ponte morandi genova

“NON SO QUANTO TEMPO CI VORRÀ MA TOGLIEREMO LE CONCESSIONI AD AUTOSTRADE” - DI MAIO RIACCENDE LO SCONTRO DOPO L’ASSOLUZIONE DELL’AD DI ASPI CASTELLUCCI PER LA STRAGE DEL BUS DI AVELLINO - TONINELLI ANNUNCIA: “AUTOSTRADE PER L'ITALIA HA COMUNICATO AL COMMISSARIO BUCCI L'IMPEGNO A PAGARE PER LA RICOSTRUZIONE DEL PONTE DI GENOVA, PER GLI IMMOBILI SFOLLATI E PER LE IMPRESE” - MA IL GRUPPO HA MOLTE RISERVE SULLE CIFRE RICHIESTE…

D.Pir. per “il Messaggero”

danilo toninelli 3

 

«Autostrade per l'Italia ha comunicato al commissario Bucci l'impegno a pagare per la ricostruzione del ponte di Genova, per gli immobili sfollati e per le imprese. Come avevamo detto non ricostruirà, ma pagherà. Ora andiamo avanti su ogni fronte, concessione compresa». L'annuncio del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, arriva a tarda sera sui social. L'annuncio non è proprio precisissimo e - in stile pentastellato più che istituzionale - sembra lanciare il cuore oltre l'ostacolo.

 

Nel senso che era attesa entro i 30 giorni di tempo stabiliti dalla legge di conversione del decreto Genova la disponibilità di Autostrade per l'Italia a versare i soldi necessari al pagamento del nuovo ponte sul Polcevera, gli indennizzi per imprese e sfollati e i lavori di ricostruzione. Si parla di 400 milioni più Iva. Ieri la società si è mossa in questo senso sottolineando però che «valuterà le richieste».

bucci

 

Per l'esattezza Autostrade spiega anche di «avere delle riserve sugli importi richiesti». In sintesi: Autostrade intende pagare ma non a occhi chiusi. La società intende concordare le modalità di pagamento con il commissario e il prossimo 17 gennaio il consiglio di amministrazione dell'azienda dovrebbe esaminare i dettagli dell'accordo e poi dare il via libera ai pagamenti.

 

Il sindaco di Genova e commissario straordinario Marco Bucci aveva annunciato, lo scorso 20 dicembre, l'invio della cosiddetta «lettera fondi» quella, cioè, con cui chiedeva ad Autostrade di versare oltre 400 milioni di euro più Iva.

autostrade

 

LE CIFRE

La costruzione del nuovo viadotto dovrebbe infatti costare 220 milioni, per la demolizione dei palazzi ne servono almeno 20, altri 72 milioni andrebbero a coprire gli indennizzi agli sfollati. Queste almeno le voci principali. Martedì scorso, non a caso, Bucci aveva rassicurato il comitato degli sfollati di ponte Morandi sull' arrivo imminente dei soldi da parte di Autostrade alla struttura commissariale, che poi li dovrà «girare» ai proprietari delle case e agli inquilini.

 

castellucci

Ma da Aspi, già nelle scorse settimane, avevano fatto capire che prima di dare l'ok al pagamento sarebbe stata vagliata punto per punto la richiesta di risorse. Intanto a Genova scoppiano polemiche per presunti conflitti di interesse sulla ricostruzione del Ponte.

 

Secondo il deputato del Pd, Michele Anzaldi, che ha presentato una interrogazione parlamentare, sarebbero parenti i dirigenti della società che coordinerà le demolizioni e la ricostruzione del ponte e di quella che demolirà gli attuali spezzoni del Morandi. E sempre ieri a Genova si è svolta una manifestazione dei cosiddetti gilet Arancioni cioè degli abitanti delle aree contigue alla zona rossa che è stata evacuata.

 

michele anzaldi

Trecento famiglie che sono scese in piazza con anziani e bambini per dire che «ci siamo anche noi e vogliamo capire cosa succederà sopra le nostre teste nel prossimi mesi». C' è chi chiede indennizzi, chi un trasferimento temporaneo per la durata dei cantieri, chi semplicemente vuole rassicurazioni sulla salute e la sicurezza e informazioni puntuali.

 

Sono giorni intensi dunque per i genovesi e per la ricostruzione del Ponte Morandi. Tempi e modalità saranno più chiare nei prossimi giorni, Continua a restare sulla voce tempesta invece la lancetta del barometro dei rapporti fra la società Autostrade e il governo. Ieri a parte il comunicato di Toninelli è da registrare anche la presa di posizione del ministro dello Sviluppo Di Maio che, dopo la sentenza di Avellino ha dichiarato: «Non so quanto tempo ci vorrà, ma toglieremo le concessioni ad Autostrade».

PONTE MORANDI GENOVAponte morandi genova 4ponte morandi genova 5ponte morandi genova 3ponte morandi genova 7ponte morandi genova 1PONTE MORANDI PERQUISIZIONI AL POLITECNICO E AL CESIponte morandi genova 6ponte morandi genova 2IL MONCONE CROLLATO DEL PONTE MORANDIproteste genova valpolcevera 2

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...