IL FURBETTO DI PALAZZO CHIGI – CACCIARI: “INGANNARE L’AVVERSARIO È UNA DOTE POLITICA, RENZI È UN CARRO ARMATO, BERLUSCONI UN GALLEGGIATORE” – VELARDI: IL PATTO DEL NAZARENO REGGERÀ

 

1.“INGANNARE L’AVVERSARIO?È UNA DOTE, MA NON PUÒ?PERMETTERSI PASSI FALSI”

da “La Stampa

 

Professor Massimo Cacciari eleggere un Presidente al primo colpo sarebbe un successo politico indiscutibile, ma lo è anche dopo aver ripetuto per mesi che sul Capo dello Stato bisognava coinvolgere tutti e poi al momento decisivo imporre un candidato prendere o lasciare??

cacciari e orsonicacciari e orsoni

 

«Renzi ha dispiegato un efficacissimo machiavello e d’altra parte saper giocare l’avversario e saperlo ingannare, questa è una dote politica. L’uomo è animato da volontà di potenza delirante, e anche questo un pregio, purché non incappi in errori madornali, perché quando uno così sbaglia, difficile che poi trovi zattere di salvataggio. Finora Renzi ha commesso pochi errori madornali: quella di Mattarella è stata un’operazione intelligente, molto forte».?

 

Si potrebbe dire: bravo Renzi, efficacissimo blitzkrieg ma è davvero capolavoro se perdi il tuo miglior alleato? Non rischia di archiviarsi, assieme al patto del Nazareno, anche il ventennio della Seconda repubblica??

 

Cacciari e l'acqua di rubinettoCacciari e l'acqua di rubinetto

«Il ventennio si è già chiuso da tempo. Già da anni Berlusconi politicamente non ha più nulla da dire. E d’altra parte a lui non conviene assolutamente votare contro il nuovo Capo dello Stato, gli converrebbe invece continuare come ha fatto negli ultimi tempi, per mettere a posto gli affari di famiglia».?

 

Ma anche se Berlusconi proverà a rientrare, questa vicenda segnata dalla tattica e dal pubblico divorzio, non segna la fine di un rapporto politico??

 

«I due non sono affatto simili come si dice. Berlusconi è un galleggiatore, un personaggio molto da Prima Repubblica, con quella sua vocazione a piacere a molti; Renzi è un carrino armato, ha un modo di avanzare che non gli consente molti errori e per il bene dell’Italia speriamo che sia in grado di andare avanti, sia pure con questi straccetti di riforme. Avanti popolo! D’altra parte questo è il Paese...».

 

 

2. “SCELTA TATTICA EFFICACE?CHE GLI FA RECUPERARE CONSENSO?IL PATTO DEL NAZARENO REGGERÀ”

da “La Stampa

 

Claudio Velardi, Renzi ha fatto il capolavoro?

 

«Capolavoro? A Napoli direbbero: o’ gallo ‘ncoppa ‘a munnezza!»?

massimo d'ALEMA rondolino VELARDImassimo d'ALEMA rondolino VELARDI

 

Vuol dire che Renzi gioca da solo??

 

«Già da tempo Renzi si muove senza competitori. L’operazione Mattarella è stata lineare, semplice, anche un non professionista avrebbe potuto portarla a termine: una volta scartati i candidati di “fascia A”, quelli che avrebbero fatto ombra al presidente del Consiglio, tra quelli di “fascia B”, Mattarella era la scelta tattica più efficace: degnissima persona, ha qualità, tiene il Pd unito. E Renzi sa che Berlusconi e Alfano saranno costretti a rientrare. Semmai per Renzi i veri capolavori sarebbero altri...».?

 

Quali?

 

«Ne indico, intanto, due: intervenire sulle partecipate degli enti locali o sulla responsabilità civile dei giudici. Quelli sarebbero capolavori!».?

Claudio Velardi Claudio Velardi

 

Prima «stai sereno» a Letta e ora sul Quirinale la promessa non mantenuta con Silvio: a forza di corti circuiti, Renzi non rischia di corrodere con l’opinione pubblica il patrimonio di credibilità della sua parola??

 

«No. In Italia la coerenza delle parole non è un valore in sé. Conta di più se hai vinto o sei hai perso. Se Renzi vince questo passaggio, recupererà un po’ di punti di consenso che recentemente aveva perso».?

 

Claudio Velardi Claudio Velardi

Berlusconi potrà pure rientrare in gioco, ma il “capolavoro” di Renzi lo ha umiliato pubblicamente: il patto è finito??

 

«Non ci credo. Il patto del Nazareno reggerà. Per un motivo: i suoi veri capolavori, le riforme incisive, Renzi può farli soltanto assieme con la parte modernizzante del centrodestra e mica può pensare di mettersi da domani nella mani di Vendola e Fassina!».

 

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