GRILLOLEAKS - S’INGROSSA IL CASO DELLE EMAIL RUBATE: PORNORICATTI E RACCOMANDAZIONI

Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

Il caso delle caselle di posta elettronica violate da un gruppo di hacker che si dice vicino al Pd e diffuse in Rete infiamma il web. E non solo. A finire sotto il microscopio di media e curiosi è la ventiseienne deputata riminese Giulia Sarti. Quasi ottomila file di mail disponibili su Internet e passati al setaccio. Con qualche risvolto inaspettato.

Ieri Libero, infatti, rivelava che sarebbero state messe online anche delle fotografie private, in atteggiamenti osé, di una parlamentare Cinque Stelle. Il quotidiano ha parlato di «pornoricatto» dei pirati informatici ai danni del Movimento. «Circolano tre immagini (che Libero ha visionato) - si legge sul quotidiano - con una donna senza veli e in atteggiamenti inequivocabili di autoerotismo» e che «somiglia molto a una deputata di cui non facciamo il nome per evitare complicità con i ricattatori». Di fianco al servizio, due foto di Giulia Sarti, l'unica deputata di cui sono state diffuse le mail.

«Sì, sì, chi vuole vedere come progetto le vacanze o organizzo un banchetto può scorrere la mia posta - ironizza Sarti -. Non mi ricordo cosa c'è, sono sette anni di vita, vita privata. Si tratta di un attacco costruito sul nulla e ho intenzione di querelare il giornale». La deputata è un fiume in piena: «Sono sconvolta per l'accaduto, ma serena d'animo e ho fiducia nella magistratura. Spero si arrivi il prima possibile ai colpevoli».

«È la violazione della vita privata di una persona, di una ragazza di 26 anni, che non è disonesta e che fino a un paio di mesi fa non era a Montecitorio: che mi attacchino sulla mia attività politica. Parlino di me per i miei interventi su antimafia o anticorruzione». «Cosa avrò mai da nascondere? È aberrante», si difende.

Le mail, però, stanno facendo il giro del web. E c'è chi segnala diversi spunti. Alcuni riguardano anche ex parlamentari e giornalisti, come Pancho Pardi e Marco Travaglio. Adriano Bizzoco scrive su Twitter: «m5sleaks: Sarti gira i cv a Pardi che gira a Travaglio che gira a Grillo per provare ad assumere i collaboratori».

«Nessuno ci ha raccomandato nessuno - sostiene Sarti -. Avevamo bisogno di persone capaci. Ne abbiamo prese alcune: era gente da assumere perché negli elenchi forniti dal Parlamento. Guardacaso ci sono dei nomi forniti da Pardi, ma anche persone che prima hanno lavorato per Lega o Pdl. E alcuni collaboratori, come Valeria Capone, per esempio, erano già stati opzionati dai capigruppo prima ancora delle segnalazioni». E su Travaglio precisa: «È una persona che stimo da tanto tempo, l'importante è avere rapporti professionali corretti e cristallini».

Nell'onda dei file c'è tutto. Consigli legali, organizzazione di feste personali o attività - contrasti compresi - legate al Movimento in Emilia Romagna. Dati sensibili, compresi domicili e numeri di telefono. Ma anche fatti recenti, come la strategia in Aula sulla possibile elezione di Franco Marini come capo dello Stato. C'è chi - sempre sui social - mette in evidenza il resoconto di Sarti sull'ultimo incontro di Beppe Grillo con i parlamentari a Villa Valente a Tragliata. Sono state diffuse anche le sue comunicazioni con il leader.

Lei ammette: «Sì, certo che gli scrivo. Gli faccio gli auguri per il compleanno o lo avverto del mio punto di vista quando qualcosa non va. Ci conosciamo dall'ottobre 2008, quando venne a Bologna per la protesta degli studenti contro l'allora ministro Gelmini: tra noi c'è sempre stato un rapporto pacifico e delle consultazioni serene».

Non le è sembrata una ingenuità lasciare nelle posta immagini private o materiale politico? «Macché. Era la mia casella personale, sia chiaro. E non ho niente di cui mi devo preoccupare. Mi dovevo preoccupare degli hacker? Io ho quattro caselle di posta, compresa quella istituzionale e una pagina Facebook: si cerca di screditarmi da un punto di vista personale perché non hanno nulla dal punto di vista politico». E conclude con una domanda: «Non ho più diritto a una vita privata?».

Attacca anche Vito Crimi: «Non abbiamo ricevuto nessun tipo di pubblico sostegno da parte dei "garanti" di questo Paese. È un attacco ignobile che nulla ha a che vedere con la politica». Una vicenda, quella delle mail hackerate, che coinvolge anche direttamente la famiglia Casaleggio. Tra gli indirizzi violati ci sarebbe anche quello di Davide, figlio dello stratega del Movimento. Sul sito degli «hacker del Pd» (ancora attivo), prosegue il countdown per la diffusione dei nuovi materiali: mancano ora quattro giorni.

Intanto sull'accaduto è intervenuta anche Laura Boldrini, che ha parlato di azione «gravemente lesiva dei diritti e delle prerogative dei parlamentari». «La rilevanza di questi fenomeni - ha scritto su Facebook il presidente della Camera - ha indotto nei giorni scorsi l'ispettorato di pubblica sicurezza della Camera a dotarsi anche di specifiche competenze di tipo informatico».

 

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