renzi tasse

FINITA LA FANFARA DEL REFERENDUM, RENZI HA NELLA MANICA LA PURGA PER GLI ITALIANI - SONO GIA’ PRONTE ALCUNE SUPPOSTINE: LA PRIMA È L'IMI, LA FUSIONE DI IMU E TASI PER LE SECONDE CASE E POI CI SARA' L’AUMENTO DELL’ALIQUOTA DELLA TASSA DI SUCCESSIONE

RENZI PADOAN ORECCHIERENZI PADOAN ORECCHIE

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

La manovra poggia sulla sabbia. Gli emendamenti possono ancora modificarla in modo rilevante e soprattutto le previsioni di crescita economica fatte dal governo si mostrano falsamente ottimistiche. Dopo la Ue, ieri l'Istat ha ribadito che si saranno nuovi buchi di bilancio: l'andamento del Pil si inchioderà a +0,8% per quest' anno e +0,9% per il 2017. Una sentenza che corrisponde nei fatti a un taglio, rispetto alle valutazioni dello scorso maggio, di circa 5 miliardi di euro.

 

RENZI PADOANRENZI PADOAN

Questa minor ricchezza andrà a impattare anche sulla legge di stabilità del 2017. La flessibilità concessa dalla Ue per il 2016 sarà effettiva una volta diramati i dati consuntivi. A quel punto scatteranno gli aggiustamenti retroattivi. Dunque, il prossimo anno avremo da affrontare i problemi dell'anno corrente e pure quelli dell'anno trascorso. Con un duplice risultato: alle nuove tasse già messe nero su bianco nel testo al vaglio del Senato, se ne aggiungeranno di nuove quando, dopo la lettera della Ue, scatterà la manovra aggiuntiva. Al di là delle incertezze politiche, sono già pronte 4 tasse.

 

TASSETASSE

Hanno già un nome e cognome. La prima è l' Imi. La fusione di Imu e Tasi per le seconde case. L' emendamento proposto dall' Anci e firmato dal Pd, è stato accantonato per volere di Renzi: avrebbe impattato negativamente sul voto del 4 dicembre. Il testo prevede, a fronte di una semplificazione nei pagamenti, un innalzamento dell' aliquota dal 10,6 per mille all' 11,4. La norma è estremamente dettagliata e a quanto risulta alla Verità pronta all'uso per la prossima occasione. Rispunta anche la Web tax.

 

Un' imposta sulle società estere, come Facebook e Twitter, a cui sarà chiesto di fatturare tutta la pubblicità in Italia. Ieri, il governo ha congelato l'ipotesi, riconoscendo il rischio di causare una fuga di massa. Approvarla in solitaria rispetto all'Europa avrebbe un effetto negativo. Succulenta è invece la cedolare secca del 21% su Airbnb. Far pagare un'imposta «flat» a tutti coloro che affittano abitazioni private via web innalzerebbe il gettito.

 

tassetasse

A chi ha bassi redditi conviene inserire i guadagni nella dichiarazione di fine anno, con la cedolare secca andrebbe a pagare di più. Su tutti, però, incombe un rischio maggiore, che si chiama tassa di successione. Da oltre un anno e mezzo giace nei cassetti un emendamento a firma Sinistra Ecologia e Libertà, il partito fondato da Nichi Vendola. L' obiettivo è quello di ridurre la franchigia dall' attuale milione a 500.000 euro per i coniugi e i parenti in linea retta, aumentando parallelamente l' aliquota dal 4 al 7%.

 

Verrebbe poi aumentata l'imposta per fratelli e sorelle, che salirebbe dal 6 all' 8%, mentre per i parenti fino al quarto grado si arriverebbe a un'imposizione del 10%. Per le eredità superiori a 5 milioni di euro: 21% di aliquota per coniugi e figli, 24% per fratelli e sorelle, 45% per tutti gli altri.

TASSETASSE

 

Ovviamente è già pronto il messaggio politico da inculcare agli italiani. Per fare passare la novità, si dirà che queste misure non devono stupire. In Europa la situazione è molto più pesante, con aliquote che possono arrivare fino al 60% (in Francia) e franchigie decisamente più basse (400.000 euro in Germania).

 

Insomma, ce lo chiederà l'Europa. Peccato che le altre nazioni non abbiano la nostra imposizione complessiva. E non siano dotate di una lunga sfilza di piccole patrimoniali. L'inasprimento rischia però di rendersi necessario per andare a tappare la mancata realizzazione della riforma catastale. Quando questa andrà in porto (i nuovi dati andranno a impattare sulle tasse della casa e sulla successione) lo Stato riuscirà ad applicare rincari fino al 190%.

case e catasto case e catasto

 

E il gettito schizzerà alle stelle. Fin qui ci siamo dilungati sulle spade di Damocle che pendono sulla nostra testa. Poi ci sono le certezze. Il premier batte la grancassa del taglio delle tasse. In effetti in manovra è previsto quello dell'Ires, l'imposta sul reddito delle società. Uno sconto di circa 2,5 miliardi. A fronte del quale però è già inserito nero su bianco un gettito aggiuntivo di circa 5,8 miliardi di euro.

 

Tolto il ricavato della voluntary disclosure bis il resto arriverà dall'aumento di 40 centesimi al litro per il carburante commerciale, dall'Iva al 5% per traghetti e gondole, da 800 milioni di euro di extra tassa su alcol e tabacchi (dal settembre 2017) e, per finire, da nuove norme sulle partite Iva.

 

IMUIMU

Da un lato, la previsione dell'aumento del gettito fiscale rientra nelle procedure di semplificazione adottate dal governo Renzi: corrisponderanno, almeno per l'iniziale periodo del 2017, alle nuove procedure introdotte con lo split payment, il versamento automatico dell'Iva per le fatture emesse nei confronti della Pa e alla fatturazione elettronica tra privati, così come l'introduzione dello spesometro, che permetterà di contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale.

 

Legittimo quindi prevedere che parte della copertura finanziaria della legge di Bilancio avvenga con imposte evase e recuperate dal Fisco. Il resto, la maggior parte, arriverà dal sudore dei cittadini onesti. A queste misure si aggiunge pure l' imposta occulta svelata ieri dal Corriere della Sera.

IMUIMU

 

Con la scusa della lotta all'evasione, la manovra aumenta le scadenze imposte ai liberi professionisti, che si ritroveranno a spendere 720 euro in più all' anno, per un totale di 2 miliardi di euro. Un tema evidentemente bollente, come dimostra la risposta di Renzi al conduttore di Radio 24, Oscar Giannino.

 

Quando il giornalista ha chiesto lumi sulla furbata, il premier ha risposto «non ci vuole una laurea per capire che non stiamo alzando le tasse», facendo riferimento alle millanterie di Giannino, che gli costarono un seggio in Parlamento. L'uscita ai social non è piaciuta. È vero che Giannino inventò persino una partecipazione allo Zecchino d'oro, ma sui conti ha sempre dimostrato di saperci fare. A differenza del premier.

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…