sabotaggio ferroviario a bologna scritta no tav

GETTARE ACQUA SULLE FIAMME - IL ROGO DELLE CENTRALINE DEL TRENO A BOLOGNA SEMBRA OPERA DI “CANI SCIOLTI”, FANNO SAPERE LE FORZE DELL’ORDINE. CHE PER ORA NON HANNO PROVE DI ATTIVITÀ EVERSIVE

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

sabotaggi treni 8sabotaggi treni 8

Hanno ottenuto il massimo risultato con un’azione modesta, quanto basta a creare grande allarme. Perché potrebbe succedere ancora, far parte di una campagna natalizia come già accaduto in passato. Ma sulla matrice anarco-insurrezionalista gli investigatori sono cauti, molti dettagli devono ancora essere studiati ed esaminati, soprattutto in assenza di una rivendicazione.

sabotaggi treni 4sabotaggi treni 4

 

Al momento si può parlare di sabotaggio grave, certamente non di un atto terroristico e dunque appare prematuro dare per scontato che il rogo di Bologna sia un atto mirato contro l’Alta velocità. Non a caso anche la Procura ha deciso, almeno nella fase iniziale, di non contestare l’aggravante eversiva. 
 

sabotaggi treni 7sabotaggi treni 7

In queste ore gli analisti della polizia di prevenzione e dei carabinieri del Ros mettono in fila i pochi elementi certi per comprendere che cosa stia accadendo, in quali ambienti indirizzare la propria attenzione e come poter prevenire nuove azioni simili. E per farlo partono proprio dai quattro pozzetti incendiati ieri, visto che la stessa tecnica per bloccare il traffico dei convogli era stata utilizzata tre giorni fa a Firenze e circa un mese fa a Milano. Gli uomini della Polfer guidati da Maurizio Improta hanno trovato stracci imbevuti di liquido infiammabile che hanno bruciato i cavi di trasmissione e mandato in tilt il sistema di alimentazione. 
 

FRECCIAROSSA SABOTAGGIOFRECCIAROSSA SABOTAGGIO

Strategia di attacco ben diversa da quella messa a punto dalle formazioni eversive che in passato avevano preso di mira le linee ferroviarie. Perché nei casi precedenti veniva sistemato un gancio sulla linea elettrica in modo da bloccare il treno al suo passaggio, mandando in tilt svariati chilometri con danni difficili da riparare in poche ore. Atti più sofisticati, certamente preparati con maggiore cura. 
 

sabotaggi treni 9sabotaggi treni 9

Nessun volantino risulta ancora recapitato. È possibile, come ritengono alcuni, che non sia ritenuto necessario perché l’unico obiettivo è quello di generare tensione e poco importa lasciare la firma. Però è una scelta che appare comunque anomala, anche tenendo conto che sui siti Internet di matrice anarco - insurrezionalista e su quelli di propaganda No Tav fino a ieri sera erano state «postate» le notizie sul rogo di Bologna, ma senza troppa enfasi e soprattutto senza fornire alcun appoggio sia pur simbolico all’azione.

sabotaggi treni 1sabotaggi treni 1

 

E invece nelle precedenti campagne incendiare — i pacchi esplosivi spediti in sequenza, ma anche gli attentati contro i cantieri della Val di Susa — si è sempre cercato di rendere ben riconoscibile la matrice, di rivendicare gli attentati proprio per far risultare il dissenso più forte. 
 

sabotaggi treni 5sabotaggi treni 5

Era accaduto anche nel caso della campagna esplosiva contro le sedi di Equitalia e, andando ancor più indietro nel tempo, in occasione di quella contro obiettivi legati all’Unione Europea. La Fai, Federazione anarchica informale, aveva inserito i volantini all’interno dei pacchi bomba o comunque fatto recapitare messaggi inequivocabili che fornivano anche dettagli sulla composizione dei plichi per rendere evidente la firma e chiari i motivi dell’attacco alle istituzioni. 

sabotaggi treni 2sabotaggi treni 2


La scorsa settimana i giudici della corte d’Assise di Torino hanno escluso la finalità di terrorismo per i quattro imputati che la notte tra il 13 e il 14 maggio 2013 attaccarono con pietre, bengala, molotov, bombe carta il cantiere della Torino-Lione a Chiomonte e hanno inflitto pene molto più lievi di quelle sollecitate dai pubblici ministeri. Dunque, ragionano gli investigatori, se gli autori provenissero davvero dallo stesso ambiente potevano avere interesse a sfidare nuovamente lo Stato rendendo inequivocabile la firma delle nuove azioni, cosa che invece al momento non è avvenuta. 
 

sabotaggi treni 3sabotaggi treni 3

Bisognerà aspettare almeno un paio di giorni perché non è escluso che gli autori abbiano deciso di lasciare passare un po’ di tempo proprio per far salire ulteriormente la tensione. Ma l’ipotesi ritenuta più probabile è che a Bologna e Firenze abbiano agito «cani sciolti». Sembra prevalere la tesi che — per quanto gravissimi — gli atti degli ultimi giorni facciano parte di una strategia diversa da quella utilizzata in Piemonte e in Lombardia. E rispondano a una logica forse distante da quella che ha segnato la protesta forte contro il progetto dell’Alta velocità. 

sabotaggi treni 10sabotaggi treni 10

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...