HUAWEI GO AWAY! RISCHIO SPIONAGGIO PER LE MULTINAZIONALI, BERLINO VUOLE BANDIRE IL COLOSSO CINESE DAL 5G - IL GOVERNO TEDESCO TEME CHE L’AZIENDA ACCUSATA DI SPIONAGGIO INDUSTRIALE DALLA CASA BIANCA SFRUTTI LA RETE SUPERVELOCE PER RUBARE IDEE ALLE AZIENDE E VIOLARE IL COPYRIGHT

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Meng Wanzhou Meng Wanzhou

Walter Rauhe per la Stampa

 

La Cina continua oggi a far paura, ma più in campo economico, dove nella guerra commerciale fra il vecchio Occidente e il nuovo gigante asiatico è finita da tempo anche l' azienda modello delle ambizioni tecnologiche cinesi, la Huawei.

 

Ora, anche il governo tedesco valuta la possibilità di escludere l' azienda accusata di spionaggio industriale dalla Casa Bianca e la cui erede Meng Wanzhou è stata arrestata in Canada sotto l' accusa di affari illeciti con l' Iran, dall' asta miliardaria per lo sviluppo dell' infrastruttura delle nuove reti di telefonia mobile G5. Dopo le pesanti accuse mosse a Huawei dagli Stati Uniti e le ritorsioni annunciate in seguito da tutta una serie di altri Paesi come il Canada, l' Australia, la Nuova Zelanda o il Regno Unito, anche il governo di Angela Merkel sembra deciso di trarre le conseguenze dalle sempre più concrete accuse di spionaggio e di plagio tecnologico mosse nei confronti del gigante high-tech cinese.

Meng Wanzhou Meng Wanzhou

 

Gli standard di sicurezza Il timore di Berlino è che Huawei possa sfruttare la nuova rete mobile G5 per spiare - o peggio ancora per sabotare - le multinazionali tedesche rubando idee, tecnologie e infrangendo i copyright. Berlino starebbe studiando diversi modi per mettere al bando l' azienda di Shenzen dalle gare di appalto, fissando ad esempio standard di sicurezza molto alti o prevedendo joint venture dominate da aziende europee.

 

I vertici di Huawei insieme al regime cinese respingono finora ogni accusa definendo le ritorsioni come una sorta di «Maccartismo tecnologico» e come un tentativo di contrastare con metodi sleali il crescente peso delle proprie industrie high-tech e digitali. Secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, Berlino non avrebbe preso ancora nessuna decisione definitiva, ma sarebbe intenzionata ad un' inversione di rotta, o almeno a una leggera correzione dei suoi rapporti con Pechino suo principale partner commerciale estero.

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Nel Regno Unito In Gran Bretagna intanto la prestigiosa università di Oxford ha annunciato di non voler più accettare donazioni e sponsorizzazioni da parte di Huawei, che in passato aveva finanziato numerose ricerche e progetti di sviluppo dell' ateneo e di una ventina di altri istituti universitari britannici.

 

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Un gruppo di deputati del Congresso americano aveva recentemente accusato il colosso cinese di aver implementato nei suoi sistemi elettrici solari un software in grado di infiltrarsi nei sistemi elettrici degli Stati Uniti, compromettendone la sicurezza. Diversi sistemi d' equipaggiamento dell' azienda di Shenzen sono già banditi dal mercato statunitense e in parte anche da quello britannico, mentre finora era soprattutto la Germania ad aver assunto posizioni più moderate e decisamente pragmatiche nei confronti dei partner cinesi, per non mettere a rischio le numerose cooperazioni e gli affari delle proprie aziende attive sul mercato della Cina, già oggi quello più importante ad esempio per la casa automobilistica Volkswagen di Wolfsburg.

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Ancora ad ottobre, il ministero degli Interni a Berlino aveva messo in chiaro la mancanza di «solide basi giuridiche e di prove concrete», per mettere al bando la Huawei dall' asta per la costruzione della rete di telefonia mobile 5G e di altri importanti appalti infrastrutturali nazionali .

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