LA CRISI STA TRASFORMATO L’ITALIA IN UN CIMITERO - A ROMA, ALLA MENSA DEI POVERI, UN DISPERATO NON TROVA POSTO E ACCOLTELLA DUE PERSONE (“AVEVO FAME”) - A BRINDISI UNA BANDA DI RAPINATORI GAMBIZZA UN ANZIANO: IN CASA NON AVEVA NULLA - LICENZIATO, UN PORTIERE SI IMPICCA A NAPOLI - IN SARDEGNA NON POTEVA PIÙ FAR LAVORARE I DUE FIGLI NELLA SUA AZIENDA EDILE, COSÌ UN PICCOLO IMPRENDITORE SI È UCCISO CON UN COLPO DI PISTOLA…

1 - AZIENDA IN CRISI, LICENZIA I FIGLI E POI SI UCCIDE...
Piergiorgio Pinna per "la Repubblica"

Non poteva più far lavorare i due figli nella sua azienda edile, così un piccolo imprenditore del Centro Sardegna si è ucciso con un colpo di pistola. Il nuovo dramma della disperazione è accaduto a Mamoiada, centro montano della Barbagia, a una quarantina di chilometri da Nuoro. Sulla vicenda che ha segnato la tragica fine di G. M, 55 anni, stimato titolare di una società che operava soprattutto lungo le coste dell'isola, è stata aperta un'inchiesta.

È certo che il caso s'inserisce in un tessuto economico divenuto assolutamente allarmante. La Sardegna ha uno dei livelli più elevati di disoccupazione in Italia. Un giovane su due è senza lavoro. Il numero dei cassintegrati (o assistiti con ammortizzatori sociali dall'Inps) supera i centomila su una popolazione di un milione e 600mila abitanti. Le persone nel mirino di Agenzia delle entrate ed Equitalia sono oltre 75mila. E non a caso proprio nel Sulcis Iglesiente è nato il primo movimento di rivolta contro interessi da capogiro, spese, interessi sugli interessi e strette creditizie.

2 - LO RAPINANO MA NON HA SOLDI: GAMBIZZATO...
Giuliano Foschini per "la Repubblica"

Cosimo Scialpi se l'è cavata con una pallottola nella gamba, ed è finito sotto i ferri. Sua moglie, Caterina, con qualche colpo in testa, lividi ed escoriazioni. Usciranno dall'ospedale insieme già tra qualche giorno. «E speriamo che quelli li avranno già presi». Quelli sono i rapinatori che l'altra notte sono entrati nella loro casa nella periferia di Brindisi. I rapinatori erano tre o quattro. Erano italiani, e probabilmente della zona.

All'una e mezza della notte di venerdì hanno aspettato che Cosimo Scialpi, 69 anni e sua moglie Caterina De Maria, 64, tornassero a casa. Avevano il volto coperto, li hanno presi alle spalle e trascinati all'interno dell'abitazione. Volevano soldi, gioielli, orologi ma in casa c'era poco e niente. Hanno messo tutto a soqquadro. L'uomo giurava, mentre in due picchiavano sua moglie. Aveva ragione. La casa non aveva preziosi.

A quel punto i banditi hanno deciso di tenere in ostaggio la moglie ordinando a Scialpi di andare dai vicini e da qualche parente per chiedere loro di dargli tutto quello che avevano. Altrimenti Caterina sarebbe morta. Stessa fine se nel frattempo avesse chiamato i carabinieri. L'uomo è uscito di casa e ha eseguito l'ordine, ha bussato alle porte del vicino ma è tornato anche in quel caso con qualche banconota: somma totale racimolata cinquecento euro. I rapinatori non l'hanno presa bene.

Hanno colpito la donna, poi hanno sparato: una pallottola ha trapassato la gamba sinistra dell'uomo. La signora è rimasta per terra, tramortita. I banditi hanno aperto la porta e sono fuggiti.

