Marco Gorra per Libero Quotidiano

 

PIERLUIGI BERSANI VALERIA FEDELI

Ritrovarsi con un ministro dell' Istruzione senza laurea non era il massimo, ma ancora ci si poteva stare: non è il titolo di studio che fa la persona, l' università non l' aveva finita nemmeno Benedetto Croce, basta con la schiavitù del pezzo di carta e via sociologando a piacere. Certo, c' era il dettaglio del curriculum prima ingentilito dal riferimento alla laurea e poi - a sbugiardamento avvenuto - corretto alla bell' e meglio. Problema che aveva complicato le cose, ma che grazie anche al fuoco di fila alzatosi dalla trincea di Pd e media amici sembrava tutto sommato ignorabile e, quindi superabile.

LA LAUREA DI VALERIA FEDELI

 

Il problema è che ora viene fuori che al neoministro Valeria Fedeli non fa difetto soltanto la laurea, ma anche la maturità. E se dinnanzi ad una titolare dell' Istruzione non dottoressa si poteva persino chiudere un occhio, dinnanzi ad una che è carente anche di diploma di maturità - liceale o professionale che sia - far passare tutto in cavalleria diventa oggettivamente difficile.

VALERIA FEDELI CANCELLA LA LAUREA DAL CURRICULUM DOPO ESSERE STATA BECCATA

 

A svelare il nuovo altarino della Fedeli è ancora una volta Mario Adinolfi. Non pago di avere rivelato la vicenda della laurea, il giornalista ed ex parlamentare ieri ha rincarato la dose con il livello di istruzione precedente: «Fedeli», afferma Adinolfi, «non ha mai fatto neanche la maturità, ma solo i tre anni di magistrali necessari a prendere la qualifica di maestra d' asilo e poi il diplomino privato all' Unsas da assistente sociale, quello spacciato per diploma di laurea in Scienze Sociali». Conclusione: «Abbiamo il record mondiale di un ministro della Pubblica Istruzione che non solo mente sui propri titoli di studio, non solo non è laureato, ma non ha mai neanche sostenuto l' esame di maturità».

 

valeria fedeli

Contattato da Libero, l' entourage del ministro conferma la versione di Adinolfi. Il corso di studio frequentato è effettivamente stato quello triennale della Scuola magistrale (che è ente diverso rispetto all' Istituto magistrale che dura quattro anni più un quinto cosiddetto «integrativo») al termine del quale non sono previsti esami assimilabili a quello di maturità. A differenza della laurea/non laurea - viene però fatto notare - nessun curriculum del ministro Fedeli ha mai contenuto informazioni imprecise riguardo il capitolo istruzione secondaria: se di millantata dottoressa si può parlare, dunque, non si può fare altrettanto circa la millantata maturata. Già qualcosa.

 

Il problema è che, se al palazzone di viale Trastevere si pensava di intravvedere una qualche luce in fondo al tunnel della laurea, l' ingresso in quello della maturità rischia di essere l' inizio di un viaggio senza ritorno. In altre parole: quale credibilità potrà mai avere un ministro dell' Istruzione che non ha nemmeno fatto la maturità?

 

MARIO ADINOLFI

Con quale autorevolezza potrà, di qui a qualche mese, dare l' imprimatur a tracce e quiz dell' esame di Stato? Con che animo i maturandi si appresteranno ad ascoltare il pistolotto ministeriale di prammatica sapendolo provenire da chi, su quei banchi dove loro stanno sudando freddo, non si è mai accomodata? Con che spirito si andrà agli incontri con gli omologhi internazionali, magari di Paesi che hanno visto saltare ministri dell' Istruzioni per cose incommensurabilmente meno gravi tipo una tesi di dottorato scopiazzata in gioventù?

 

Questo il quadro, quella delle dimissioni del ministro Fedeli appare davvero l' unica strada percorribile. Un gesto doveroso, e non solo per una questione di politica. Ma anche - come dire - di maturità.

 

 

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