LUTTWAK ATTACK! “HILLARY CLINTON NON SI SALVERÀ NEPPURE SE VINCE DALL’INCHIESTA DELL’FBI. DA PRESIDENTE RISCHIEREBBE L'IMPEACHMENT. LE ACCUSE DI COMPLOTTO? RIDICOLO. VERRANNO FUORI ALTRI SCANDALI NON SOLO SU LEI E BILL MA ANCHE SULLA FIGLIA CHELSEA"

Condividi questo articolo


LUTTWAK LUTTWAK

Cesare De Carlo per “Il Giorno”

 

Edward Luttwak, politologo di fama, repubblicano di ferro, dà un giudizio tranciante.

«Facciamo un' ipotesi. Mettiamo che Hillary vinca. L' inchiesta dell' Fbi non per questo si bloccherà. Nemmeno se il direttore James Comey dovesse essere sostituito. Il che non sarà facile, anche perché in quel posto Comey è stato messo dall' amministrazione democratica».

 

Conseguenza?

«Dal vaso di Pandora, appena scoperchiato, verranno fuori altri scandali. Scandali per l' intera famiglia. Non solo Hillary, non solo Bill, non solo la Fondazione, ma anche la figlia Chelsea».

 

al smith dinner donald trump hillary clinton 10 al smith dinner donald trump hillary clinton 10

Chelsea?

«Già. È una curiosità, ma indicativa della mentalità dei Clinton che secondo molti opinionisti è corrotta. Capita, per esempio, che la figlia viaggi su jet privati invitata come speaker a pagamento a conferenze dedicate al global warming».

 

Ma la domanda principale è la seguente: la riapertura dell' inchiesta potrà rovesciare i pronostici elettorali? È possibile che la Clinton non ce la faccia e che vinca Trump?

«Un impatto ci sarà. Non so se sarà sufficiente a far perdere Hillary Clinton. Anche perché - come tutti sanno - i media, giornali e televisione, espressione di quelli che voi in Italia chiamate poteri forti, fanno a gara a coprire, ridurre, nascondere il caso. Parlano di complotto».

 

Nessun complotto?

melania e donald trump melania e donald trump

«Ridicolo. Di fronte alle nuove evidenze Comey ha ritenuto di non poter più sorvolare su ipotesi di reato, come aveva fatto in luglio. E ha sfidato il Dipartimento della Giustizia che avrebbe voluto insabbiare».

 

E se la Clinton comunque vincesse...

«Avrebbe poca importanza. Allo stato dei fatti la nomina di uno Special Prosecutor sarebbe probabile, se - come pare - la Camera rimanesse repubblicana. E altrettanto probabilmente uno Special Prosecutor sarebbe l' inizio di un procedimento di impeachment».

 

In effetti, il deputato Jason Chaffetz, presidente della Commissione per la sorveglianza delle attività governative, ne parla apertamente. Ha detto: abbiamo tanto di quel materiale da tenerci occupati per due anni.

LUTTWAK LUTTWAK

«Appunto. Voi in Europa non avete idea del grado di corruzione imputato ai Clinton. Quando Hillary era segretario di Stato, avrebbe usato la carica pubblica per promuovere gli interessi della Fondazione e quelli della sua stessa famiglia.

 

Un esempio: un principe del Qatar le avrebbe chiesto udienza per concludere un certo affare per il quale il Dipartimento di Stato avrebbe dovuto dare luce verde.  Nessuna risposta. Allora il principe avrebbe fatto una ricca donazione. Le porte del Dipartimento si spalancano e l' affare viene concluso».

 

Questi affari figuravano nelle e-mail private cancellate dopo l' ingiunzione da parte della polizia federale? Non si tratta di sottrazione di prove?

«Sì. È un reato. E lo è anche la notizia di questi giorni».

 

Si riferisce alla comparsa di e-mail ufficiali, cioè del Dipartimento di Stato, sul computer privato dell' ex marito di Huma Abedin?

«Non ne conosco la sostanza. Ma già il fatto in sé è stato sufficiente in casi analoghi a spedire i colpevoli in prigione».

 

chelsea e bill clinton chelsea e bill clinton

In luglio però Comey non era arrivato a questa conclusione.

«Vero. In luglio Comey aveva definito imprudenza la negligenza di avere usato server privati per la posta elettronica dell' ex segretario di Stato nell' esercizio delle sue funzioni. Differenza terminologica importante. Se avesse parlato di negligenza, l' incriminazione sarebbe stata inevitabile».

 

Tornando alle elezioni, già 20 milioni di americani hanno espresso il voto per posta. Lo potranno cambiare?

«In alcuni Stati sì»

bill e hillary bill e hillary

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…