FURBETTI A 5 STELLE! I GRILLINI ALLA CAMERA SI INVENTANO IL FONDO RISCHI PER LE ESPULSIONI: METTONO DA PARTE 1,5 MILIONI PER POSSIBILI FUGHE O EPURAZIONI, INVECE DI RESTITUIRLI ALLO STATO COME PROMESSO

La ragione ufficiale del fondo rischi? Preservare gli stipendi dei dipendenti. Tra le spese del gruppo a Montecitorio spuntano 1,2 milioni solo per la comunicazione: le campagne elettorali di Beppe Grillo sono pagate dal finanziamento pubblico della Camera!...

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Pietro Salvatori per “Huffingtonpost.it

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"Un fondo per coprire i costi in caso di espulsioni". È così che alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle definiscono il "Fondo rischi" inserito nel bilancio di previsione 2014 del gruppo stellato a Montecitorio. "L'altro giorno in assemblea ci abbiamo anche scherzato su, anche se è stata fatta solo qualche battuta, il tema non è stato affrontato compiutamente". 500mila euro all'anno per tre anni, 1,5 milioni che, secondo le ricostruzioni di alcuni parlamentari, sarebbero messi da parte per tamponare eventuali altre fuoriuscite.

 

Ma andiamo con ordine. Il 22 ottobre scorso Vincenzo Caso, tesoriere del gruppo, ha presentato ai suoi colleghi il preventivo del 2014. Nel quale ha inserito un accantonamento del 15% dei circa 4,2 milioni di euro che la Camera destina al gruppo parlamentare grillino. Un "Fondo rischi" speciale, che si aggiunge a quello ordinario, fissato a 100mila euro.

BEPPE GRILLO E CASALEGGIO AL QUIRINALE BEPPE GRILLO E CASALEGGIO AL QUIRINALE

Il tesoriere, raggiunto da Huffpost, spiega: "Il ragionamento è semplice: abbiamo avanzi, come decidiamo di spenderli?

 

Le nostre voci di bilancio principali sono tre: stipendi, campagne d'informazione, consulenze su temi specifici. Posto il fatto che le voci di spesa per il personale non subiranno grandi variazioni, perché la maggior parte delle assunzioni sono state fatte, abbiamo pensato di mettere da parte dei soldi per far fronte ad una programmazione che cambia di settimana in settimana". Insomma, continua Caso, "ci tuteliamo da qualunque tipo di imprevisto".

 

Tra i quali, gioco forza, considerato l'accidentato percorso parlamentare della pattuglia stellata, potrebbero essere messi in conto ulteriori abbandoni ed espulsioni. Caso non nega direttamente la fattispecie, ma allarga il campo: "Mettiamo da parte una certa somma a prescindere dalla riduzione dei numeri del gruppo. Non si sa mai in questa fase politica cosa ci si può aspettare, magari l'anno prossimo dobbiamo approntare una campagna molto dispendiosa".

CASALEGGIO E GRILLO f afd a a f f d a ea CASALEGGIO E GRILLO f afd a a f f d a ea

 

Sono gli 840mila euro di avanzo oltre a quelli stanziati per "i rischi" (e che dunque consentono un margine ampio per imprevisti dell'ultimo minuto) a far dire a molti deputati che il fondo è destinato alle espulsioni. La faccenda è semplice. Le Camere erogano i contributi ai gruppi in base alla loro dimensione. Al Senato il passaggio da 54 a 39 eletti non è stato indolore. Così i soldi del fondo rischi cautelerebbero le spese del gruppo, in particolar modo quelle relative al personale dipendente, in caso di addio di un gruppo di parlamentari e relativi restringimenti del budget totale.

 

Sono proprio gli stipendi a fare la parte del leone alla voce uscite. Tra i dipendenti del legislativo e quelli del gruppo comunicazione se ne vanno circa 3,3 milioni di euro, pari al 70% del budget totale. Mentre le quarantuno persone che assistono (o hanno assistito) i deputati nella scrittura delle leggi percepisce (in media e al netto delle diverse competenze) 41.900 euro lordi l'anno, i diciotto dipendenti del comparto comunicazione hanno in media stipendi pari a 66.500 euro lordi annui.

 

Banchi con deputati del M S alla Camera jpeg Banchi con deputati del M S alla Camera jpeg

Decisamente inferiore l'impatto del monte stipendi per l'amministrazione (160mila euro) e della segreteria generale (230mila euro). Ci sono poi gli acquisti di beni, che incidono per 8mila euro, gli acquisti di servizi per 31mila euro e le consulenze, contenute entro i 110mila euro.

 

Interessante, in chiusura, una proposta di vademecum per le spese degli onorevoli a 5 stelle. Pollice verso per le "spese di viaggio, vitto e alloggio parlamentari e politici in generale", le "spese per feste e ricevimenti (rinfreschi di qualsiasi genere)" e le "spese non direttamente approvate dal direttivo".

 

 

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