grexit tsipras merkel hollande draghi

“GREXIT”, ULTIMO ATTO - AL VERTICE STRAORDINARIO DI LUNEDÌ, TSIPRAS POTREBBE ACCETTARE UN COMPROMESSO PER SALVARE IL SUO STESSO GOVERNO - I TEDESCHI SPERANO DI FAR SALTARE IL BANCO, MANDARE A CASA TSIPRAS E NEGOZIARE CON UN PREMIER TECNICO

1 - GRECIA: TSIPRAS, SUMMIT LUNEDÌ POSITIVO VERSO ACCORDO

merkel tsiprasmerkel tsipras

(ANSA) - Il vertice straordinario in programma lunedì sulla Grecia "è uno sviluppo positivo nel percorso verso l'accordo". Lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras in un comunicato, secondo quanto riporta Bloomberg. "Ci sarà una soluzione nel quadro delle regole Ue e della democrazia, che permetterà alla Grecia di tornare alla crescita", ha detto.

Alexis Tsipras , Angela Merkel e Francois Hollande (   Alexis Tsipras , Angela Merkel e Francois Hollande (

 

"Noi puntavamo a fare in modo che le negoziazioni finali avvenisse al più alto livello politico in Europa, e ora stiamo lavorando per il successo di questo summit", afferma Tsipras, aggiungendo che "quelli che scommettono su scenari di crisi e terrore verrà dimostrato che sbagliano". Ieri Bruxelles ha convocato un vertice straordinario dei Paesi dell'Eurozona sulla Grecia per lunedì 22 giugno alle 19, per discutere della situazione di Atene "al più alto livello politico".

 

2 - TSIPRAS SPALLE AL MURO LE CASSE SONO VUOTE, CROLLA IL GETTITO FISCALE

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

tsipras merkeltsipras merkel

La Grecia di Alexis Tsipras somiglia sempre di più a un vascello pronto a salpare verso acque ignote, ma senza carburante e con una falla in coperta. Mentre i ministri finanziari dell’area euro si incontravano a Lussemburgo, ieri il governo di Atene ha pubblicato i conti dei primi cinque mesi dell’anno. Il messaggio di superficie di quei numeri è che la Grecia, paradossalmente, sta meglio di un anno fa.

 

A una seconda occhiata prende corpo invece un profilo diverso, quello un Paese sull’orlo del tracollo. Tsipras è riuscito a resistere a quattro mesi di negoziati fallimentari solo perché ha imposto ai greci un’austerità più dura (e più cieca) di quella che di fronte all’Europa almeno per adesso sta rifiutando.

 

tsipras draghi merkeltsipras draghi merkel

Non ci sono più falsificazioni in quel bilancio: frodi come quelle del 2009 ormai non possono ripetersi, eppure non tutto nei conti di Atene è come appare. Una giovane economista italiana, Silvia Merler del centro studi Bruegel, ogni mese analizza quei dati in rapporti che i negoziatori di Eurolandia leggono con un’attenzione sempre maggiore con l’avvicinarsi del precipizio.

 

E il quadro che emerge, è quello di uno panico velato da una vernice di normalità sempre più logora. Il mese scorso per esempio la spesa pubblica è risultata di quasi 600 milioni di euro al di sotto degli obiettivi. Fatte le proporzioni, è come se il governo italiano in un solo mese risparmiasse cinque milardi più del previsto. Nei primi cinque mesi dell’anno le uscite per la Grecia sono risultate addirittura di due miliardi e mezzo al di sotto di quanto messo in bilancio e la finanza pubblica sembra - almeno a prima vista - pienamente in rotta per chiudere il 2015 con un deficit più basso dell’anno scorso.

 

merkel tsipras merkel tsipras

Dai dettagli però si avverte che l’intera costruzione sta scricchiolando. La spesa è stata tagliata dal governo di Syriza solo grazie a un vero e proprio default verso l’interno del Paese. Le imprese fornitrici dell’amministrazione quest’anno hanno accumulato arretrati per centinaia di milioni, mentre l’intero bilancio è impegnato quasi solo per pagare le pensioni e gli stipendi degli statali.

 

Nient’altro sembra funzionare, per nient’altro ci sono risorse. Intanto, poiché lo Stato non paga, anche i cittadini si adeguano evitando a loro volta di versare le imposte: solo a maggio le entrate sono crollate di quasi un miliardo rispetto agli obiettivi. Questa lenta spirale dei pagamenti dà la misura di ciò che può accadere tra qualche settimana, se davvero la Grecia diventasse insolvente verso i creditori internazionali. Il governo sarebbe tagliato fuori da qualunque canale di finanziamento estero e i contribuenti farebbero di tutto pur di non pagare altre tasse.

 

VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS

Senza accordo in Europa, Tsipras si troverebbe in breve tempo di fronte ad un’alternativa poco invidiabile: abbattere drasticamente la spesa, dato che il governo da ora in poi può solo autofinanziarsi, oppure creare nuovi mezzi di pagamento per far fronte agli impegni. È la via che porta fuori dall’euro. In teoria è la meno ardua, per certi aspetti, ma presuppone una padronanza tecnica che per ora il governo di Syriza non ha dimostrato.

 

Con due miliardi di risparmi in fuga dalle banche solo negli ultimi tre giorni, la strada per Tsipras ormai è strettissima. Il premier ha sempre detto di volere un accordo al massimo livello, e nei prossimi giorni avrà le ultime possibilità di ottenerlo: lunedì notte al Consiglio dei leader dell’area euro e giovedì a quello dell’Unione europea. Molti sperano che alla fine di uno di quei due vertici, a notte fonda, Tsipras esca dalla sala con un’intesa e cerchi di spiegarla ai greci: non la fine dei sacrifici che aveva promesso, ma il massimo possibile in queste circostanze.

 

tsipras merkeltsipras merkel

A un accordo del genere si può ancora arrivare, perché sulla sostanza le posizioni non sono troppo distanti. Atene accetta di tenere il bilancio in avanzo prima di pagare gli interessi e su questo la differenza con l’Europa sui prossimi tre anni, in totale, non supera l’1% del Pil. Anche sull’Iva e sul lavoro un’intesa è possibile, benché sulle pensioni le posizioni restino lontane.

 

varoufakis schaeuble varoufakis schaeuble

Ma non è più un problema di merito, perché in gioco è il futuro di una nazione. Senza accordo su un prestito-ponte dall’Europa, all’inizio di luglio le banche saranno chiuse, i greci saranno in piazza e il governo di Syriza probabilmente sull’orlo delle dimissioni. È proprio ciò che qualcuno a Berlino vuole, per poter poi negoziare con un nuovo premier «tecnico». Ma è anche la prospettiva che, in fondo, può ancora spingere anche Tsipras ad accettare ciò di cui da sempre l’Europa vive e prospera: l’arte del compromesso.

 

varoufakis schaeublevaroufakis schaeuble

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A STOCCOLMA E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....