“L’ITALIA NON E’ PIU’ SOLA” - DOPO UNA MARATONA DI 13 ORE, AL CONSIGLIO EUROPEO RAGGIUNTO L’ACCORDO SUI MIGRANTI SOTTO LA REGIA ITALO-FRANCESE, CONTE CANTA VITTORIA - ECCO COSA PREVEDE L'INTESA – MA LA MERKEL SMORZA GLI ENTUSIASMI: "RIMANGONO LE DIVISIONI"

-

Condividi questo articolo


conte macron conte macron

Tommaso Ciriaco e Alberto D’Argenio per repubblica.it

 

"I 28 leader hanno trovato un accordo sulle conclusioni del consiglio europeo, inclusa l'immigrazione". Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk dopo una maratona durata 13 ore e mezzo tra liti e bozze d'intesa strappate e ricucite in continuazione al Consiglio europeo di Bruxelles.

 

Una bozza elaborata sotto la regia italo-francese ha aperto lo spiraglio per un accordo sui migranti, fondato su “centri chiusi” e volontari nei quali distribuire gli immigrati che arrivano in Europa. In cambio, la Germania otterrebbe una soluzione sui movimenti secondari.

 

conte conte

Il premier italiano Giuseppe Conte canta vittoria: "Da questo Consiglio esce un'Europa più responsabile e solidale, l'Italia non è più sola". E sulla eventualità che l'Italia realizzi sul suo territorio dei centri di accoglienza per i migranti su base volontaria previsti dall'accordo raggiunto al Consiglio Ue, il capo del governo prende tempo: "E' una decisione che ci riserveremo di prendere, è una decisione collegiale ma non siamo invitati a farlo".

 

 

Nelle conclusioni del vertice Ue si afferma il principio "che tutte le navi che attraversano il Mediterraneo, quindi anche le Ong, devono rispettare le leggi e non devono interferire con le operazioni della Guardia costiera libica", spiega Conte aggiungendo che "è passato il principio che il tema della gestione dei flussi deve essere affrontato secondo un approccio più integrato che riguarda la dimensione esterna, quella interna e il controllo delle frontiere". Si afferma anche il principio, secondo Conte, che "chi arriva in Italia, arriva in Europa".

conte conte

 

E' sempre Conte a riferire che nel documento approvato "si è finalmente affermato il principio del rifinanziamento del fondo fiduciario per l'Africa che ci torna particolarmente utile per le rotte dei migranti nordafricani" e viene anche chiesto che vengano "intensificati i rapporti e gli accordi con i paesi di origine e transito dei migranti".

 

Anche il presidente francese Emmanuel Macron può tirare un sospiro di sollievo: "L'Europa vivrà ancora per lungo tempo la sfida della migrazione, dobbiamo fare fronte a questa sfida restando fedeli ai nostri valori. Oggi è una tappa importante perchè siamo riusciti a ottenere una soluzione europea e un lavoro di cooperazione". "Molti predicevano un mancato accordo o il trionfo di soluzioni nazionali, questa sera abbiamo trovato soluzioni europee", ha aggiunto Macron.

 

macron macron

Ma la cancelliera tedesca Angela Merkel smorza gli entusiasmi:  "Dopo un'intensa discussione sul tema più difficile per l'Unione europea, cioè le migrazioni, il fatto di aver concordato un testo comune è un buon segnale", ma "abbiamo ancora molto lavoro da fare per superare le divisioni".

 

Rientrati quindi i veti del club di Visegrad, e cioè di quei Paesi dell’Est restii a ogni possibile solidarietà sul tema dell’immigrazione e a gestire in modo più collegiale l'emergenza. "Siamo molto compiaciuti", ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki, lasciando il Consiglio europeo, annunciando che ha prevalso il "carattere volontario" nel documento delle conclusioni finali relativo al capitolo migranti.

 

merkel merkel

Lo spiraglio arriva al termine di un braccio di ferro durato un giorno intero. E dopo che Conte aveva minacciato di mettere il veto per bloccare le conclusioni del vertice europeo, senza un patto sugli sbarchi. La riserva posta dal premier ha avuto come primo effetto quello di far saltare la conferenza stampa dei presidenti del Consiglio Donald Tusk e della Commissione Jean-Claude Juncker, che a fine giornata avrebbero dovuto annunciare i primi risultati della riunione.  

