“FARSA ITALIA”, RICATTO A RENZI - A CACCIA DI QUALCHE AIUTINO PER LE SUE AZIENDE, BERLUSCONI NON VUOLE VOTARE LA RIFORMA COSTITUZIONALE CHE HA CONTRIBUITO A SCRIVERE - ROMANI E VERDINI IN TILT, SALVINI GODE, FITTO ATTACCA

Il capogruppo del Senato Paolo Romani non si rassegna a vedere ridurre in cenere un anno di lavoro e di far passare per «mostruosità» (il copyright è di Brunetta) la riforma che lui ha contributo a scrivere - Così come non accetta di vedere Berlusconi in ginocchio da Salvini in una deriva di destra… -

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Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

matteo renzi e berlusconi 0aa87941 matteo renzi e berlusconi 0aa87941

Chi dentro Fi aveva sperato di astenersi sulla riforma costituzionale (domani si vota alla Camera) è rimasto molto deluso. Berlusconi ha confermato la linea dura. «Martedì, votando contro la riforma, diremo no all’arroganza e alla prepotenza di un Pd che non è stato capace di cambiare il Paese». Ieri, ultimo giorno di costrizione ai servizi sociali, l’ex Cavaliere si è collegato telefonicamente con Bari per il lancio della campagna elettorale di Schittulli. Rumorosa l’assenza di Fitto che si trovava con i suoi «Ricostruttori» a Palermo da dove ha accusato Berlusconi di essersi chiuso in un «bunker» con i collaboratori. 
 

BERLUSCONI VS RENZI BY GIANNELLI BERLUSCONI VS RENZI BY GIANNELLI

IL «NO» NON CONVINCE TUTTI 
Il capogruppo del Senato Paolo Romani non si rassegna a vedere ridurre in cenere un anno di lavoro e di far passare per «mostruosità» (il copyright è di Brunetta) la riforma che lui ha contributo a scrivere. Così come non accetta di vedere Berlusconi in ginocchio da Salvini in una deriva di destra. Allo stesso modo la pensa Maria Stella Gelmini, che si è battuta affinché gli azzurri quantomeno si astenessero.

 

C’è perfino chi vorrebbe recuperare il rapporto con Renzi e votare sì alla riforma costituzionale: sono Verdini e i suoi amici, Bondi e Repetti. «Questo voto mette in gioco l’identità di Fi. Per mantenere la natura di forza liberale e riformista - dice Manuela Repetti - un voto contrario sarebbe incomprensibile». Domani, quanti voteranno no? C’è chi scommette che metà dei 70 deputati sarà assente.
 

BRUNETTA ESULTA
Le parole di Berlusconi sono musica per le orecchie di Brunetta. Il patto del Nazareno, sostiene l’ex premier, è stato tradito da Renzi che «siede a Palazzo Chigi senza essere stato eletto». «Avevamo sperato di condividere le grandi scelte istituzionali ma per la sinistra prima viene il partito poi il Paese».

PAOLO ROMANI RENATO BRUNETTA PAOLO ROMANI RENATO BRUNETTA

 

Sembra l’inizio di una campagna elettorale nella quale Berlusconi da oggi potrà impegnarsi in prima persona libero dai servizi sociali. È atteso per metà marzo a Napoli accanto a Caldoro. Ma l’appuntamento non è stato confermato perché Berlusconi in questo momento pensa solo alla sentenza della Cassazione (Ruby 1) che arriverà proprio domani. L’appuntamento napoletano non è stato confermato anche perché ancora non è chiaro il quadro delle alleanze regionali con la Lega. 
 

raffaele fitto sudatissimo raffaele fitto sudatissimo

«NO A NARCISISMI» 
Salvini dice: «Se Fi vota contro la riforma costituzionale, poi ragioniamo fra opposizioni». È la strada imboccata da Berlusconi, che però non può darla vinta a Salvini su tutta la linea, cedendo pure la candidatura in Veneto, Liguria e Toscana. Magari senza avere la certezza che in Campania non ci sia una lista di disturbo («Noi con Salvini») a Caldoro.

 

Brunetta Salvini foto Lapresse Brunetta Salvini foto Lapresse

«Ognuno di noi è parte del grande centrodestra italiano - è l’accorato appello di Berlusconi - e nessuno può pensare di vincere da solo, neppure chi oggi vede crescere i propri sondaggi. Bisogna dire chiaro che ogni corsa solitaria, ogni cedimento al narcisismo politico condannerebbe i moderati all’irrilevanza». 

FITTO, L’EX CAVALIERE SBAGLIA
L’assenza a Bari di Fitto ha fatto molto discutere ma lui spiega che i berlusconiani, guidati dal commissario Luigi Vitali, hanno organizzato la manifestazione proprio nel giorno della sua iniziativa a Palermo. «La mia presenza in giro per l’Italia è accompagnata da commissariamenti, epurazioni e telefonate da parte dei dirigenti di Fi che spiegano che a questi incontri non si deve partecipare». Errori su errori, secondo il ribelle pugliese. «La linea politica del nostro partito è sbagliata. Abbiamo portato avanti un percorso in cui si ipotizzava persino che si potesse fare un partito con Renzi».

 

 

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