DRAGHI TORNA A ‘MINACCIARE’ L’USO DEL BAZOOKA MONETARIO, ALLA FACCIA DI WEIDMANN: “PRONTI A UTILIZZARE TUTTI GLI STRUMENTI A NOSTRA DISPOSIZIONE” - MOMENTO SUPERMARIO: “I CITTADINI POSSONO CONTARE SU DI NOI”

Jean Pierre Elkabbach per “Europe 1” pubblicato da “la Repubblica

 

Presidente Draghi, l’Europa e la Francia possono dare un nuovo impulso alla crescita. Si dirà che lei lo ha già fatto a giugno e a settembre. Se la disoccupazione continuasse a crescere, la Bce ha modo di stimolare ulteriormente l’economia?

MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI

«La politica monetaria resterà accomodante per un periodo di tempo relativamente lungo. Il consiglio dei governatori si è unanimemente impegnato a ricorrere a tutti gli strumenti a sua disposizione nel quadro del proprio mandato per fare in modo che l’inflazione torni a un livello inferiore al due per cento. I tassi di interesse resteranno al livello attuale, perché non possono scendere ancora di molto, per un periodo prolungato».

MERKEL E DRAGHI MERKEL E DRAGHI

 

In Europa, con un’inflazione così bassa, c’è il rischio di deflazione o addirittura di recessione?

«Per la zona euro non vediamo il rischio di deflazione, ma il rischio di un’inflazione troppo debole per troppo tempo. Inoltre, la ripresa è modesta, debole, ineguale e fragile. Ma non si tratta di recessione».

 

Avete molta liquidità alla Bce?

«Sì, naturalmente. D’altronde lo abbiamo dimostrato».

 

E potete dimostrarlo di nuovo?

«Certo. Come ho già avuto occasione di dire, siamo pronti ad utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione nel quadro del nostro mandato ».

 

Per ottenere delle percentuali di crescita maggiori cosa occorre fare?

«La politica monetaria da sola non può produrre crescita. Occorre che vi siano altre componenti, a cominciare dalle riforme strutturali. Possiamo offrire tutto il credi- to possibile al settore privato, ma in certi Paesi ci vogliono mesi e mesi prima che un giovane imprenditore possa ottenere il permesso di aprire una società».

weidmann draghi weidmann draghi

 

Abbasso la burocrazia?

«Assolutamente. E se poi questo giovane imprenditore desidera aprire un negozio o una società e alla fine ottiene il permesso ma poi viene schiacciato dalla tasse, allora non chiederà alcun prestito. Il credito quindi è una condizione necessaria ma non sufficiente per la crescita».

 

Nella zona euro le previsioni sulla crescita sono scoraggianti, si parla dell’1-1,5%; l’Italia di Matteo Renzi è in recessione, la Francia è attorno allo 0,4%. Cosa vuole dire ai cittadini francesi preoccupati per il loro futuro?

«Posso dire loro che la Bce continuerà a mantenere per un periodo prolungato una politica monetaria espansionistica, sino a quando non vedremo un tasso di inflazione che si avvicina al due per cento. Inoltre direi loro che possono contare su di noi».

 

Francois Hollande e Matteo Renzi Francois Hollande e Matteo Renzi

Verrà un giorno il momento in cui gli europei rivedranno i vecchi criteri di Maastricht che li stanno strangolando?

«Non spetta a me discutere dei cambiamenti al Trattato. Per la Bce è importante ricordare che le regole esistono per essere applicate, e ciò è la base stessa della fiducia tra gli Stati. In passato queste regole sono già state violate, e il risultato non è stato eccezionale».

 

Qual è il principale nemico di tutta l’Europa?

«La disoccupazione. Tuttavia ciò è collegato a un sentimento più ampio: la mancanza di fiducia nel futuro ma anche tra gli Stati membri. Noi dobbiamo combatterla».

 

“Noi” chi? Voi o noi?

«Tutti».

 

Ci sono quattro o cinque parole che simbolizzano la vostra ambizione per l’Europa?

«Innanzitutto “investimento”. Gli investimenti privati, ma anche quelli pubblici».

 

Lo avete detto ad Angela Merkel?

banca centrale europea banca centrale europea

«Gliel’ho detto. L’ho detto a Jackson Hole, non a lei ma a tutti i Paesi. L’altra cosa da fare è ripristinare la fiducia. Gli investitori e gli imprenditori devono ritrovare la fiducia nel futuro e nella capacità di resistenza dell’Europa».

 

Ci sono persone che si domandano se la sopravvivenza dell’euro è assicurata.

«Quale risposta si aspetta da una persona che ha detto che farà tutto il possibile nel quadro del proprio mandato per preservare l’euro? L’euro è irreversibile e nel quadro del nostro mandato faremo tutto il necessario per garantirlo».

 

A proposito di riforme strutturali, occorre farle anche se ci sono persone che non sono d’accordo?

«Sì, il rischio di fare troppo poco è maggiore del rischio di fare troppo. Nella maggioranza dei Paesi europei esistono delle riforme che sono state pianificate da anni, ed è arrivato il momento di passare ai fatti. Ogni Paese ha una propria agenda».

banca centrale europea banca centrale europea

 

I partiti anti-europei stanno prendendo piede. Qual è la migliore risposta da dare?

«La migliore risposta da dare a questi partiti è mettere in atto quelle riforme. La politica monetaria farà la sua parte».

 

Quindi più Europa, più Europa, più Europa?

«Più Europa, più Europa, più Europa! ».

 

(traduzione di Marzia Porta)

 

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...