FINOCCHIARO INFINOCCHIATA – PER TENERE ACCESA LA PALLIDISSIMA SPERANZA DI SALIRE AL QUIRINALE, ANNA LA ROSSA SI SCUSA PER LA GAFFE SULLE BIDELLE E PARLA DI COMPLOTTO: “MI PARE CHE LA QUESTIONE ABBIA UN’ORCHESTRAZIONE STRANA” – DOPO LA FOTO DELLA SPESA ALL’IKEA CON GLI UOMINI DELLA SCORTA, UN ALTRO CASO DI “PANNA MONTATA”: “SONO UNA ESPOSTA E, IN QUESTO PAESE, CHI E’ ESPOSTO, RISCHIA…”

Condividi questo articolo


Angela Frenda per il "Corriere della Sera"

chi-finocchiaro-ikeachi-finocchiaro-ikea


«Deputate, non bidelle». E su Facebook e Twitter è polemica contro la frase usata a «Porta a Porta» da Anna Finocchiaro, 57 anni, originaria di Modica e sostenitrice convinta del rosso carminio.

chi-finocchiaro-ikeachi-finocchiaro-ikea

Ma la capogruppo uscente dei senatori pd non sembra particolarmente colpita da quella che definisce «panna montata». Da ex ministro per le Pari opportunità (nel Prodi I), si sente al di sopra di ogni critica antifemminista: «La mia storia parla per me». E però, è chiaro che quelle critiche sui social network non le vanno giù. Non le va di essere accostata a una gaffe che la dipinge come una potenziale esponente della vituperata «sinistra al caviale».

FINOCCHIARO ALL'IKEAFINOCCHIARO ALL'IKEA

È per questo che Finocchiaro l'altro ieri ha subito postato sul suo profilo Fb un messaggio di scuse. E poi, raggiunta telefonicamente, ha commentato: «Se ho un rammarico per aver pronunciato quella frase, è il fatto che posso aver offeso qualcuno. Non credo... Ma se è successo, me ne dispiace. No, non vorrei davvero essere stata sgarbata con qualcuno. E ripeto: se è successo me ne scuso».

Insomma, quel paragone (infelice) tra deputate e bidelle le è scappato, ma la senatrice pd ci tiene a dire che «ho totale rispetto per chi lavora nella scuola. Essendo madre lavoratrice posso dire con convinzione che se non ci fossero state le collaboratrici scolastiche le mie figlie sarebbero state completamente abbandonate. Invece sono sempre stata sicura perché sapevo che erano affidate alle cure sagge e materne di tante bidelle».

FINOCCHIARO ALL'IKEAFINOCCHIARO ALL'IKEA

A scatenare però la sua reazione, racconta che è stata la polemica con la collega del Pdl Mariastella Gelmini: «Faceva un ragionamento irritante. Continuava a dire che il Pdl stava facendo un grosso sforzo con il numero di donne messe in Parlamento. Ma io le ho dimostrato dati alla mano che ne avrebbero mandate una percentuale davvero bassa, in assoluto. Mentre noi del Pd ne porteremo un reale 40 per cento. Allora lei è scattata: stiamo parlando di ministre, mica di parlamentari. Una frase che, ecco, proprio da parlamentare mi ha dato fastidio. E siccome parlavamo di promozione delle donne alla vita politica del Paese, cioè l'accesso alla sfera politica che in Italia tradizionalmente è inibita alle donne, io ho fatto quell'esempio. Sbagliato. Avessi detto spazzacamini, non si sarebbe offeso nessuno, ne sono più che sicura».

ANNA FINOCCHIAROANNA FINOCCHIARO

Già, ma il problema è che ha detto bidelle... «Sì, e trattandosi di un paragone svalutativo può essere risultato offensivo. Lo capisco. Però ci tengo a dire che immediatamente dopo mi sono scusata. Insomma, francamente mi pare che tutta questa questione che scoppia una settimana dopo ha un'orchestrazione strana. Panna montata ad arte... D'altronde, io sono una esposta...».

La lamentela si ricollega, forse, anche alla vicenda della sua visita all'Ikea lo scorso maggio. Allora fu «beccata» dal settimanale «Chi» mentre faceva acquisti in compagnia della sua scorta, per di più con uno di loro che spingeva il carrello. Anche allora su Twitter si scatenarono, arrivando a coniare la parola chiave #Finocchiarovergogna.

VIGNETTA ANNA FINOCCHIARO CON GLI ORECCHINI A FORMA DI MANETTAVIGNETTA ANNA FINOCCHIARO CON GLI ORECCHINI A FORMA DI MANETTA

Oggi, a rileggere quell'episodio, Finocchiaro prova a spiegare: «La scorta deve per forza entrare dentro. Scorta che tra l'altro ho chiesto più volte che mi fosse tolta. E però, se ce l'hai, tu assumi un impegno nei confronti del ministero dell'Interno. Se ti succede una cosa qualunque, che un pazzo scatenato prende un martello dal reparto attrezzi all'Ikea, e te lo tira in testa, i poliziotti rimasti fuori passano un guaio. Ecco perché si deve essere rispettosi del protocollo. Una vita infernale, inutile dirlo».

Sospira. «La verità è che in questo Paese chi è esposto rischia. Non lo so... A me l'unica cosa che dispiace, proprio l'unica, è quella di poter aver offeso qualcuno. Ma per il resto, francamente, domani è un altro giorno».

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

L’EFFETTO VANNACCI È SVANITO? – IL SECONDO LIBRO DEL GENERALE, "IL CORAGGIO VINCE", È UN MEZZO FLOP RISPETTO ALL’ESORDIO: 14MILA COPIE IN UN MESE E MEZZO CONTRO LE 240MILA DI “IL MONDO AL CONTRARIO” – SALVINI, CHE HA CANDIDATO IL GENERALE ALLE EUROPEE, HA SOTTOVALUTATO LE CONSEGUENZE DELLA SOVRAESPOSIZIONE DI VANNACCI: DOPO UN ANNO DI INTERVISTE E OSPITATE TV, IL MILITARE HA PERSO SMALTO. E IL SUO LIBRO VENDE SOPRATTUTTO NEL NORD-EST, BACINO STORICO DELLA LEGA, E POCO O NIENTE AL SUD E AL CENTRO (DOVE VANNACCI È CAPOLISTA)

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...