mario monti

“TRIA CONOSCE LA REALTÀ, NON COME GLI ALTRI DILETTANTI PRESUNTUOSI” -  MARIO MONTI A 'CIRCO MASSIMO': "È UNA MANOVRA CHE FA PARECCHIO PER LA RIDISTRIBUZIONE DEL REDDITO, E LO FA NON GRAVANDO I RICCHI DI TASSE MAGGIORI MA GLI ITALIANI DEL FUTURO DI UN DEBITO MAGGIORE.  NON METTE IN MOTO MECCANISMI DI CRESCITA - LA TROIKA? VUOL DIRE PENE DELL'INFERNO - MOSCOVICI NON PUO’ FARE L’ARBITRO PERCHE’…”

Da “Circo Massimo - Radio Capital”

 

mario monti brinda

La manovra del popolo è diventata la manovra di Bruxelles? Alla domanda di Massimo Giannini, il senatore Mario Monti ammette: "Un po' sì". Per l'ex premier, "il populismo sovranista ha guardato il mondo dall'alto e ha scoperto che non corrispondeva tanto alle proprie convinzioni, è sceso a terra e ha completato il percorso di avvicinamento alla realtà. La scoperta della realtà ha però avuto un grande costo per cittadini e imprese".

 

A Circo Massimo, su Radio Capital, Monti dice di vedere i tempi dei festeggiamenti sul balcone "vicinissimi ma lontani": "Tria era stato pugnalato, pesantemente picchiato, è stato lui lo sconfitto ed è stata la gioia di aver sconfitto il ministro dell'economia ad aver portato gli altri sul balcone. Quel signore forse finse di essere morto quella sera, per evitare altre pugnalate, ma non era morto, e con l'aiuto dell'UE il governo si sta avvicinando alle posizioni del quasi defunto".

il presidente dell eurogruppo juncker a destra in una rara foto con mario draghi e mario monti aspx

 

Una prova di abilità politica, insomma: "Non del tutto", smorza il senatore, "avrebbe potuto gestire diversamente la prima fase. Ma ha dimostrato non piccole capacità di resurrezione. Ed è stato assistito da una realtà che aveva visto meglio di altri, perché conosce la materia e non è un dilettante presuntuoso come molti dei membri di questo governo".

 

il ministro giovanni tria (2)

A questo punto "sembra probabile" che l'Italia "eviterà la procedura di infrazione", ma per Monti "in questa manovra rimangono molte magagne. Per ora i mercati si fidano, vedremo cosa succederà. Dal punto di vista economico, per me il giudizio rimane negativo. È una manovra che fa parecchio per la ridistribuzione del reddito, e lo fa non gravando i ricchi di tasse maggiori ma gli italiani del futuro di un debito maggiore. E questa manovra non mette in moto meccanismi di crescita per il paese".

 

matteo salvini luigi di maio

La strada indicata dall'ex presidente del Consiglio dovrebbe passare per "riattivare fino in fondo industria 4.0, e con ciò che si risparmia fare interventi che a Bruxelles piacerebbero molto, perché sarebbero positivi per la nostra economia, come la riduzione del cuneo fiscale, quindi concentrando qualche incentivo fiscale sulle imprese e sul costo del lavoro per rendere più competitiva l'economia italiana, visto che la competitività è un problema che è stato dimenticato".

 

Nel rapporto con l'Europa il problema non è stato il reddito di cittadinanza: "Non è questa bandiera che disturbava l'UE, ma l'idea di smontare la riforma delle pensioni, l'unico pezzo forte della politica economica italiana di questi anni, che è stata vista all'estero come un passo in avanti dell'Italia verso una politica economica moderna. L'idea di smontarla va controcorrente".

 

conte salvini di maio

Mentre l'Italia taglia il deficit, la Francia lo aumenta: "Le disparità di trattamento sono odiose e minano alla fiducia nelle istituzioni europee, ma gli italiani si rendono conto che il nostro debito e il nostro spread sono molto più alti di quelli francesi", dice Monti, "ma il commissario Moscovici ha compiuto una serie di grossi errori, che discendono dalla visione che lui e altri hanno di una commissione strettamente politica.

 

La commissione europea secondo me deve essere più politica nel formulare le regole nuove, ma quando ci sono le regole vanno fatte rispettare. Penso", continua, "a quando proprio Moscovici, prima delle elezioni, diceva che era giusto dare più flessibilità all'Italia (pensiamo ai governi Renzi e Gentiloni) perché le opposizioni di allora erano populiste e antieuropee. Lo criticavo allora perché questo vuol dire fare politica, e chi fa il giudice non può fare il politico. Quel signore non è fatto per fare l'arbitro".

 

Mario Monti Elsa Fornero

C'è chi accusa Monti perché anche con il suo governo lo spread era a livelli alti: "Non è un argomento rispettoso dei fatti. Nell'estate del 2011, prima del mio governo, lo spread era a 574: noi arrestammo una salita che qualcuno vedeva arrivare a 1000", ribatte il senatore, "Prima che arrivassero il whatever it takes di Draghi e il quantitative easing, nella primavera del 2012 l'Italia ha fatto misure di disciplina di bilancio e di riforme (come le pensioni) e un'azione pesante, in alleanza con Francia e Spagna, facendo accettare anche a tedeschi e falchi del nord lo scudo antispread.

 

MONTI NAPOLITANO

Se l'Italia non avesse fatto tutto il possibile per mettersi in regola a casa sua con le politiche interne e non avesse piegato la Germania e i falchi del nord ad assumere un atteggiamento più espansivo in politica monetaria, lo spread non avrebbe avuto la discesa che poi ha avuto". Poi ricorda: "Quando mi è toccato di governare, tutta l'azione è stata diretta, decidendo di non chiedere prestiti all'Europa e al FMI, a evitare che arrivasse la troika a Roma. Come sanno Grecia e Portogallo, Troika vuol dire pene dell'inferno. E molto maggiori di quelle che abbiamo subito noi per decisioni prese da noi. Non la auguro all'Italia, assolutamente".

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…