GUERRA FRIGIDA - I RUSSI HANNO IL CALO DEL DESIDERIO VERSO MEDVEDEV, E LUI PER ECCITARLI GIOCA A CHI CE L’HA PIÙ LUNGO (IL MISSILE): “SE GLI STATI UNITI CONTINUANO CON LO SCUDO ANTIMISSILI, SCHIEREREMO LE NOSTRE ARMI AL CONFINE CON L’EUROPA” - LA NATO RISPONDE ABBANDONANDO IL TRATTATO EUROPEO SULLE ARMI CONVENZIONALI -L’ANTIAMERICANISMO TORNA DI MODA: UNA GIORNALISTA DEL TG RUSSO FA IL DITO MEDIO A OBAMA…

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1- MEDVEDEV SFIDA GLI STATI UNITI "MISSILI CONTRO LO SCUDO NATO"
Nicola Lombardozzi per "la Repubblica"

DMITRY MEDVEDEVDMITRY MEDVEDEV

La Guerra Fredda resta, forse, un incubo lontano ma i toni tra Mosca e Washington sono cambiati bruscamente dopo mesi di latte e miele tra Medvedev e Obama. E le minacce sono le stesse degli Anni ´60: il Cremlino è pronto a schierare lungo i confini d´Europa il meglio dei suoi missili balistici. Quegli Iskander a traiettoria variabile che hanno già devastato i gasdotti e georgiani nella guerra del 2008. Le basi sono già state scelte. Una è a Krasnodar per proteggere il fronte Sud. L´altra, nel territorio exclave di Kaliningrad, già Konigsberg, patria di Kant, incuneata tra Germania e Polonia.

PUTIN E MEDVEDEVPUTIN E MEDVEDEV

L´annuncio è stato dato in tv da un compunto Medvedev. Un discorso breve per dire che Mosca è stanca del tira e molla statunitense sullo scudo missilistico nell´Europa dell´Est. Da mesi chiede una dichiarazione che i missili Usa saranno diretti solo contro l´Iran e non contro la Russia. Ma lo stesso Obama, nel loro ultimo incontro al vertice Apec di Honolulu, ha tergiversato lasciando Medvedev visibilmente inquieto.

L´annuncio era nell´aria da ore e non è un caso che ieri mattina dal fronte Nato fosse arrivata una misura preventiva. Ben 14 paesi dell´Alleanza Atlantica, e tra questi la Germania, hanno comunicato la loro uscita dal trattato Cfe (Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa). Sollecitando gli altri 14 membri a fare lo stesso. Il Cfe, firmato nel ´90 con l´allora Patto di Varsavia, prevedeva lo scambio di informazioni strategiche tra i due schieramenti ex nemici. Una pratica, non sempre rispettata dai russi, ma molto utile per monitorarsi e garantirsi da attacchi a sorpresa.
Medvedev non ha mancato d´inserire segnali di «disponibilità al dialogo» e ha insistito sulla «speranza di collaborazione».

Barack Obama e Dimitri Medvedev Dal CorriereBarack Obama e Dimitri Medvedev Dal Corriere

Ma la linea scelta è intransigente: «Non vedo volontà di compromesso. Se un accordo fallisse ci riterremmo liberi di abbandonare il trattato Start e il controllo degli armamenti». La Guerra Fredda, appunto. Gelida la risposta della Casa Bianca: «Il nostro scudo non è contro la Russia: non cambieremo i nostri programmi».

VLADIMIR PUTINVLADIMIR PUTIN

Sembrano dunque svanire in un solo pomeriggio le immagini di Obama e Medvedev che avevano affascinato gli americani e, dicono, ingelosito Vladimir Putin: la scorpacciata di hamburger al fast food vicino alla Casa Bianca; la visita alla Apple di Steve Jobs. Perfino le incaute dichiarazioni pro Medvedev del vicepresidente Usa, Biden, che avrebbe voluto la conferma al Cremlino di «un sincero democratico».

Ma le cose in Russia sono cambiate negli ultimi giorni. Medvedev, in crisi di popolarità, affronterà il 4 dicembre elezioni politiche decisive per le sue sorti future. Ormai rassegnato a restituire la presidenza a Putin in marzo, ha bisogno di un successo netto del partito di governo per potere almeno ottenere la carica di premier. E, in un clima di rigurgiti nazionalistici e nostalgie dell´impero sovietico, la carta antiamericana ha sempre un ottimo effetto da queste parti. Un segnale era già partito la settimana scorsa quando una nota giornalista di una tv governativa aveva mostrato il dito medio alle telecamere al momento di nominare Obama. Molte proteste per la sconcezza. Ma anche centinaia di telefonate di solidarietà.

CONDUTTRICE TG RUSSO FA IL GESTACCIO A OBAMACONDUTTRICE TG RUSSO FA IL GESTACCIO A OBAMA

2- E LA CONDUTTRICE DELLE NEWS FA UN GESTACCIO A OBAMA
Da "il Giornale" - Non esattamente una signora. Tatiana Limanova, conduttrice del notiziario dell'emittente russa «Ren-Tv» (visibile da 120 milioni di persone), ha alzato il dito medio in diretta mentre nominava il presidente americano Barack Obama, continuando poi a leggere le altre notizie come se niente fosse. Nessun commento dall'emittente, mentre altre fonti hanno tentato di sostenere che il gesto della giornalista non fosse rivolto a Obama

VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=YVkUZZj2RaI

 

 

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