bergoglio stefanini gay

1. DOVE E’ FINITA LA RIVOLUZIONE DI BERGOGLIO: ‘’CHI SONO IO PER GIUDICARE I GAY?’’ 2. IL SEGRETARIO DELLA SANTA SEDE, PAROLIN, RIFIUTA DA QUATTRO MESI DI ACCREDITARE L’AMBASCIATORE FRANCESE, OMESESSUALE DICHIARATO, LAURENT “J’ADORE” STEFANINI 3. EPPURE LA NOMINA HA RICEVUTO UFFICIALMENTE L’APPROVAZIONE DALL’ARCIVESCOVO DI PARIGI, IL CARDINALE ANDRÉ VINGT-TROIS COL SOSTEGNO ESPLICITO DEL CARDINALE TAURAN

1. IL VATICANO NON ACCETTA L’AMBASCIATORE GAY. L’ELISEO VA ALLO SCONTRO

Anais Ginori per “la Repubblica”

Laurent Stefanini  5f1887411Laurent Stefanini 5f1887411

 

«Non cambieremo candidato». L’Eliseo fa sapere che non ci saranno ripensamenti sulla scelta di nominare Laurent Stefanini come ambasciatore alla Santa Sede. «È uno dei nostri migliori diplomatici e ha tutte le qualità necessarie per ricoprire quel ruolo», spiega una fonte vicina a François Hollande al giornale cattolico La Croix. Nominato da quattro mesi, Stefanini non si è ancora mai insediato perché il Vaticano non ha dato il gradimento che richiede normalmente la procedura.

 

L’ex capo del protocollo del ministero degli Esteri ha già lavorato all’ambasciata francese presso la Santa Sede, ma è anche un omosessuale dichiarato, dettaglio che ha messo in crisi la procedura di insediamento.

monsignor parolin e john kerry monsignor parolin e john kerry

 

Si profila insomma un nuovo, pesante scontro con il Vaticano e il mondo cattolico per il governo francese, dopo le dure proteste contro la legge che ha autorizzato i matrimoni gay. Stefanini, 54 anni, cattolico fervente, celibe senza figli, è stato nominato il 5 gennaio scorso da Hollande in consiglio dei ministri per succedere a Bruno Joubert nella sede diplomatica di Villa Bonaparte.

 

Doveva insediarsi il primo marzo ma è rimasto bloccato a Parigi anche se la nomina di Stefanini ha ricevuto ufficialmente l’approvazione della Conferenza episcopale, e in particolare dall’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois. Il diplomatico aveva già frequentato la Santa Sede tra il 2001 e il 2005 riscontrando, dicono persone a lui vicine, l’apprezzamento della gerarchia vaticana. Stefanini avrebbe anche il sostegno esplicito del cardinale francese Jean-Louis Tauran.

 

PAPA FRANCESCO BERGOGLIO HOLLANDE PAPA FRANCESCO BERGOGLIO HOLLANDE

La rivolta è venuta da esponenti del movimento della “Manif pour tous”, che ha organizzato i cortei contro l’approvazione delle nozze gay. Alcuni dirigenti della “Manif pour tous” si sarebbero mobilitati in forze contro la scelta di Hollande, considerata come «una provocazione». Il leader socialista era già stato accolto con un’inedita freddezza da parte di Papa Francesco durante la sua prima visita in Vaticano, l’anno scorso. Ora la scelta di mandare Stefanini come ambasciatore presso la Santa Sede rischia di riaprire le polemiche tra Parigi e Vaticano.

 

«La sessualità è una questione strettamente privata, ci asteniamo da ogni commento», puntualizzano a Parigi, spiegando che in questo genere di dossier «non c’è mai un niet », quanto piuttosto «un’assenza di risposta» sulla proposta di candidatura. «In ogni caso — dicono dal Quai d’Orsay — la procedura è ancora in corso».

 

Un caso analogo si era già verificato nel 2008, sempre per l’incarico di ambasciatore francese in Vaticano. Allora la sede rimase vacante per quasi un anno e tra i candidati non graditi figuravano un luterano, un divorziato e anche allora un omosessuale dichiarato.