 

Poi, a sera, Macron incontra Conte e insieme danno il via libera a un testo scritto dagli sherpa di alcuni Paesi. Il punto di caduta sui "centri volontari" per l'accoglienza dei migranti da insediare in diversi Paesi europei - non solo in Italia quindi - e sulla responsabilità condivisa degli sbarchi.

 

juncker juncker

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MA DOVE STA ZHANG ZHANG? - IL 32ENNE IMPRENDITORE CINESE, DAL 2018 AZIONISTA DI MAGGIORANZA DELL’INTER, NON SI VEDE IN GIRO DA UN ANNO. NON ERA A MILANO NEMMENO PER LA FESTA SCUDETTO. LA VERITÀ È CHE ZHANG NON PUÒ LASCIARE LA CINA DA OLTRE UN ANNO PER LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DI HONG KONG A RISARCIRE CHINA CONSTRUCTION BANK E ALTRI CREDITORI DI 320 MILIONI - A QUESTO PUNTO, NON CI VUOLE IL MAGO OTELMA PER SCOPRIRE IL MOTIVO PER CUI IL MEGA-FONDO AMERICANO PIMCO SI SIA RITIRATO DAL FINANZIAMENTO DI 430 MILIONI DI EURO A UN TIPINO INSEGUITO DAI TRIBUNALI, A CUI PECHINO NON RILASCIA IL VISTO PER ESPATRIARE, COME MISTER ZHANG…

DAGOREPORT - LORO SI' CHE LO SANNO BENE: SECONDO IL "CANALE 12" DELLA TV ISRAELIANA RAISI È MORTO - DIFFICILE PRENDERE SUL SERIO TEHERAN CHE AFFERMA CHE L'ELICOTTERO CON A BORDO IL PRESIDENTE IRANIANO HA AVUTO UN "INCIDENTE" IN AZERBAIGIAN A CAUSA DEL ''MALTEMPO'' (UN CONVOGLIO DI TRE ELICOTTERI E SOLO QUELLO CON RAISI E' ANDATO GIU'?) - I MEDIA IRANIANI, PER ORA, PARLANO DI "VITA IN PERICOLO" - L'IRAN NON E' DECAPITATO FINCHE' CI SARA' SARA' L’AYATOLLAH KHAMENEI CHE SCEGLIERA' IL SUCCESSORE DEL FEDELISSIMO RAISI. E PER ORA SI LIMITA A DIRE: "SPERIAMO CHE TORNI, MA NON CI SARANNO INTERRUZIONI" - COME E' ACCADUTO CON L'ATTENTATO ALLA SEDE DIPLOMATICA IRANIANA IN SIRIA, DIETRO L"INCIDENTE" C'E' NETANYAHU? (FINCHE' C'E' GUERRA, C'E' SPERANZA DI RESTARE AL POTERE) - PROPRIO IERI IL MINISTRO DEL GABINETTO DI GUERRA BENNY GANTZ, VICINISSIMO A BIDEN,  DOPO UN INCONTRO IN ISRAELE CON IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA USA JAKE SULLIVAN, AVEVA AVVISATO IL PREMIER NETANYAHU: "PIANO SU GAZA ENTRO L'8 GIUGNO O LASCIAMO IL GOVERNO"

DAGOREPORT - FERMI TUTTI! SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO, LA CANDIDATURA DEL GENERALE VANNACCI POTREBBE VALERE FINO ALL’1,8% DI CONSENSI IN PIÙ PER LA LEGA SALVINIANA. UN DATO CHE PERMETTEREBBE AL CARROCCIO DI RESTARE SOPRA A FORZA ITALIA - A CICCIO TAJANI È PARTITO L’EMBOLO. COSÌ QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SI È TRASFORMATO IN PIRANHA: HA MESSO AL MURO LA MELONI, MINACCIANDO IL VOTO DI SFIDUCIA SE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, LEGGE SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, NON VIENE APPROVATA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE...