putin xi jinping

“RUSSIA E CINA? POTREBBERO CROLLARE A CAUSA DELLA CLASSE MEDIA” - L’ANALISI DI ROBERT KAPLAN: “L'ARRICCHIMENTO DEI CITTADINI E IL PROGRESSO TECNOLOGICO STANNO METTENDO SOTTO PRESSIONE I GOVERNI DI MOSCA E PECHINO - LA RUSSIA È UNA COSTRUZIONE TRABALLANTE CHE A UN CERTO PUNTO POTREBBE CROLLARE. LA CINA POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA POLVERIERA SOCIALE PRONTA A ESPLODERE”

ROBERT KAPLAN

Testo di Robert D. Kaplan pubblicato da “la Stampa” - Traduzione di Carla Reschia

 

Siamo passati dal mondo delle lotte ideologiche del 20° secolo al mondo delle lotte geopolitiche del 21° secolo - così almeno crediamo. Ma la tecnologia si sta sviluppando a una tale velocità che questo mondo di conflitti geopolitici probabilmente evolverà verso un altro stadio del confronto. L'Eurasia sarebbe a rischio, nel momento in cui le autocrazie destabilizzanti di Mosca e Pechino diventassero instabili.

 

Nel dicembre 1997 scrissi la storia di copertina dell' Atlantic, s' intitolava «Was democracy just a moment?». Tra le élite politiche regnava un ottimismo sfrenato sul futuro trionfo della democrazia in tutto il mondo. Al contrario, io sostenevo che un tale trionfo avrebbe avuto vita breve e che sarebbero sorte nuove forme di autoritarismo.

 

putin xi jinping

Le mie argomentazioni si basavano sull' esperienza sul campo come corrispondente estero in decine di Paesi dove le elezioni si erano tenute in assenza di istituzioni e di una classe media. Oggi la mia esperienza di lettore e di corrispondente estero mi suggerisce un'altra lezione: la tendenza autoritaria che ho predetto oltre 20 anni fa potrebbe anche non essere sostenibile.

 

L'arricchimento della classe media e il progresso tecnologico, fenomeni frequenti nei regimi autoritari o semiautoritari stanno mettendo sotto pressione i governi spingendoli a prestare maggior attenzione alle necessità dei loro cittadini. La Russia e la China ne sono un tipico esempio. E si trovano ad affrontare quella che io definisco la trappola di Samuel Huntington. Huntington, morto nel 2008, è stato probabilmente il più visionario politologo statunitense.

 

putin xi jinping

Il docente di Harvard diventato noto per la sua tesi sullo scontro di civiltà, anticipò nel 1993 la natura del recente conflitto tra l'Occidente e l'Islam militante. Ma pubblicò il suo capolavoro «Ordine politico nelle società in cambiamento», nel 1968. Uno dei temi centrali è: la creazione di una grande classe media può rivelarsi politicamente destabilizzante, se i governi e le istituzioni non diventano contemporaneamente più efficienti e capaci di fornire risposte. Il presidente russo Vladimir Putin intimidisce l'Occidente con le sue politiche di riarmo e di aggressione. Ma regna piuttosto che governare.

 

GORBACIOV E ELTSIN

La Russia non ha vere istituzioni, quanto piuttosto una camarilla di oligarchi raccolta attorno al leader. I russi, tra molti alti e bassi, si sono avviati verso una certa normalizzazione economica dopo il caotico regno di Boris Eltsin negli Anni 90. Ma mentre la qualità della vita e in particolare la sicurezza personale sono migliorate, le istituzioni non si sono evolute, se non in minima parte.

 

E man mano che Putin invecchia, la stabilità della Russia non può più essere data per scontata. Nelle periferie dell'impero si possono creare le condizioni per una versione a bassa intensità dell'ex Jugoslavia. Sarebbe la fortuna della Russia avere gli stessi problemi dell'America.

 

Fino a tempi recenti, la Cina si stava evolvendo verso un autoritarismo illuminato. Lo stile di governo collegiale dei tecnocrati incoraggiava l'instaurarsi di istituzioni stabili, e agevolava le cose il fatto che il mandato dei leader avesse limiti temporali. Ma la consacrazione di Xi Jinping a presidente a vita rovescia queste dinamiche.

putin xi jinping 6

 

Avere un solo uomo al comando implica il culto della personalità, ovvero la distruzione del sistema collegiale su cui poggiava l'esistenza stessa delle istituzioni. E tutto questo accade in un momento di espansione della classe media cinese, mentre lo stato sta cominciando a usare mezzi tecnologici come il riconoscimento facciale e il monitoraggio dei motori di ricerca, per spiare il comportamento online e offline dei cittadini.

 

La società cinese sta entrando in una fase in cui la gente, che nell'insieme sta arricchendosi, chiede di più al governo. Questa è la base del ragionamento che fa Huntington in «Ordine politico nelle società in cambiamento». Il disordine politico non cessa mai con l'evolversi della società; semplicemente raggiunge nuovi e più complessi livelli di instabilità. Ecco perché la storia ha un andamento tanto tumultuoso.

l cina internet censura medium

 

Le élite americane intimorite dalle dittature in Russia e in Cina, danno per scontato che il mondo abbia raggiunto una condizione immutabile. Non è così. Il condizionamento mentale che il regime cinese sta cercando di imporre alla popolazione al momento funzionerà. Ma alla fine provocherà un aumento della psicosi, della repressione e dell'ansia a livello individuale. Da questo nasceranno nuovi sommovimenti sociali.

 

La tecnologia sta scompaginando tutti i tipi di società. Anche gli Stati Uniti. Senza sondaggi d'opinione ed estremizzazioni costruire ad arte in rete, il mondo avrebbe un clima politico più sereno. Un mondo di stanze fumose al posto delle primarie avrebbe scelto un candidato repubblicano più convenzionale per le elezioni presidenziali del 2016.

 

CINA ANNIVERSARIO PIAZZA TIENANMEN article A F DC x x

Ma la nuova situazione di instabilità politica dell'America - con tutti i pericoli che comporta - è in grado di autoemendarsi. Negli Stati Uniti ci sono elezioni a livello locale, statale e nazionale, che permettono ai cittadini e alle loro élite di rispondere e adattarsi a circostanze in continua evoluzione.

 

La Russia e la Cina si trovano in una situazione diversa. La Russia è una costruzione traballante che a un certo punto potrebbe crollare. La Cina è più solida; nondimeno potrebbe lentamente trasformarsi in una polveriera sociale pronta a esplodere, senza uno sfogo per le frustrazioni che l'attraversano.

 

censura internet ai

È possibile, in teoria che Xi, in quanto presidente a vita, possa varare un programma di drastiche riforme economiche. Ma questo darebbe via libera al bisogno e all' aspirazione a una maggior libertà personale, proprio il genere di richiesta che il regime sta cercando di eliminare con il suo tentativo di controllare il pensiero attraverso la tecnologia.

 

Finché la Russia e la Cina si rafforzano militarmente, mantenendo e anzi intensificando la repressione interna, continueranno nel breve termine a scontrarsi con l'Occidente.

Ma, come all'inizio della Guerra fredda, i politici devono saper guardare al futuro e alle difficoltà che i loro avversari incontreranno nel tempo per tenere in piedi i loro sistemi.

 

E se questi crollano nel prossimo decennio o in quello successivo, l'Eurasia - di cui Russia e Cina rappresentano i principi organizzativi geografici - ne sarà estremamente destabilizzata. Gli Stati Uniti devono prepararsi a questa battaglia, anche se con un certo ottimismo. Sulla lunga distanza la democrazia vince sempre.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO