cristina fernandez de kirchner e papa francesco bergoglio

HABEMUS PAMPAS - BUON KIRCHNER A CATTIVO GIOCO?

Andrea Tornielli per "la Stampa"

L'ha ricevuta a quattr'occhi, nell'appartamento papale provvisorio della Casa Santa Marta e hanno pranzato insieme. Papa Francesco ha incontrato ieri in «visita privata» il primo capo di Stato. E ha cominciato con Cristina Fernández de Kirchner, presidente dell'Argentina. Un incontro cordiale, per nulla scontato. Un incontro di riconciliazione: i Kirchner hanno sempre considerato l'arcivescovo di Buenos Aires come un loro oppositore politico, perché in questi anni non ha smesso di parlare di quei poveri che secondo il governo non esisterebbero.

«È il nostro Papa, non solo perché è argentino ma anche perché è già di tutti i cattolici», ha detto la presidente dopo l'udienza-pranzo, cominciata qualche minuto prima dell'una. La presidente Kirchner ha detto di aver chiesto al Papa un aiuto e una mediazione per la restituzione delle isole Malvinas (Falkland) all'Argentina.

«Ho chiesto al Santo Padre di intercedere per evitare un problema che può sorgere dalla militarizzazione britannica dell'Atlantico del Sud», ha riferito la Kirchner, ricordando il precedente della mediazione promossa da Giovanni Paolo II che nel 1978 scongiurò una guerra tra Argentina e Cile. La richiesta non è piaciuta a Londra: «Non ci aspettiamo che la posizione del Vaticano cambi - afferma il portavoce del governo britannico - La Santa Sede è chiara nel considerare che la questione delle isole Falkland è di natura bilaterale tra nazioni sovrane e che non ha alcun ruolo da giocare». Il governo inglese ricorda che il risultato del referendum «ha inviato un chiaro messaggio a tutto il mondo, gli isolani vogliono continuare ad essere territorio britannico».

Altro tema toccato nel colloquio tra Francesco e la presidente, il traffico di esseri umani e il lavoro in condizioni di schiavitù. «Noi abbiamo la responsabilità di combattere questo che non è un fenomeno, ma una condizione della persona umana» ed entrambi «condividiamo questo impegno».

La Kirchner ha invitato papa Bergoglio in Argentina. Un'occasione potrebbe essere il viaggio papale in Brasile il prossimo luglio, per la Giornata mondiale della gioventù.

I giorni delle polemiche tra il governo argentino e il cardinale Bergoglio sono ormai acqua passata per la Kirchner. Che però nella conferenza stampa si è soffermata solo sugli aspetti di consonanza con il Papa, e non ha citato il tema della povertà così diffusa in Argentina, di cui pure si è parlato. Al momento dello scambio dei doni, il Papa ha regalato alla presidente una rosa bianca: è il simbolo della devozione di Francesco per Santa Teresina di Lisieux.

Intanto in Argentina il giornale «El Cronista» riferisce dell'esistenza di un dossier contro Bergoglio che ambienti diplomatici avrebbero diffuso tra i cardinali alla vigilia del conclave. Nessuna notizia inedita: si sarebbe trattato soltanto di una «rimasticatura» delle accuse del giornalista Horacio Verbitsky sull'atteggiamento tenuto da Bergoglio durante la dittatura di Videla, già abbondantemente smentite.

Quelle stesse accuse prontamente diffuse pochi minuti dopo l'elezione di Papa Francesco. Verbitsky, ex guerrigliero dei «montoneros», è considerato vicino ai Kirchner. Non ci sono conferme sul fatto che il dossier abbia effettivamente raggiunto i porporati del conclave. Le accuse di Verbitsky contro l'arcivescovo di Buenos Aires erano state già pubblicate prima del conclave del 2005. In ogni caso, non sembra abbiano avuto alcuna influenza, vista la rapidità con cui il cardinale Bergoglio ha abbondantemente superato la soglia dei due terzi dei voti in soli cinque scrutini.

 

CRISTINA FERNANDEZ DE KIRCHNER E PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CRISTINA FERNANDEZ DE KIRCHNER E PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CRISTINA FERNANDEZ DE KIRCHNER E PAPA FRANCESCO BERGOGLIO il presidente dello zimbabwe mugabe

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