LO CHIAMAVANO SANTITA’: IL VATICANO ALLE PRESE CON UNA BELLA GRANA - IL TITOLO CHE SPETTERA’ ALL’EX PAPA BENEDETTO XVI AVRA’ UN IMPATTO IMPORTANTE COME LE FUNZIONI CHE DECIDERA’ O MENO DI ESERCITARE - “PAPA EMERITO”? “VESCOVO EMERITO DI ROMA”? “CARDINALE RATZINGER”? E’ PROBABILE CHE PER I FEDELI RESTERA’ PER SEMPRE “SUA SANTITA’” - CHI GLIELA PUO’ TOGLIERE? COME? NON C’E’ ABBASTANZA SANTITA’ PER DUE? AH SAPERLO…

Andrea Tornielli per "la Stampa"

«Sono contento che Benedetto XVI rimanga a Roma, gli vogliamo bene, lo avremo vicino...». Vicolo del Farinone a Borgo Pio, nel primo giorno dopo l'annuncio choc delle dimissioni del Papa. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI, esce da un piccolo negozio di articoli religiosi e alla domanda su quanto peserà nella vita della Chiesa l'inedita figura del «Papa emerito», risponde al cronista con un moto di affetto commosso verso Ratzinger.

A ventiquattrore di distanza dalla rinuncia, cominciano a farsi strada tante domande destinate per il momento a rimanere senza risposta. Problemi che non si erano mai posti prima. Come si chiamerà il Papa emerito? Nulla è deciso in proposito. Di certo non potrà continuare a usare il nome Benedetto XVI, legato a quel ministero di vescovo di Roma, che cesserà la sera del 28 febbraio. L'ex Pontefice tornerà a chiamarsi soltanto Joseph Ratzinger. Anche se dopo la sua morte, sull'annuario pontificio come sulla sua lapide, verrà inciso il nome papale, con le date del pontificato, il cui termine - per la prima volta dopo sei secoli - non coinciderà con la fine della sua vita terrena.

Ratzinger tornerà a essere cardinale? Gli esperti canonisti della Santa Sede studiano anche questo. Al momento dell'elezione, il Papa esce dal collegio cardinalizio, e dunque l'emerito non sarebbe più, almeno in teoria, membro di diritto del collegio dei porporati. Potrebbe ovviamente rientrarci, se il suo successore lo nominasse nuovamente cardinale. Dunque, quale sarà il titolo di Ratzinger?

Non «Papa emerito», ma più probabilmente «vescovo emerito di Roma». Pur non essendo più il Papa, continuerà a essere vescovo, in forza della consacrazione ricevuta nel 1977, e dunque in futuro potrebbe lasciare abiti papali bianchi per indossare quelli neri e violacei dei vescovi.

La sera del 28 febbraio, al momento in cui la rinuncia diventerà operativa, la sede apostolica sarà vacante. Verranno compiuti alcuni adempimenti solitamente previsti in caso di morte del Papa, a partire dalla distruzione dell'anello con il sigillo usato per bollare gli atti ufficiali. Quanto alla nuova abitazione, i lavori di ristrutturazione del convento di clausura interno alle mura vaticane sono cominciati poco più di un mese fa.

Non era stato comunicato il motivo, ma è evidente che Benedetto XVI aveva stabilito in anticipo la sua sistemazione Oltretevere, dopo i primi giorni che trascorrerà a Castel Gandolfo. Le quattro «memores Domini», le laiche di CL che oggi si prendono cura di lui, lo accompagneranno nella nuova casa, e anche il suo segretario, il neo-arcivescovo Georg Gänswein, gli starà inizialmente accanto, pur dovendo dedicarsi alla Casa Pontificia e dunque anche al nuovo Papa.

In tutti sembra prevalere l'affetto per il vecchio Pontefice dimissionario, che rimarrà in Vaticano. Ma ci si chiede quale possa essere l'influenza di un «vescovo emerito di Roma», per di più della caratura intellettuale di Ratzinger, che vive a poche centinaia di metri dal suo successore. Si sentirà libero, il nuovo Papa, di prendere decisioni che vadano in un senso diverso quelle ratzingeriane, con il predecessore vivo, vegeto, e così vicino? Viene dato per certo che Ratzinger sarà molto discreto. Il mite teologo bavarese, professore per vocazione e pastore per obbedienza, lo è sempre stato. Ma ci si domanda se uscirà, se riceverà visite, se parlerà. E anche se continuerà a scrivere libri o a pubblicare riflessioni teologiche. Magari decidendo di dare compimento sotto altra forma all'annunciata enciclica sulla fede, il cui progetto è destinato a non vedere più la luce con la firma di Benedetto XVI.

In Vaticano si sussurra che Ratzinger avrebbe voluto dimettersi e lasciare subito il pontificato, ma che sia stato consigliato di fare l'annuncio anticipato per permettere alla macchina curiale di assorbire il colpo evitando la paralisi immediata. Così, per quasi tre settimane, la vita della Curia continuerà: verrà rinnovata la commissione dello IOR, con l'uscita di scena del cardinale Attilio Nicora e sarà nominato il nuovo presidente della banca vaticana, sul quale è stato trovato finalmente un accordo. Le ultime nomine dell'era Ratzinger.

Ieri pomeriggio all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede si sono tenuti gli annuali colloqui per l'anniversario dei Patti Lateranensi, in un clima un po' sospeso, tra interlocutori in scadenza: il presidente Giorgio Napolitano, il Segretario di Stato Tarcisio Bertone, il premier uscente Mario Monti.

L'argomento nei colloqui a tu per tu sono state ovviamente le clamorose dimissioni di Benedetto. Rivolgendosi agli interlocutori italiani Bertone ha seccamente smentito la presenza allo IOR di conti riconducibili alle vicende Monte dei Paschi di Siena e scalata Antonveneta. Quegli scandali e veleni, veri o presunti, che l'anziano Papa non ha mai sopportato. E che ora ha deciso di lasciarsi alle spalle.

 

papa ratzinger benedetto CARDINALE NICORA jpegGiorgio Napolitano Sede MPSbagnasco-monti, bertone

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...