Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Beppe Grillo sulla via di Damasco. Il termine conversione suggerisce l' immagine di una persona che, accorgendosi di percorrere una strada sbagliata, decide di tornare sui suoi passi e di incamminarsi in una direzione diversa. Come scrive il grande Sándor Márai: «Nella vita ci sono momenti del genere, in cui si prova una sorta di vertigine e si vede tutto con assoluta lucidità: si riscoprono energie e potenzialità nascoste e si comprende perché si è stati troppo codardi o troppo deboli. E sono i momenti in cui la nostra vita cambia. Arrivano all'improvviso, come la morte, o una conversione».
Non è una retromarcia di poco conto quella notificata dalla firma apposta da Grillo al Patto trasversale per la scienza lanciato da Roberto Burioni, infaticabile apostolo delle vaccinazioni. Beppe era contro l'obbligatorietà dei vaccini, ora ha firmato il manifesto ProVax, scatenando l'ira del popolo delle scie chimiche e dei terrapiattisti.
Non è la sua prima conversione. C'è stato un tempo in cui Beppe odiava i computer, li sfasciava sul palcoscenico, inveiva contro la bolla del web. Poi con un computer ha fondato un partito e con il web ha elevato il «vaffa» a ideologia. Adesso l' attende il cambiamento più vertiginoso. Se abiurasse la Casaleggio Associati e la piattaforma Rousseau, potrebbe anche convertirsi al culto della democrazia. Coraggio Beppe!
BEPPE GRILLO E LA MOGLIE PARVIN DAVANTI CASA A GENOVA