatta, probabilmente con una riunione a porte chiuse da concludere con una dichiarazione. L' importante è che l' eventuale appuntamento ribadisca la linea già affermata dalla risoluzione di martedì, senza diventare l' occasione per mettere in discussione l' operato dell' unico Paese che si è davvero adoperato per salvare le vite dei migranti, sopportando gran parte del peso di questa emergenza.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…