L’IRRESISTIBILE ASCESA DEI FRATELLI MANZIONE ALLA CORTE DI RENZI - LUI SOTTOSEGRETARIO AGLI INTERNI, LEI POTENTISSIMA CAPO DELL’UFFICIO LEGISLATIVO DI PALAZZO CHIGI: ORA LA “ZARINA” DI RENZI PUNTA DRITTO AL CONSIGLIO DI STATO

Domenico ManzioneDomenico Manzione

Wanda Marra per Il Fattoquotidiano.it

 

   Ma è vero che la Manzione diventa Consigliere di stato? L’ho letto su qualche giornale (Libero, ndr)”.

 

   La domanda a Matteo Renzi Nicola Porro la fa a bruciapelo durante la puntata di Virus di giovedì sera. Lui palesemente non se l’aspetta. L’altro lo incalza. “L’ha nominata a Palazzo Chigi, questa....”. Sta per dire “vigilessa”, ma Renzi lo interrompe. E prende tempo: “L’avvocato Manzione è una delle personalità più importanti del nostro staff”. La nominerà a Palazzo Spada? “Abbiamo ancora molto tempo”, tergiversa lui. Poi, mette lì un dubitativo: “In genere al Consiglio di Stato mettono quelli un po’ più anziani” . E ribadisce per chi non avesse capito: “L’avvocato Manzione è una delle persone più straordinarie del mio staff”.

 

Antonella Manzione LibroAntonella Manzione Libro

   Nonostante le considerazioni sull’età della sua preziosa collaboratrice, il premier non dice né sì, né no. Il fatto è che nei corridoi di Palazzo Chigi se ne parla da giorni. Per la propria nomina, spinge proprio la ex vigilessa di Firenze, voluta fortemente da Renzi a capo del Dagl (Dipartimento Affari giuridici e legislativi, la macchina operativa deputata a scrivere materialmente le leggi), a dispetto del parere contrario della Corte dei Conti. Litiga con tutti, fa la guerra a tutti.

 

In nome della fedeltà al Capo. I cui desideri ha il compito di tradurre in legge: compito ingrato, vita difficile. E allora, vuole una polizza a vita. Questo significa che starebbe per lasciare il Dipartimento alla volta del Consiglio di Stato? No, non è questa la ratio dell’operazione: la Manzione vuole una garanzia per il futuro, ma anche una promozione, che le faccia svolgere le fatiche quotidiane dall’alto del ruolo prestigioso di Consigliere.

domenico 
manzione 
domenico manzione

 

   Uno status, insomma, che la metta al riparo, visto che i contrasti sono fortissimi a Palazzo Chigi: non va d’accordo con Roberto Garofoli, capo di gabinetto del Mef. Dall’inizio ha sostanzialmente esautorato il segretario generale di Graziano Delrio, Mauro Bonaretti (che viene dato in uscita da mesi). Litiga con tutti, fa la guerra a tutti. I provvedimenti passano tutti da lei: tanti e spesso e volentieri in arrivo a “a rate”. Nei mesi scorsi, in supplenza è andato a volte addirittura l’Ufficio legislativo del Quirinale. Una stampella che però adesso viene a mancare: come saranno i rapporti di Palazzo Chigi con il legislativo che metterà su Sergio Mattarella?

 

Antonella  Manzione Antonella Manzione

   Nel frattempo, a Palazzo Spada sono piuttosto preoccupati. La voce della possibile nomina è arrivata anche a loro. Ma nulla più di una voce. Il governo deve scegliere nel prossimo futuro 6 consiglieri (di un organismo che, peraltro, più volte Renzi ha fatto intendere di voler rottamare). In genere, la prassi è che il premier prenda contatti, annunci le sue intenzioni. Stavolta, nulla. Nessuna telefonata ufficiale, nessuna consultazione. Lui sta riflettendo: non solo per le esigenze della Manzione a Palazzo Chigi, ma anche perché rafforzarsi al Consiglio di stato potrebbe essere una mossa utile.

MATTEO RENZI E ANTONELLA MANZIONEMATTEO RENZI E ANTONELLA MANZIONE

 

   La Manzione, 51 anni, di Lucca, oltre all’insegnamento di diritto negli istituti superiori, vanta il romanzo “Miranda va alla guerra”, premio miglior scrittore 2010 di Toscana. E la fiducia assoluta del presidente del Consiglio è una questione di famiglia.

 

ANTONELLA MANZIONEANTONELLA MANZIONE

   Il primo ad arrivare in un posto di rilievo nei palazzi romani è stato il fratello, Domenico Manzione. Nominato Sottosegretario all’Interno nel governo Letta. Uno dei tre posti di governo in quota Renzi. Anche lui è una vecchia conoscenza del presidente del Consiglio: magistrato, è stato a lungo pubblico ministero a Lucca, nella procura diretta da Giuseppe Quattrocchi, che fu promosso capo della procura di Firenze quando Renzi era sindaco. Oggi Quattrocchi è consigliere del nuovo sindaco Dario Nardella. E Manzione nel governo Renzi è ancora Sottosegretario agli Interni. Buon sangue non mente.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?