La coppia a quel punto ha immediatamente chiesto aiuto. Una pattuglia dei carabinieri stava arrivando quando hanno incrociato l'auto dei banditi. Hanno cominciato a inseguirsi, ma quando sembrava che li avessero presi i rapinatori hanno deciso di abbandonare l'auto e fuggire a piedi. Sono svaniti nel nulla, niente da fare.

Quello di ieri non è il primo assalto a un'abitazione nella zona del brindisino, feudo di una malavita che, dopo l'organizzazione della Sacra corona unita e il denaro del traffico di tabacchi, si sta riorganizzando economicamente con gli stupefacenti e con reati di questo tipo, spesso violenti: la media è di una rapina al giorno, si spara spesso. Emblematica la storia di un tabaccaio che ha subito quaranta rapine in 25 anni: l'ultima, il 13 aprile scorso, gli è costata 400 euro e un ricovero in ospedale dopo essere stato picchiato dai rapinatori.

3 - ALLA MENSA DEI POVERI NON C'È POSTO E ACCOLTELLA DUE PERSONE: "AVEVO FAME"...
Emilio Orlando per "la Repubblica"

Aveva fame. Tanta da non accontentarsi delle porzioni che i volontari della mensa di Sant'Egidio a Trastevere avevano preparato per lui e per gli oltre 100 poveri e senza fissa dimora che ogni domenica a pranzo affollano la basilica di Santa Maria. Anche per questo, proprio per la mancanza di posti, all'uomo, un marocchino di 34 anni, era stato assegnato un angolino in fondo alla sala. Verso le 14, mentre tutti stavano mangiando, si è alzato, si è lamentato per la sistemazione, ha chiesto più cibo, ha ripetuto di avere fame.

A quel punto, i volontari della comunità di Sant'Egidio hanno provato ad allontanarlo, scatenando però una reazione inaspettata. L'uomo è tornato indietro, ha preso un coltello e ha ferito due altri senza tetto, un sardo di 41 anni e un romeno di 21: entrambi avevano provato a calmarlo, chiedendogli di aspettare il suo turno, di tornare in un secondo momento, magari, quando qualcuno dei posti si fosse liberato. Per tutta risposta si sono ritrovati con diverse ferite: l'italiano con tagli lievi alla coscia e al braccio.

Peggio è andata al ragazzo, colpito all'altezza del polmone e ora in prognosi riservata all'ospedale San Camillo, trasportato in tutta fretta da un'ambulanza del 118. Il marocchino, invece, in cura da tempo al dipartimento di salute mentale, è stato fermato dagli uomini del commissariato di Trastevere che stazionavano in una volante fuori dalla Basilica. I poliziotti lo hanno bloccato con il coltello sporco di sangue ancora in mano. Per lui sono scattate le manette e una denuncia per tentato omicidio plurimo.

4 - RICEVE LETTERA LICENZIAMENTO, PORTIERE SI IMPICCA A NAPOLI
NAPOLI...

(ANSA) - Aveva ricevuto una lettera di licenziamento e, nei prossimi mesi, avrebbe dovuto lasciare la casa dove viveva: c'é, forse, tutto questo dietro il suicidio di un portiere, a Napoli. L'uomo, 55 anni, si è ucciso, impiccandosi, nella sua abitazione di corso Garibaldi.
Una folla di curiosi, gente del quartiere, qualche passante ha assistito mentre la mortuaria portava via il corpo di G.C.. Qualcuno ha fatto il segno della croce, altri hanno urlato che la responsabilità è della situazione economica che coinvolge tutti, riscuotendo il consenso di altri passanti che hanno applaudito. Non era quella lettera, però, l'unica causa della sua depressione. Gli inquilini del palazzo hanno raccontato che era stato molto colpito anche dalla morte della madre, avvenuta qualche mese fa. L'ultima volta, G.C. è stato visto venerdì, sabato non ha aperto la guardiola e nemmeno oggi. Cosa che ha preoccupato gli inquilini i quali hanno allertato la polizia.

 

 

crisi economicaESODATI IN PIAZZA A ROMA ESODATI IN PIAZZA A ROMA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!