IL PUBBLICO MINISTERO E LA SOUBRETTE - NON È IL TITOLO DI UNA SEXY COMMEDIA ALL’ITALIANA MA LA VERA STORIA DEL GIUDICE ESPOSITO E DELLA BOMBASTICA NICOLE MINETTI - UN BIECO PETTEGOLEZZO DI DAGOSPIA CHE FINISCE, SENZA CITAZIONE, SULLA PRIMA PAGINA DEL CORRIERE, CI FA PIACERE - “A VOLTE GLI INQUIRENTI SONO ATTRATTI DA DONNE INFORMATE SUI FATTI, BEN FORMATE E ANCHE UN PO’ RIFATTE” - IL CASO FINISCE AL CSM PER “INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE”…

1- UN VARIETÀ CHE NON FINISCE
Aldo Grasso per "Il Corriere della Sera"

Il Giudice e l'Olgettina, o il Giudice e l'Igienista, o il Pubblico Ministero e la Soubrette: quanto segue non va inteso come un racconto, perché molto è già stato raccontato, ma come un apologo sull'Italia da cui il lettore potrà trarre la morale che desidera.

La location, come si dice oggi, sono i ristoranti di lusso di una Milano che irride la crisi: il Bolognese di piazza della Repubblica (gemello di quello romano di piazza del Popolo) o il lounge bar dell'Hotel Bulgari, celato in un anfratto di via Manzoni. Non visibile, se non ai paparazzi. Se vai in questi posti ben frequentati è perché vuoi esibire chi frequenti.

Lui è Ferdinando Esposito, pm alla Procura del capoluogo lombardo. Narrano che quando si è presentato negli uffici di Palazzo di Giustizia abbia esordito così: «Buongiorno, io sono il nipote del procuratore Esposito». Lei è la bombastica Nicole Minetti, consigliere regionale, indagata per sfruttamento della prostituzione (anche minorile), e che ora è a processo assieme a Lele Mora ed Emilio Fede per il famoso Ruby-gate. Tempo fa girava per le strade del centro «con una maglietta fina tanto stretta che», su cui campeggiava la scritta: «Senza t-shirt sono ancora meglio».

In questo apologo, bisogna mettere in conto malignità, invidie, magari invenzioni, persino sequenze prese a prestito dalla commedia sexy, ma sta di fatto che il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha ritenuto opportuno fare un esposto alla sezione disciplinare del Csm, che per «incompatibilità ambientale» ha già passato la patata bollente al ministro della Giustizia e al Procuratore generale di Cassazione, ruolo svolto fino a poco tempo fa da Vitaliano Esposito, zio di Ferdinando (e la fantasia corre al Conte Zio dei Promessi Sposi). Tutto si tiene.

Era già successo, durante il processo per Varietopoli (protagonisti Gigi Sabani, il Merolone, Raffaella Zardo), che il pm Alessandro Chionna si fidanzasse e poi si sposasse con l'ex compagna di Sabani, Anita Ceccariglia, che più volte aveva sottoposto a interrogatorio. Insomma, Varietopoli non finisce mai.

A volte gli inquirenti sono attratti da donne informate sui fatti, ben formate e anche un po' rifatte.

2- Sushi, discoteche e palestra di lusso. Le serate con la Minetti
Andrea Galli per "Corriere.it"

Dunque per cominciare, presupponendo che davvero si tratti d'amore, non sarebbe un amore galeotto anche se lui, di mestiere, insegue reati e cattivoni in quanto pubblico ministero: li avrebbero visti, esisterebbe più di un testimone.

Sarebbe, questo sì, un amore invidiato, considerate la sua bellezza, le sue forme, ma prim'ancora, per una volta tanto scrivetelo, sbuffano gli amici, la sua travolgente personalità, la sua prorompente simpatia.

IL MAGISTRATO - Certamente però, visti così, il magistrato e la soubrette, laddove Ferdinando Esposito esercita nella stessa Procura che giudica Nicole Minetti, ecco, insieme formerebbero una coppia che tira. E che, come si dice in questi casi, fa notizia. Esposito rischia di finire sott'inchiesta disciplinare, il suo caso è finito al Consiglio superiore della magistratura, dai vertici della Procura era partito un esposto. Insomma, una cosa seria.

NICOLE MINETTI - La signora Minetti, classe 1985, la conoscete già. L'ultimo suo aggiornamento pubblico è datato 11 maggio scorso, quando, al processo Ruby, nel dibattimento che evocava le serate di burlesque e le buste di denaro donate dal Cavaliere, disse decisa di non provar vergogna o imbarazzo.

Non che si sia fermata lì, all'apparizione in Tribunale, nel senso che la sua vita privata è stata alquanto movimentata. Del resto di rado la sera mangia a casa - avviso ai suoi ultrà, è pazza del sushi e s'è appena innamorata di Finger's Garden, di proprietà del calciatore Seedorf - e, fra i compagni di tavolo, pare in un tête-à-tête, avrebbe avuto come dirimpettaio il dottor Esposito.

L'INCONTRO - Sulla quarantina, lungagnone, nipote e figlio d'arte, nell'ordine di un procuratore generale e di un giudice, il pm si occupa nella vita professionale di anti-contraffazione e malefatte del mondo dei locali (norme di sicurezza, licenze, il rispetto della capienza), locali che il pm avrebbe fama di frequentare con assiduità.

Discoteca Hollywood in testa, e non da cliente bensì, addirittura, da ospite d'onore. Illazioni, cattiverie, vili attacchi personali magari alimentati da invidia e gelosie? Il diretto interessato, giurano dai corridoi della Procura, ha un'altissima considerazione di se stesso, il che non è un reato.

Eppure ancora echeggia, con malcelato fastidio, il suo debutto, che in un posto così antico e storico ovviamente segna (e sega) una persona per la carriera: «Buongiorno, io sono il nipote del procuratore Esposito».

LA PALESTRA - La donna tutta d'un pezzo e l'uomo che non deve chiedere: sarà amore? I conoscenti della signora Minetti raccontano che, punto primo, non è tormentata da sofferenze sentimentali; punto secondo, è piuttosto concentrata sull'organizzazione delle vacanze, che dovrebbero tenere come base di partenza l'adorata Formentera; punto terzo, allo stato non avrebbe preso alcuna sbandata per Ferdinando Esposito.

E allora? Allora casualmente entrambi sono iscritti alla stessa palestra, la Downtown di piazza Diaz, all'ombra della Terrazza Martini. Fuori son parcheggiati gli scooteroni TMax, che qua a Milano associano alla categoria umana degli sboroni , i gradassi. Un piccoletto sudamericano e una signorotta dell'est, muti come tombe, addetti alle pulizie, passano e ripassano con lo straccio la vetrata d'ingresso, all'infinito.

Dentro, la hall si apre a terrazza sull'area degli attrezzi. Vengono 660 euro più 50 di tasse per l'abbonamento di sei mesi; non c'è la piscina però esiste un piano all'aperto per prendere il sole. I presunti innamorati avranno condiviso un drink in costume? Ma poi, onestamente, anche se fosse, a chi frega? Macché. Ripetono dall'entourage: Nicole ha la coda, di ammiratori e corteggiatori, è un personaggio pubblico, fa audience, tendenza.

IL DUBBIO - Ora, bisogna ripeterlo, certezza che il dottor Esposito sia una fiamma, l'attuale fiamma di Nicole Minetti, non ne esiste. Ma qualche dubbio sulle aspirazioni del pm a diventar un vip, potrebbe avanzare. Sempre che, alla fine, non sia soltanto fango e le sue frequentazioni non siano state utilizzate e/o pilotate. Misteri. Ma cosa volete, i libri «gialli» son pieni di storie d'amore, di uomini della legge, di trappole, di sorprese, di femmine fatali.

 

 

nicole minettiminetti nicole Nicole MinettiNICOLE MINETTI IN USA DAL SUO PROFILO TWITTER ALDO GRASSO CRITICO TV edmondo_bruti_liberatiAlessandro ChionnaDiscoteca Hollywood

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…