 

monsignor parolin arriva al suo primo incontro bilaterale italia vaticano monsignor parolin arriva al suo primo incontro bilaterale italia vaticano

Dopo l’iniziale ritardo del gradimento da parte della Santa Sede, il governo francese avrebbe cominciato a pensare a nomi alternativi a Stefanini. Hollande però ha fermato qualsiasi ipotesi di cambio: il candidato è uno solo. Dall’entourage del Presidente, ricordano che il Pontefice aveva detto nel 2013 a proposito delle persone omosessuali: «Chi sono io per giudicare?». Ora quel giudizio è sospeso.

 

2. IL GELO DELLA SANTA SEDE: QUESTIONE CHIUSA

Marco Ansaldo per “la repubblica”

 

«No comment ». Un diniego secco. Così reagisce il Vaticano sull’accredito che ha negato, ormai 3 mesi fa, e senza alcuna intenzione di cambiare idea, all’ambasciatore francese designato, Laurent Stefanini. Un “no” che la dice in realtà lunga sui rapporti non facili tra Parigi e la Città del Vaticano. La Sala Stampa vaticana non diffonderà alcun comunicato, e non ci sarà alcuna dichiarazione ufficiale da parte del “governo” della Santa Sede.

PAPA FRANCESCO BERGOGLIO HOLLANDE PAPA FRANCESCO BERGOGLIO HOLLANDE

Perché quel «no comment» dal sapore così tranciante, fanno capire tra le righe fonti pontificie, significa innanzitutto che la Santa Sede non intende prendere posizione su una vicenda che ritiene di avere già esaurito per vie interne: cioè il respingimento dell’accredito al diplomatico Stefanini.

 

E non certo per una questione di sua incapacità professionale: Stefanini è ben conosciuto, ha svolto un ruolo di consigliere a Villa Bonaparte, e ha accompagnato il Papa in aereo lo scorso anno nella visita a Strasburgo. Quanto piuttosto per opportunità, viste le tendenze dichiaratamente omosessuali dell’ambasciatore, in un ambiente in cui il tema dell’apertura della Chiesa ai gay è uno degli argomenti di battaglia tra riformisti e conservatori al Sinodo dei vescovi. Stefanini, infatti, diverrebbe il primo ambasciatore gay in Vaticano. E sarebbe evidente l’imbarazzo della Santa Sede, nonostante le parole di Francesco sugli omosessuali («chi sono io per giudicare »).

LAURENT STEFANINILAURENT STEFANINI

 

Della vicenda in Vaticano si è occupata la Segreteria di Stato, nella sua seconda sezione, dedicata agli Affari internazionali. Ma è pur vero che Francesco ha avuto, in questi due anni di pontificato, due momenti di forte imbarazzo diplomatico di fronte a personalità internazionali. Da ultimo, lo scorso novembre, quando il Pontefice che predica la povertà si è visto costretto a non rifiutare l’invito ad Ankara dentro il fastoso palazzo presidenziale del Capo dello Stato turco, Recep Tayyip Erdogan.

 

LAURENT  STEFANINILAURENT STEFANINI

Ma la sua prima “maschera”, «un volto di pietra» come ricorda a Repubblica ancora con sorpresa un altissimo prelato che assistette al colloquio, il Papa argentino la indossò proprio con Hollande, quando nel gennaio 2014 il capo dell’Eliseo, già sulla bocca di tutti per la relazione extraconiugale con l’attrice Julie Gayet, arrivò in Vaticano reduce da posizioni fieramente laiche su temi scottanti in pieno dibattito a Parigi: aborto, eutanasia, matrimonio gay, suicidio assistito. Tutti giudicati come molto delicati dalla Chiesa.

 

In Curia c’è così chi considera questa nomina «una provocazione» di Hollande. Il quale, difatti, sembra ora impuntarsi sul nome di Stefanini. È chiaro che il Vaticano non recederà dai propri propositi. Siamo, insomma, al muro contro muro. Ma, come spiegano ancora nella Santa Sede, «l’ambasciatore Stefanini non verrà a Roma, non sarà accreditato in Vaticano».

 

 

LAURENT  STEFANINI LAURENT STEFANINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!