FELUCHE IN TENSIONE: ARIA PESANTE A PALAZZO CHIGI FRA RENZI E LA ZAPPIA - LA CONSIGLIERA DIPLOMATICA DEL PREMIER VORREBBE ESSERE SPEDITA A NEW YORK, ALLE NAZIONI UNITE, DOVE VIVE IL MOROSO - MA C'E' UN MA: NON HA IL GRADO NECESSARIO

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elisabetta belloni gianfranco fini elisabetta belloni gianfranco fini

 

La scelta di Matteuccio di piazzare una fedelissima (dell’ultimora) alla guida della Farnesina, non sta mettendo il premier cazzaro al riparo dagli strali delle feluche.

 

Elisabetta Belloni, infatti, nonostante la duttilità (anche politica) che le è propria, non sta riuscendo a placare il malessere dei diplomatici nei confronti di Renzi.

 

Con sapiente maestrìa, però, Elisabetta sta scaricando ogni responsabilità del mancato feeling fra la categoria ed il Giglio Magico sulle spalle di Maria Angela Zappìa, la consigliera diplomatica della Presidenza del Consiglio.

MARIA ANGELA ZAPPIA MARIA ANGELA ZAPPIA

 

Nella sala stampa di Palazzo Chigi non sono un mistero per nessuno i suoi “algidi” rapporti con il Ducetto di Rignano. Così, sta pensando di applicare alla sua carriera il principio-base di Susanna Tamaro: “va dove ti porta il cuore”.

 

Ed il cuore la porterebbe dritta a New York. La Zappìa ha già lavorato presso la delegazioni delle Nazioni unite. E vorrebbe tornarci da ambasciatore: non solo per una forma di riscatto personale, ma anche per ragioni molto più private.

ONU ONU

 

Le voci di Palazzo Chigi sono arrivate anche alla Farnesina. E qualche alto papavero diplomatico (in gonnella) le avrebbe ricordato che quello è un incarico da ambasciatore di rango, e non da ministro plenipotenziario, qual è lei.

 

A sua difesa, Maria Angela ricorda il precedente di Armando Varricchio, nominato ambasciatore da Enrico Letta nel suo ultimo consiglio dei ministri. Se ciò avvenisse nuovamente, la Belloni ha già fatto sapere a Paolo Gentiloni che non sarebbe più nelle condizioni di frenare la rivolta delle feluche, ancora incazzate per gli endorsment del premier cazzaro a favore di Hillary Clinton: unico primo ministro europeo a farlo. 

 

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