I TIE’! DI FELTRI - “AUGURO A MONTI DI SPACCIARSI ANCORA PER SALVATORE DELLA PATRIA, PUR AVENDOLA SPEDITA AL FONDO DEL BURRONE - AL VATICANO AUGURO DI RACCOGLIERE QUEL CHE HA SEMINATO: MATRIMONI E ADOZIONI GAY, RICERCA SUGLI EMBRIONI E EUTANASIA - SPERO CHE L’EURO MUOIA SUBITO E CHE BERLUSCONI FACCIA VOTO DI CASTITÀ O DIVENTI OMOSESSUALE - AUGURO AGLI ITALIANI DI SOPPORTARE BERSANI”…

Vittorio Feltri per "il Giornale"

Un consiglio a chi si accinge a leggere il seguente articolo: tenga a portata di mano un qualsivoglia oggetto di ferro, perché quello che sto per scrivere non è un augurio, ma un «malaugurio» in vista del nuovo anno. Anche i non superstiziosi si apprestino a fare gli scongiuri: la prudenza non è mai troppa.

1 - Auguro al Vaticano, che ha benedetto Mario Monti leader della coalizione centrista (orientata ad accordarsi col Pd qualora punti a governare dopo le elezioni del 2013) di raccogliere ciò che ha seminato con le proprie scelte politiche: l'introduzione del matrimonio fra gay, ai quali sarà pertanto concesso di adottare bambini come già avviene in altri Paesi; la legalizzazione dell'eutanasia o almeno del suicidio assistito;

l'approvazione del divorzio breve (tre anni invece di cinque); il ripristino delle banche del seme ai fini della fecondazione artificiale; la desacralizzazione dell'embrione e, quindi, la possibilità di utilizzarlo a scopi scientifici; l'estensione dell'Imu a tutti gli edifici della Chiesa, inclusi gli oratori, gli ospizi, le scuole, i conventi eccetera. Evoluzione della Chiesa.

2 - Auguro a Mario Monti di sfondare in politica e di diventarne protagonista non più quale tecnico super partes o extra partes, bensì quale braccio destro di Pier Ferdinando Casini e braccio sinistro di Pier Luigi Bersani; di essere chiamato dal premier (lo stesso Bersani) a ricoprire il ruolo di ministro dell'Economia o almeno sottosegretario della medesima; di continuare ad aumentare le tasse pur nella consapevolezza che ciò non serve ad accrescere il cespite fiscale lordo; di spacciarsi ancora per salvatore della patria, pur avendola spinta dall'orlo al fondo del burrone, dove il Pil ha perso qualche punto, la disoccupazione ha avuto un picco e i consumi si sono assottigliati. Però, che carriera.

3 - Auspico che l'euro non muoia fra cinque anni, ma subito: libera nos a malo; che torni la vituperata liretta spalancando le porte all'inflazione (madre di ogni investimento) e alla svalutazione, così da consentire il rilancio della produzione e delle esportazioni; che le banche la smettano di comprare Bot per finanziare il debito pubblico e ricomincino a fare il loro mestiere: prestare denaro a chi intraprende; che Basilea uno, due e tre vadano a ramengo in modo che gli istituti di credito agiscano sul territorio e non decidano di assegnare o no i fidi compulsando il computer anziché guardando in faccia (e in tasca) i clienti. Scendere dalla pianta europea.

4 - Auguro alla Cgil della signora Susanna Camusso di andare presto in piazza, indicendo uno sciopero generale a oltranza per ottenere la cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, palla al piede delle aziende e retaggio di una mentalità filosovietica, vale a dire stalinista. Promozione umana.

5 - Auguro a Oscar Giannino di fermare il declino e, soprattutto, la lettera di licenziamento dalla radio del Sole 24 Ore provocata dalla sua discesa (o salita, per essere à la page) in politica. Reddito garantito.

6 - Auguro a Silvio Berlusconi di fare voto di castità. In alternativa: di non sposarsi onde evitare il rischio di un altro divorzio oneroso (36 milioni l'anno alla ex dolce metà); oppure di diventare omosessuale nella speranza di strappare qualche suffragio all'Arcigay e conquistare la simpatia dei progressisti. Ne ha bisogno. Redenzione.

7 - Auguro a Marco Pannella di interrompere del tutto lo sciopero (almeno) della sete, scolandosi una magnum di champagne per brindare all'amnistia e al proprio ritorno in Parlamento con una schiera di fedelissimi in grado di disturbare i manovratori. Ogni rosa ha le sue spine.

8 - Auguro a Beppe Grillo e al suo movimento frenetico di ottenere un buon risultato elettorale, e di presentare alle Camere un battaglione chiassoso di guastatori capaci di ridicolizzare partiti che si gabellano per soluzioni mentre sono soltanto problemi. Anche finanziari. Gli auguro inoltre di trasformare le aule sorde e grigie in cabaret permanenti ed effettivi e di obbligare la Rai a trasmettere in diretta gli spettacoli più comici. Ricreazione.

9 - Auguro al procuratore antimafia Piero Grasso, anche lui «salito» in politica, di capire che finora lo Stato non ha combattuto la mafia, ma è la mafia ad aver combattuto lo Stato, e ci è riuscita benissimo. Successo pieno.

10 - Auguro ad Antonio Ingroia, altro magistrato reclutato nella Casta, di essere eletto e di non rientrare nell'ordine giudiziario dove incombe il Guatemala. Che è peggio della Procura.

11 - Auguro a Corrado Passera di separarsi da Pier Ferdinando Casini, che costa molto meno di Veronica, e di ricollocarsi in banca: posto fisso, stipendio sicuro, nessuna necessità di raccontare balle per tirare a campare. Sopravvivenza.

12 - Auguro agli italiani di resistere: se hanno sopportato Monti sopporteranno anche Bersani. Non per molto, però. Una disgrazia tira l'altra.

13 - Infine, auguro a Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, quotidiano dei vescovi, di imparare a leggere gli articoli che critica, e, magari, di apprendere che i titoli dei pezzi non sono fatti dagli autori, ma dalla redazione (di cui io, per esempio, non faccio parte). Nozioni utili per schivare cause, ovviamente civili. Carità cristiana.
Buon anno.

 

 

VITTORIO FELTRI mario montiRATZINGER PAPA BENEDETTO XVI Pierluigi BersaniSusanna Camusso OSCAR GIANNINO SILVIO BERLUSCONI jpegL'URLO DI BEPPE GRILLO jpegAntonio Ingroia

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....