hillary bill chelsea clinton

HILLARY, LA CANDIDATA COL BUCO INTORNO - PUR AVENDO CANCELLATO MIGLIAIA DI EMAIL DAI SERVER, LA CORRISPONDENZA DELLA CLINTON È PIENA DI ARMI PER I SUOI NEMICI. COME QUEI 10MILA $ AL MESE PAGATI DALLA FONDAZIONE DI FAMIGLIA AL SUO CONSULENTE

Daniele Raineri per “il Foglio

 

HILLARY CLINTON BENGASI HILLARY CLINTON BENGASI

I media americani passano al setaccio le email di Hillary Clinton quando era segretario di stato e, tra le altre cose, si occupava della guerra in Libia e del dopoguerra, negli anni 2011 e 2012. Sperano di trovare rivelazioni, errori, dettagli e incongruenze da sfruttare nella campagna elettorale, quando vale ogni colpo più che basso. Clinton allora usava un indirizzo di posta elettronica privato – e non dell’Amministrazione, come ora è obbligatorio per chi ricopre il suo incarico – ed è stata costretta a consegnare agli archivi del governo il contenuto di quelle email (finirà di farlo entro gennaio), anche se migliaia sono già state distrutte prima della consegna perché sono state definite “personali”.

bill e hillary clinton 1987bill e hillary clinton 1987

 

Cosa stanno trovando i media? Ieri il sito americano Politico ha scritto (scoop) che la Fondazione Clinton, l’ente no profit che funziona come collettore di soldi e di idee (ma più di soldi) per la coppia più potente della politica americana, pagava 10 mila dollari al mese Sidney Blumentahl, consigliere di Hillary. Blumenthal è un giornalista e consigliere cresciuto all’ombra dei Clinton e durante e dopo la guerra contro Muammar Gheddafi si assunse l’incarico (non richiesto, dice Hillary) di consulente per il dossier Libia, e mandò 25 rapporti pieni di dettagli che ricevettero accoglienze diverse.

william e kate con hillary clintonwilliam e kate con hillary clinton

 

Una email del 23 agosto 2012 in cui fornisce informazioni sul generale Haftar è giudicata da Hillary “molto interessante”. Un’altra del marzo di quello stesso anno è giudicata poco più di una teoria del complotto. Blumenthal scrive che la Francia è scontenta di avere ottenuto poco o nulla dalla guerra, sta sobillando i clan nell’est del paese per ottenere una loro separazione di tipo federalista, con il vecchio nome arabo di “Barqa”.

 

Hillary gira la email allo staff e commenta che le sembra poco credibile. Come nota il Washington Examiner, la mancanza di altre fonti d’informazioni riguardo la Libia oltre ai rapporti inviati dal giornalista nella posta elettronica di Clinton suggerisce due possibilità: “O le email pubblicate finora sono soltanto una frazione del totale, oppure lei faceva affidamento quasi totale su Blumenthal per farsi un’idea sul paese nel caos”.

consolato di bengasi in fiammeconsolato di bengasi in fiamme

 

In un’altra email il giornalista/consiglierenon- richiesto suggerisce al segretario di stato americano di chiedere aiuto a Bernard- Henri Lévy, l’intellettuale francese, perché grazie ai suoi contatti in Israele, Siria e altri paesi del medio oriente “sarà possibile capire quanta influenza hanno davvero gli estremisti seguaci di al Qaida e di altri gruppi terroristici dentro al governo libico”.

 

islamici attaccano il consolato americano in libiaislamici attaccano il consolato americano in libia

In alcuni messaggi già si intravede il processo disastroso di deragliamento in atto nel paese: il 21 febbraio un rapporto spiega, tra le altre cose, che il presidente e il primo ministro libico hanno deciso di pagare 1.500 dollari al mese a ogni famiglia di combattente ucciso o ferito per tenere buone le milizie, comprese quelle islamiste. Un secondo ordine di problemi è dato dai buchi nella sequenza delle email.

CHRIS STEVENS CON IL CAPO DEI RIBELLI LIBICI JALILCHRIS STEVENS CON IL CAPO DEI RIBELLI LIBICI JALIL

 

Non ci sono messaggi che riguardano la Libia in almeno quattro intervalli di tempo giudicati sospetti: tra il 10 giugno e l’8 agosto 2011, tra il 14 settembre e il 21 ottobre 2011 (quando Clinton volò a Tripoli), tra il 21 ottobre e il 5 gennaio 2012 (quando la missione diplomatica americana a Bengasi fu estesa di un altro anno) e infine tra il 27 aprile e i 4 luglio 2012, quando ci fu una serie di attacchi contro sedi diplomatiche. Per colpa di queste omissioni non ci sono mail del giorno in cui a Hillary fu scattata la foto famosa in cui legge il BlackBerry con gli occhiali scuri mentre vola sull’aereo del dipartimento di stato verso la Libia.

CHRIS STEVENS MENTRE INAUGURA LA SEDE CONSOLARE DI BENGASI ATTACCATA DAGLI ISLAMICI CHRIS STEVENS MENTRE INAUGURA LA SEDE CONSOLARE DI BENGASI ATTACCATA DAGLI ISLAMICI

 

Quella foto circolò molto come simbolo della sua coolnees e della sua abilità di diplomatica e per un po’ quell’immagine divenne anche la foto profilo di Clinton su Twitter. Cosa stava leggendo in quel momento sul Blackberry? è la domanda. In alcune mail finite al pubblico ci sono anche avvisi sul rischio crescente per i diplomatici americani in Libia, che inevitabilmente saranno ripresi in questa campagna elettorale: i repubblicani aspettano Clinton al varco e potrebbero risollevare di nuovo il caso Bengasi – nel 2012 l’ambasciatore americano Chris Stevens fu ammazzato da un gruppo estremista. Tuttavia, come scrive il sito New Republic, l’imbarazzo più profondo potrebbe arrivare dal decorso disastroso della guerra in Libia.

Meryl Streep foto con Hillary ClintonMeryl Streep foto con Hillary Clinton

 

Una email dell’agosto 2011 di un membro dello staff rivendica il ruolo da leader di Clinton nell’ottenere, costruire e gestire l’intervento americano nel paese arabo. “L’apice del suo successo”. Con il senno di poi, la candidata non farà della Libia il punto centrale della campagna. 

PROFILO TWITTER DI HILLARY CLINTON PROFILO TWITTER DI HILLARY CLINTON

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…