conte salvini di maio

ECCO COME CAMBIA LA MANOVRA DOPO I DIKTAT DI BRUXELLES -QUOTA 100 “LIGHT” (DAL 2019 E FINO AL 2021 SARÀ POSSIBILE ANDARE IN PENSIONE CON 62 ANNI DI ETÀ E 38 DI CONTRIBUTI), TAGLI ALLE PENSIONI D’ORO, DISMISSIONI DEGLI IMMOBILI PUBBLICI E POCHI SOLDI PER LE IMPRESE: RIDIMENSIONATO IL REDDITO DI CITTADINANZA, MISURA SIMBOLO DEL M5s

Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

 

conte salvini di maio

L' accordo con l' Europa è stato annunciato in via informale dal ministero dell' Economia. Palazzo Chigi va con i piedi di piombo. Il dato di fatto è che la legge di Bilancio nella sua ultima formulazione ancora non esiste perché ancora oggetto delle ultime trattative tra Roma e Bruxelles. Si può, tuttavia, provare a redigere un elenco sommario dei contenuti anche alla luce di alcune proposte di modifica presentate ieri in Senato.

 

QUOTA 100 Dal 2019 e fino al 2021 sarà possibile andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi. Le finestre, però, sono mobili (3 mesi per i dipendenti del settore privato; 6 per quelli pubblici e 2 in più per gli insegnanti).

 

La platea interessata è di circa 800mila persone nel triennio delle quali 350mila almeno l' anno prossimo. Lo stanziamento è di 4,7 miliardi e comprende anche il rinnovo per un anno di Ape sociale opzione donna. Le regole della legge Fornero (67 anni di età con 20 di contributi o 42 anni e 10 mesi) restano in vigore. La penalizzazione per chi si ritira prima e il divieto di cumulo con redditi da lavoro dipendente per 5 anni dovrebbero funzionare da dissuasori consentendo un risparmio ulteriore rispettoa uno stanziamento già ridotto di 2 miliardi.

 

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria

IL TAGLIO DELLE PENSIONI D' ORO Il taglio delle pensioni più ricche, le cosiddette d' oro, scatterà da 100mila euro lordi e non da 90mila. La riduzione per gli assegni tra i 100mila e i 130mila, il primo dei cinque scaglioni messi a punto, sarà del 15%. La misura sarà inserita in manovra con un emendamento dei relatori o del governo. La durata è prevista in 5 anni, due in più rispetto ai tre nei quali sperava la Lega. Rispetto all' emendamento presentato dal M5s alla legge di Bilancio, è attesa una rimodulazione del taglio: sarà del 25% per gli assegni tra i 100 e i 200mila euro; del 30% fino a 350 mila; del 35% tra 350mila e 500mila; del 40% per assegni sopra il mezzo milione.

 

IL REDDITO DI CITTADINANZA È la misura di bandiera dei Cinque stelle ma è stata ridimensionata. I 780 euro mensili saranno erogati in base all' Isee (previste decurtazioni se si è possessori della prima casa) a una platea potenziale di 5 milioni di persone. Lo stanziamento 2019 è di 6,1 miliardi calcolato sulla base della partenza ad aprile e su un 10% di adesioni in meno. Un altro miliardo andrà ai centri per l' impiego, ma dei 7,1 miliardi complessivi due proverranno dallo stanziamento per il Rei (reddito di inclusione). Le stesse risorse serviranno anche per le pensioni di cittadinanza, cioè per alzare le minime a 780 euro. Il Fondo per l' erogazione del sussidio è «in comune» con quello di quota 100. Le risorse verranno reperite anche tramite il taglio delle pensioni d' oro.

CONTE DI MAIO SALVINI

 

MENO TASSE ALLE IMPRESE Il ddl Bilancio prevede dal 2019 un' aliquota unica al 15% per partite Iva e piccole imprese con redditi fino a 65mila euro. La misura è cifrata solo 330 milioni. Dall' anno successivo si dovrebbe introdurre una seconda aliquota del 20% per i redditi fra 65 e 100mila. Deducibili da Ires e Irap l' Imu pagata sui capannoni fino al 40%. Ieri i relatori hanno presentato un emendamento che taglia di 410 milioni per il 2019 le tariffe Inail. La stessa proposta di modifica fissa la riduzione dei premi e contributi per l' assicurazione contro gli infortuni sul lavoro a 525 milioni per il 2020 e 600 per il 2021.

 

I DEBITI DELLA PA La Cassa depositi e prestiti scende in campo, per aiutare le pubbliche amministrazioni a rispettare i tempi di pagamento per le prestazioni effettuate dei privati. La misura è prevista da un emendamento al ddl bilancio, presentato dal governo in commissione Bilancio al Senato. Con la proposta di modifica, si legge nella relazione illustrativa, si introduce la possibilità, per le istituzioni, gli intermediari finanziarie, la Cassa depositi e prestiti di «concedere anticipazione a Regioni (anche per conto dei rispettivi enti del servizio sanitario nazionale) ed enti locali, (compresi gli enti in dissesto)».

SALVINI DI MAIO CONTE

 

Con le risorse messe a disposizione potranno essere saldati i debiti certi, liquidi ed esigibili maturati fino al 31 dicembre 2018 nei confronti dei propri fornitori di beni e servizi. I Comuni che sono andati in dissesto finanziario nel secondo semestre 2016 possono chiedere al Viminale un anticipo di somme per i pagamenti in sofferenza fino a un massimo di 20 milioni di euro (o 300 euro per abitante). Le somme anticipate sono da restituire in tre anni.

 

DISMISSIONI IMMOBILIARI Una delle carte che il governo ha giocato con Bruxelles per ottenere l' ok sul fatidico 2,04% è quello delle dismissioni degli immobili pubblici che dovrebbero fruttare almeno un paio di miliardi (aggiungendosi a oltre un miliardo di spending review aggiuntiva). Il complesso delle privatizzazioni dovrebbe portare, nelle idee del Tesoro, circa l' 1% del Pil, ossia 18 miliardi. Per rendere più appetibile agli investitori il mattone di Stato «sono ammissibili anche le destinazioni d' uso e gli interventi edilizi consentiti per le zone territoriali omogenee all' interno delle quali ricadono tali immobili».

DI MAIO CONTE SALVINI

 

MILLEPROROGHE Inserito in manovra anche il milleproroghe di fine anno. Riscadenzati il via al nuovo regime delle intercettazioni e i termini per le assunzioni nelle forze dell' ordine. Nella pa sarà possibile continuare a stipulare contratti co.co.co.

SALVINI CONTE DI MAIO

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…