EMILIANO CONTESTATO DA OPERAI E SINDACATI DELL’ILVA - VIDEO
2. EMILIANO CONTESTATO E PRESO A CALCI
Lorena Saracino per “corriere.it”
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Momenti di grande tensione questa mattina dinanzi alla prefettura di Taranto, dove si erano radunate circa 250 persone in occasione della prima riunione ufficiale della nuova giunta regionale pugliese presieduta da Michele Emiliano (Pd). Proprio all’arrivo del governatore, è scattata la contestazione: alcune persone hanno esposto striscioni e scandito slogan, e un ragazzo è sfuggito al cordone di sicurezza e ha tentato di colpire Emiliano alle spalle con un calcio.
Il presidente della Regione è stato solo sfiorato mentre è stato colpito un agente di polizia che è subito intervenuto: l’aggressore è stato bloccato, si tratta di un uomo di 23 anni che è stato identificato e subito rilasciato. «Non me ne sono neanche accorto, altrimenti sarebbero stati guai per lui», dice il governatore riferendosi a quanto accaduto. «Capisco che questa è una città che soffre, siamo qui per risolvere i problemi», dichiara Emiliano.
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Il nuovo presidente della Regione Puglia è entrato in prefettura, ma all’esterno la tensione è rimasta alta. Un gruppo di manifestanti ha tentato di entrare, ma l’accesso è stato bloccato dalla polizia in tenuta anti-sommossa, che ha fatto muro con gli scudi. Una ragazza si è sentita male ed è stata trasportata in ospedale con un’ambulanza: nulla di grave.
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«Emiliano aveva detto che l’incontro era aperto a tutti, per questo siamo venuti», dicono i manifestanti. Diversi gli striscioni esposti all’esterno: «Emiliano, ora prima di tutto il lavoro», «L’altoforno che uccide va fermato, il lavoro operaio va tutelato», «Ilva di Riva Ilva di Stato operai ammazzati cittadini inquinati», questo il testo.
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La riunione di giunta si è tenuta regolarmente con l’insediamento ufficiale del nuovo presidente. Emiliano è stato applaudito e ha fatto un lungo discorso; poi sono cominciate le audizioni di 38 tra associazioni, parti sociali e rappresentanti istituzionali, tra i quali l’Arpa, la Camera di Commercio, l’Università, i sindacati, gli Ordini, le associazioni datoriali e dei commercianti, le associazioni di volontariato e ambientaliste e delegazioni di lavoratori di aziende in crisi.
