FISCO DAL VOLTO UMANO (CON GLI EVASORI) – LA VOLUNTARY DISCLOSURE VA MALE E ALLORA IL GOVERNO FA LO SCONTO SUGLI ARRETRATI A CHI HA I SOLDI ALL’ESTERO – A GIUGNO ERANO ARRIVATE SOLO 1.800 DICHIARAZIONI, MA CE NE SONO ALTRE 15 MILA PRONTE, IN CAMBIO DI MAGGIORI GARANZIE

Il Tesoro si aspettava 6,5 miliardi di gettito dalla nuova forma di condono, ma a giugno erano entrati in cassa solo 300 milioni di euro. E a luglio il governo ha portato da 10 a 5 anni il periodo arretrato in cui può chiedere il pagamento delle tasse…

Condividi questo articolo


Virginia Della Sala per “il Fatto Quotidiano

 

BANCHE SVIZZERE BANCHE SVIZZERE

Ormai sembra un condono mascherato. O un cedimento del governo sul trattamento riservato agli evasori. O l' ennesimo fallimento della lotta all' evasione. Eppure la Voluntary disclosure, la dichiarazione volontaria di redditi finanziari prodotti all' estero, era stata annunciata come la svolta per il rientro dei capitali e la lotta all' evasione fiscale.

 

Varata a marzo, secondo le stime degli esperti avrebbe dovuto far rientrare almeno 6,5 miliardi di euro, uno in più rispetto a quelli portati nel 2010 con lo scudo fiscale del ministro dell' Economia del governo Berlusconi, Giulio Tremonti (5,6 miliardi). Inoltre, sulla spinta delle direttive dell' Ocse (51 paesi del global forum sulle questioni fiscali hanno siglato a ottobre un accordo che prevede la fine del segreto bancario a partire dal 2017), il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan aveva precisato che non sarebbe stato un condono:"L' imposta dovuta si paga per intero - aveva detto -.

LUGANO-BANCHE SVIZZERE LUGANO-BANCHE SVIZZERE

 

Chi aderirà avrà solo una riduzione delle sanzioni". Con Tremonti, infatti, gli evasori si erano messi in regola con la garanzia dell' anonimato e versando allo Stato solo il 5 per cento del dovuto. Stavolta no. A favorire le autodenunce, il fatto che i paradisi fiscali avevano e hanno iniziato ad applicare politiche più rigide. Come le banche svizzere che, per evitare accuse di riciclaggio o auto riciclaggio, ormai reato penale, tendono a bloccare i conti dei clienti che non dichiarano la provenienza dei soldi e rendono sempre più difficile spostarli. Agli evasori sarebbe convenuto. Eppure, finora, è stato un flop.

 

VAROUFAKIS E PADOAN VAROUFAKIS E PADOAN

A giugno, il sottosegretario all' Economia Enrico Zanetti aveva detto, durante un question time alla commissione Finanze della Camera, che erano arrivate solo 1800 auto dichiarazioni per un ammontare di circa 300 milioni di euro. Troppo pochi. Che si fa? Si cambia la legge. Ieri, un articolo del Messaggero parlava di una "corsa al rimpatrio dei capitali" che porterebbe nelle casse dello Stato circa 3 miliardi di gettito grazie alle domande che arriveranno entro il 30 settembre, data di scadenza per la loro presentazione. Una speranza.

 

Il governo sta provando a recuperare il tempo perduto e a stimolare il rientro dei capitali, fino ad ora fallito. E per farlo ha concesso a tutti una sorta di sconto sulle tasse da pagare. Non sulle percentuali, quindi, ma sul tempo. Il 17 luglio, in un decreto attuativo della delega fiscale, è stata introdotta una nuova disciplina sul cosiddetto "raddoppio dei termini" per l' accertamento fiscale. Fino a luglio, con le vecchie norme, le tasse da pagare potevano arrivare a coprire un periodo di 10 anni.

 

matteo renzi pier carlo padoan matteo renzi pier carlo padoan

Con la modifica introdotta , invece, il Fisco potrà chiedere le tasse arretrate solo degli ultimi 4 o 5 anni. Quindi, per beneficiare del raddoppio dei termini il Fisco dovrà presentare la notizia di reato alla Procura entro la cosiddetta decadenza ordinaria, cioè il quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione (entro quinto nel caso in cui la dichiarazione sia stata omessa).

 

Quindi, tutti i casi compresi tra il 2006 e il 2009 di cui non sia già stata comunicata la notizia di reato non potranno più essere accertati. Basterà regolarizzare i periodi di imposta dal 2010 in poi. Un bel regalo, che si somma alla agevolazione contenuta nell' ultima circolare dell' agenzia delle entrate: la richiesta di emersione volontaria sarà possibile anche in mancanza di tutta la documentazione necessaria. Unico obbligo: "Dimostrare di essersi attivamente adoperato per adempiere gli obblighi di produzione documentale".

guardia di finanza guardia di finanza

 

Le pratiche, ora, sono nelle mani di avvocati e commercialisti che dovranno convincere e rassicurare i loro clienti. E il governo spera davvero ci riescano, perché secondo le stime che circolano ci sarebbero almeno 15mila - 20mila domande pronte ad essere presentate in cambio di maggiori garanzie e soprattutto prima che, con lo scambio di informazioni tra i vari paesi, possa partire la notizia di reato per gli evasori.

 

Tanto che i termini per la presentazione delle domande potrebbero slittare anche a fine anno. E all' Agenzia delle Entrate non sembra essere stato dato nessuna indicazione sul tempo massimo entro cui prendere in carico le pratiche. Nel dubbio, se gli evasori vogliono godere dello sconto concesso, devono fare in fret

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO